- NFP positivo ma con una crescita salariale più debole aiuta gli indici
- ISM dei servizi scende sotto i 50 punti
- Apple in rialzo mentre Tesla scende di nuovo
NFP positivo, ma la crescita dei salari rallenta
Il rapporto NFP è stato il rapporto più atteso della settimana e ha prodotto una forte reazione del mercato. Mentre l'occupazione è aumentata notevolmente e il tasso di disoccupazione ha registrato uno straordinario calo al 3,5% (dal 3,6%, rivisto al ribasso dal 3,7%), il dollaro USA si è indebolito e gli indici statunitensi sono rimbalzati dopo una crescita dei salari più debole. I salari sono stati del +4,6% a/a, molto al di sotto del 5% previsto e in calo rispetto a novembre dove erano al 4,8% (rivisto al ribasso dal 5,1%). Questo è un argomento non banale per la Fed che ha paura della spirale prezzi-salari. D'altra parte si tratta solo di un dato rivisto notevolmente e il FOMC potrebbe anche affermare che data la riluttanza delle assunzioni a mostrare rallentamento o dato un tasso di disoccupazione più basso piuttosto che più alto, il rischio salariale non può essere ignorato anche se è non così evidente nel rapporto di dicembre. Ad ogni modo, i mercati erano in qualche modo ipervenduti prima del rapporto e si preparavano a una reazione positiva, ma è altamente improbabile che il rapporto cambi l'atteggiamento del FOMC.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileIl rallentamento della crescita salariale è stato uno sviluppo positivo, ma la Fed vorrà una prova evidente che le pressioni salariali siano contenute. L'indice trimestrale del costo del lavoro è attualmente intorno al livello più alto degli ultimi decenni. Fonte: Macrobond, Ricerca XTB
ISM Services crolla sotto i 50 punti, pressione sui prezzi ancora alta
Dopo mesi di divergenza tra gli indici PMI servizi e ISM servizi sembra che il primo avesse ragione nell'indicare una crescente debolezza del settore nell'economia statunitense. Mentre l'ISM rimane più alto, è crollato a 49,6 punti a dicembre dai 56,5 punti di novembre, seguendo le orme del PMI più debole. Ciò potrebbe suggerire che l'economia statunitense stia finalmente perdendo slancio. Il tanto seguito indicatore dei prezzi pagati era in ribasso ma ancora elevato a 67,6 punti, suggerendo che l'inflazione dei servizi potrebbe essere più radicata rispetto a quella dei beni. Non esattamente il rapporto che le azioni vorrebbero vedere.
La pressione sui prezzi è leggermente diminuita nei servizi, ma ancora elevata rispetto agli standard storici. Fonte: Macrobond, Ricerca XTB
La tecnologia è per lo più un ostacolo per il mercato
Sul fronte aziendale rimane molta attenzione su Tesla dove le azioni sono sotto pressione dopo il secondo calo di prezzo in Cina in 3 mesi. A seguito di un rapporto sulla consegna del quarto trimestre più debole del previsto, si teme che l'azienda possa non soddisfare le elevate aspettative di crescita.
Tesla continua a pesare sui mercati, affiancata oggi da Microsoft e Alphabet.
US500 è in rialzo ma è ancora bloccato al di sotto della zona di 3925 punti
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