TAGLIO TASSI BCE
Evento sempre molto atteso quello dove una banca centrale passa al taglio dei tassi ed oggi é il turno della Bce. Con un'inflazione a ridosso del target del 2%, la Bce si appresta quindi a tagliare i tassi di uno 0,25%, un taglio assolutamente doveroso visti i numeri presenti in Europa e che risulta essere assolutamente scontato. Un taglio che non dovrebbe sorprendere nessuno, un taglio annunciato che finalmente potrebbe portare un po' di respiro per coloro che hanno contratto prestiti indicizzati con un tasso variabile. In Europa bisogna peró fare attenzione a quelli che sono i numeri macro, ossia il tasso di disoccupazione che potrebbe salire in ritardo rispetto agli Usa. Storicamente l'Europa si muove tardi cosí come le reazioni macroeconomiche arrivano sempre dopo rispetto agli Usa. Al momento la disoccupazione in Europa é ai minimi dal 1995, pertanto un suo aumento dovuto al calo dell'inflazione potrebbe essere fisiologico e potrebbe incidere sul ritmo di taglio dei tassi che vediamo al momento, un ritmo al momento lento e cauto.
INFLAZIONE USA E LA REAZIONE DEI MERCATI
I mercati hanno avuto una reazione a dir poco esagerata sull'inflazione Usa uscita ieri al 2,5%. Mercati assolutamente volatili con un forte calo iniziale che ha portato gli indici principali a calare, in alcuni casi, del -2% dai massimi, un calo che é stato riassorbito nel corso del pomeriggio con fortissimo rialzo che di fatto ha stupito per intensitá. Alcuni titoli come ad esempio Nvidia hanno conseguito performance del 8%, mentre gli altri titoli tech sono passati da territorio negativo a positivo con una forza dirompente. Questo fenomeno é spiegabile solamente con la volatilitá presente al momento sui mercati in quanto la dinamica settimanale sui principali indici azionari suggerisce un ribasso, pertanto questo rialzo potrebbe rappresentare solamente un rimbalzo di breve e la situazione tecnica potrebbe subire ulteriori cambiamenti nel corso della giornata.
TITOLI DI STATO
Mercati azionari fortemente imrpontati al rialzo e titoli di Stato che vengono comprati, scendono ancora i rendimenti dei principali titoli governativi decennali. Come mai un flight to quality quando i mercati salgono? Questo movimento non avrebbe senso nel momento in cui vediamo un mercato azionario salire, o meglio, ad un mercato azionario che sale dovremmo vedere un mercato obbligazionario che scende, evento che non sta accadendo. Al momento nessun titolo di Stato decennale si trova al di sopra del 4%, ad esempio il nostro Btp a 10 anni é tornato sotto il 3,5% di rendimento, il Gilt britannico sotto il 3,8%, i titoli Usa sotto il 3,7%. La situazione macro non é cambiata, i mercati continuano a comprare obbligazioni, i movimenti che vediamo sull'azionario sono dovuti semplicemente alla volatilitá.
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