Scott Bessent, stretto collaboratore di Donald Trump, potenziale Segretario del Tesoro e candidato alla presidenza della Fed, ha dichiarato che i tassi di interesse statunitensi dovrebbero essere più bassi di circa 150-175 punti base. Questa prospettiva rispecchia da vicino quella dell’ex presidente degli Stati Uniti.
Le osservazioni di Bessent sono in linea con il dibattito di mercato secondo cui la politica restrittiva della Federal Reserve, mantenuta per diversi mesi, sta iniziando a incidere seriamente sulla crescita economica e sul mercato del lavoro. D’altra parte, nonostante i tassi elevati, l’economia statunitense resta solida, gli indici azionari sono ai massimi storici e l’inflazione rimane elevata.
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Apri un Conto Scarica la app mobile Scarica la app mobileSecondo Bessent, l’attuale livello dei tassi è troppo restrittivo. Ritiene che stia limitando la crescita e che dati macroeconomici più precisi giustificherebbero tagli ancora più profondi.
Va comunque sottolineato che le possibilità di Bessent di diventare presidente della Fed sono limitate, nonostante la forte fiducia riposta in lui da Trump. Lo stesso presidente ha indicato che Bessent probabilmente rimarrà nella sua posizione attuale. Ieri è stato riportato che Phillip Jefferson e Larry Lindsey sono stati aggiunti alla lista dei potenziali candidati.
Il dollaro statunitense continua a indebolirsi, con la coppia EURUSD ora al suo livello più alto dal 27 luglio, sopra 1,1700. Se la Fed dovesse effettivamente decidere di tagliare i tassi a settembre e continuare a farlo nei successivi incontri, ciò potrebbe esercitare ulteriori pressioni sul dollaro. Inoltre, si avvicina un evento chiave: l’incontro Trump-Putin. Sebbene il “fattore Trump” sia già in gran parte scontato nell’euro dall’inizio dell’anno, un esito positivo dell’incontro potrebbe portare a un’ulteriore rally, a un breakout oltre i recenti massimi e a un test del livello di 1,20.
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