BANK OF JAPAN A TASSI FERMI
Tassi fermi allo 0,25% e inflazione in aumento dal 2,8% al 3%, questa la foto di questa notte in merito alla situazione giapponese, una situazione di politica monetaria assolutamente in controtendenza rispetto a quanto vediamo in occidente. Il Giappone lascia quindi i tassi invariati in forza di uno yen che ha visto un rafforzamento di circa il 10% contro il dollaro nel corso delle scorse settimane. Il cambio UsdJpy risulta essere elemento fondamentale delle decisioni di politica monetaria in quanto un rafforzamento dello yen é proprio uno degli effetti voluti da una politica monetaria restrittiva, pertanto un proseguimento del rafforzamento dello yen contro il dollaro potrebbe essere determinante per le future decisioni. UsdJpy si trova ora attorno ad area 142, a ridosso dei suoi minimi di quest'anno con un trend ancora fortemente negativo. Nel corso dei prossimi mesi questo trend potrebbe proseguire per via una view che pronostica un ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed, rappresentante in questo caso del dollaro, condizione che allenta la finestra di quel famoso "carry trade" per via del restringimento dei tassi di interesse tra le due valute, ristretto da mercoledí di uno 0,50%. Il trend di UsdJpy rimane quindi negativo e un suo proseguimento potrebbe protare il Giappone a evitare ulteriori mosse di politica monetaria in futuro.
MERCATI SUI MASSIMI STORICI
Una settimana che attende la sua chiusura stasera, una settimana che prosegue il trend rialzista di quella scorsa che ha visto delle forti accelerazioni rialziste in seguito ai dati visti nel corso della scorsa settimana con l'inflazione Usa in calo e il taglio tassi aggressivo da parte della Bce. Al momento ci sono dei mercati che risultano sui massimi storici come ad esempio il Dax, il Dow Jones e S&P500 mentre risultano mancanti all'appello il Ftse Mib, il Russell2000, Nikkei e Nasdaq. In sostanza a salire oltre i massimi storici sono alcuni indici molto rappresentativi mentre rimangono ancora al di sotto dei loro massimi. Attenzione a considerare l'allentamento della politica monetaria occidentale come un incentivo ad investire in quanto i tagli dei tassi che vediamo non sono fatti per aggiustare una situazione che risulta sotto controllo, sono fatti per evitare il peggio, ossia per evitare un forte aumento della disoccupazione e un forte conseguente calo dell'inflazione. Al momento, secondo statistica, il tasso di disoccupazione Usa é sulla via di peggioramento e purtroppo sembra oramai aver intrapreso la strada del rialzo senza possibilitá di fermata.
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