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Come leggere i mercati

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Come leggere i mercati

Investire in modo consapevole non significa solo scegliere azioni o strumenti finanziari promettenti. Prima di tutto, significa sapere leggere i mercati, capire da dove provengono i dati e come interpretarli. In un contesto in cui le informazioni circolano velocemente, saper distinguere tra fonti affidabili e contenuti meno attendibili è fondamentale per prendere decisioni ponderate e ridurre i rischi.

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Le fonti primarie

Le fonti primarie rappresentano il punto di partenza di ogni analisi finanziaria e macroeconomica: sono la sorgente diretta dei dati, prodotti e pubblicati da enti ufficiali o direttamente dalle aziende, senza alcuna interpretazione intermedia. Questi dati sono generalmente altamente affidabili, perché provengono da istituzioni riconosciute o da comunicazioni aziendali ufficiali, ma richiedono comunque un’attenta lettura per comprenderne appieno il significato e le implicazioni.

Tra le principali fonti primarie troviamo:

  • Istat, l’Istituto nazionale di statistica italiano, che pubblica dati sul PIL, sulla produzione industriale, sull’occupazione e su altri indicatori economici fondamentali per comprendere lo stato di salute dell’economia italiana.
  • Bureau of Labour Statistics (BLS), che fornisce i dati ufficiali sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, sul numero di nuovi posti di lavoro creati e su altri indicatori chiave del mercato del lavoro americano.
  • Census Bureau e Bureau of Economic Analysis, che offrono statistiche demografiche, dati sul reddito pro capite, sulla spesa dei consumatori e sulla crescita economica a livello nazionale e locale.
  • Comunicati stampa corporate, come bilanci trimestrali, rapporti annuali, lanci di nuovi prodotti, fusioni o partnership strategiche tra aziende, che offrono informazioni dirette sulle performance e sulle strategie delle società.

Un esempio concreto e di grande rilievo è il dato sul PIL statunitense (Gross Domestic Product) pubblicato trimestralmente dal Bureau of Economic Analysis. Questo indicatore misura la crescita dell’economia americana ed è seguito da investitori, banche centrali e media finanziari di tutto il mondo. Quando il dato mostra una crescita superiore alle attese, ad esempio +3% su base annualizzata, i mercati azionari tendono spesso a reagire positivamente, mentre un dato più basso del previsto può generare volatilità sui mercati obbligazionari e azionari. Tuttavia, anche in questo caso è fondamentale considerare il contesto: l’andamento dei consumi, degli investimenti e del mercato del lavoro influenzano l’impatto reale del dato sull’economia e sul mercato finanziario.

 

PIL Statunitende al 25/09/2025. Fonte: Bureau of Labour Statistics

Le fonti primarie sono quindi la base su cui costruire ogni analisi finanziaria e decisione di investimento: conoscere i numeri reali, senza filtraggi o opinioni, permette di interpretare correttamente le notizie economiche e anticipare possibili movimenti di mercato.

Le fonti secondarie

Le fonti secondarie hanno il compito di trasformare i dati grezzi provenienti dalle fonti primarie in informazioni comprensibili e fruibili per investitori, trader e operatori dei mercati finanziari. Non si limitano a riportare numeri: offrono analisi, commenti, interpretazioni e contestualizzazioni, aiutando a comprendere le implicazioni dei dati sul mercato e a prevedere possibili reazioni degli operatori.

Tra le principali fonti secondarie troviamo:

  • Giornali e riviste finanziarie, come Il Sole 24 Ore, MF Milano Finanza o Reuters Italia, che pubblicano articoli su indicatori macroeconomici come il PIL italiano, l’inflazione, il tasso di disoccupazione o le decisioni della Banca Centrale Europea. Questi articoli spiegano come tali dati possano influenzare i mercati azionari, obbligazionari e valutari. Ad esempio, un rialzo inatteso dell’inflazione italiana può portare a un aumento dello spread BTP-Bund, con impatto sui tassi dei titoli di stato e sulle strategie di investimento.
  • Siti web specializzati e portali economici, che offrono report su materie prime, cambio euro/dollaro, obbligazioni, azioni italiane e internazionali. Questi portali forniscono grafici storici, confronti con periodi precedenti e previsioni di mercato. Un esempio pratico: il rilascio del dato sul PIL trimestrale italiano viene analizzato da portali economici mostrando come la crescita dell’economia possa influenzare le azioni del settore bancario o industriale.
  • Analisi di banche, broker e società di consulenza, che interpretano i dati macroeconomici e suggeriscono scenari di mercato. Ad esempio, un report sull’andamento del tasso di disoccupazione giovanile in Italia può aiutare gli investitori a capire i trend di spesa dei consumatori e le prospettive di crescita di settori come retail, automotive o servizi. Allo stesso modo, le comunicazioni ufficiali di aziende italiane quotate in borsa, come ENI o Intesa Sanpaolo, vengono analizzate dai broker per valutare impatti su prezzo delle azioni, dividendi e strategie di investimento.

Un esempio concreto: quando l’Istat pubblica il dato sull’inflazione italiana di novembre 2025, una fonte primaria fornisce il numero ufficiale, ma un articolo di Il Sole 24 Ore o un’analisi di una banca d’affari contestualizza il dato. Viene confrontato con i mesi precedenti, evidenziando eventuali scostamenti rispetto alle aspettative degli economisti, e riportando commenti su come il dato possa influenzare i tassi della BCE, il costo dei titoli di stato italiani e l’andamento delle principali azioni italiane quotate.

 

Fonte: XTB

In sintesi, le fonti secondarie mettono in prospettiva i dati e aiutano trader e investitori a trasformare numeri e statistiche in decisioni consapevoli. Offrono una visione più completa del panorama economico e finanziario rispetto alla sola lettura dei dati primari, integrando informazioni macroeconomiche italiane e internazionali con analisi operative e strategiche sui mercati finanziari.

I nuovi media sono fonti affidabili?

Negli ultimi anni, piattaforme come YouTube, X (ex Twitter), LinkedIn, blog e account di influencer finanziari hanno cambiato radicalmente il modo in cui consumiamo notizie economiche. Questi nuovi media rappresentano una forma di fonte secondaria o ibrida, perché spesso rielaborano contenuti provenienti da fonti primarie e secondarie. Possono offrire aggiornamenti rapidi, analisi visive e punti di vista alternativi, ma la loro affidabilità varia molto, a seconda della reputazione, della competenza e della trasparenza dell’autore.

È importante distinguere tra contenuti veicolati sui nuovi media:

  • Un comunicato ufficiale pubblicato su X dal BLS o dall’Istat rimane una fonte primaria, anche se veicolata attraverso un social. La piattaforma è solo il canale, il dato resta ufficiale e affidabile.
  • Il commento di un influencer o di un analista indipendente su un dato macroeconomico, come il tasso di disoccupazione o l’inflazione, è considerato una fonte secondaria. Può essere utile per avere un punto di vista aggiuntivo o interpretazioni pratiche, ma deve essere sempre verificato rispetto ai dati ufficiali.

Esempi di notizie veicolate dai nuovi media includono:

  • Video brevi che spiegano l’andamento del PIL trimestrale italiano o europeo con grafici e trend storici.
  • Commenti in diretta su decisioni della BCE o della Federal Reserve, come variazioni dei tassi di interesse o annunci di politiche monetarie.
  • Analisi rapide dei movimenti del mercato azionario italiano, come FTSE MIB o azioni di grandi aziende quotate (ENI, Intesa Sanpaolo, Ferrari), durante giornate di forte volatilità.
  • Post su LinkedIn o blog di esperti che interpretano dati su inflazione, tassi di disoccupazione o spread BTP-Bund, offrendo spunti per decisioni di trading o investimento.

Informarsi con l’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale sta aprendo nuove strade nel modo di reperire e interpretare le informazioni. Grazie ai sistemi avanzati di AI, oggi è possibile sintetizzare rapidamente dati e notizie provenienti da fonti primarie e secondarie, creare report personalizzati e ana

Investire è rischioso. Investi responsabilmente. Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.

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