Mercati palesemente in attesa del dato in uscita a brevissimo, quello che riguarda l'Inflazione Usa previsto in uscita alle 14:30, un dato che senza dubbio porterá volatilitá sui mercati azionari e non solo. Al momento leggero recupero su tutti i mercati in preparazione a quelli che potrebbero essere i movimenti attesi nel pomeriggio. Oltre al dato sull'Inflazione Usa avremo in serata il rilascio delle minute del FOMC mentre domani sará il turno della Bce in merito alla decisione sui tassi di interesse. Passa in secondo piano la decisione sui tassi da parte della Bank of Canada, tassi che dovrebbero rimanere fermi al 5%, dato in uscita alle 15:45.
IL DATO SULL'INFLAZIONE USA
Dato al momento visto al rialzo al 3,4% contro il 3,2% del dato attuale. La spinta rialzista dell'inflazione headline dovrebbe rifarsi al rialzo delle materie prime energetiche, in primis del petrolio il cui andamento rialzista preoccupa i mercati e non solo. Questa teoria é avvalorata dal fatto che l'inflazione Core, ossia l'inflazione che esclude proprio la componente dei prezzi del cibo e dell'energia, risulta prevista in sensibile calo dal 3,8% al 3,7%. In sostanza, l'inflazione in Usa rimane alta e ulteriori aumenti della stessa potrebbero rimandare a data da destinarsi i famosi tagli dei tassi da parte della Fed, tasso di disoccupazione permettendo. Al momento situazione ancora da tenere sotto stretta osservazione a livello macro, in quanto un aumento dell'inflazione e un possibile aumento del tasso di disoccupazione non vanno d'accordo nel lungo periodo.
I MERCATI USA SI PREPARANO AL DATO
Dinamica inside su base settimanale su tutti gli indici Usa che al momento continuano la dinamica di stallo all'interno del range di negoziazione della scorsa settimana. Al momento la dinamica risulta essere di recupero dai minimi fatti nella giornata di ieri, pertanto risulta presente una dinamica rialzista in linea con il trend di lungo ma di fatto contro il trend di breve su base settimanale che presenta una dinamica di ritracciamento. La situazione tecnica risulta pertanto alquanto complessa nel brevissimo termine e solamente l'uscita dai range e le conseguenti reazioni sui test, in questo caso dei minimi settimanali, potrebbe dare nuovi spunti direzionali al mercato, siano essi rialzisti o ribassisti.
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileFase inside sul Nasdaq su base settimanale - Fonte: XStation
FOREX IN ATTESA DELLA BCE
IL mercato valutario, al momento tenuto sotto scacco dalla dinamica di UsdJpy che prosegue con i suoi innumerevoli test di area 151,90, si concentra sulla decisione della BCE di domani. EurUsd, il cambio piú pesante sul mercato valutario in termini di peso, rimane ancora a ridosso di 1,0850 senza trovare spunti direzionali di lungo periodo, cosí come GbpUsd che rimane ancora nel range di compressione su base mensile tra 1,25 e 1,28. Inoltre, se sommiamo a questa situazione anche la dinamica tecnica di UsdJpy, allora possiamo tranquillamente constatare come il Forex sia letteralmente bloccato e che attende un vero e proprio scossone dal punto di vista macroeconomico. Uno di questi motivi di natura macro potrebbe essere un taglio dei tassi a sorpresa, un taglio dei tassi che la Bce sembra non voler fare anche se la situazione economica europea é assolutamente diverssa da quella americana. La Bce gioca a fare la Fed, ma le condizioni di partenza sono completamente diverse, almeno stando a vedere i dati ufficiali rilasciati.
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