I membri della Fed mostrano posizioni diverse: Waller propone tagli graduali di 25 pb con cautela, Barkin invita alla prudenza davanti a segnali di rallentamento del lavoro, mentre Miran spinge per un taglio maggiore a causa dell’incertezza e delle tensioni commerciali.
I membri della Fed mostrano posizioni diverse: Waller propone tagli graduali di 25 pb con cautela, Barkin invita alla prudenza davanti a segnali di rallentamento del lavoro, mentre Miran spinge per un taglio maggiore a causa dell’incertezza e delle tensioni commerciali.
Christopher Waller
Waller ritiene che i dati attuali giustifichino un taglio dei tassi di 25 punti base nella prossima riunione e sostiene un approccio “cauto”: un taglio di 25 punti base, seguito da una pausa e da una rivalutazione. Ha sottolineato che il percorso della politica monetaria dopo ottobre dipenderà dai dati in arrivo: se il mercato del lavoro continuerà a indebolirsi, i tassi dovrebbero avvicinarsi a un livello neutrale, che stima essere circa 100–125 punti base al di sotto dei livelli attuali.
Ha evidenziato “chiari segnali di allarme” nel mercato del lavoro: gli indicatori privati mostrano una domanda di lavoro debole, parzialmente mascherata da dinamiche lato offerta (ad esempio, lavoratori persi e sostituiti) e dal fenomeno del “no-hire, no-fire”, che trova preoccupante. L’inflazione si sta avvicinando al 2% (attualmente stimata intorno al 2,5%) con un impatto moderato dai dazi, mentre il PIL potrebbe rallentare più avanti nell’anno.
Waller ha anche osservato che l’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare un freno strutturale sul mercato del lavoro, che la politica dei tassi non può risolvere — da qui la sua preferenza per tagli graduali di 25 punti base.
Thomas Barkin
Barkin ha osservato un “chiaro cambiamento” nel mercato del lavoro: i manager riportano molti candidati per posizione, segnale di una domanda di lavoro in calo. Con dati meno affidabili, ha affermato che la Fed sta “volando al buio”, sostenendo che ciò richiede prudenza. I consumatori continuano a spendere, ma con meno risparmi in eccesso rispetto agli anni precedenti e facendo più compromessi nella spesa, suggerendo un rallentamento piuttosto che un surriscaldamento dell’economia.
Stephen Miran
Miran ha affermato che la Fed dovrebbe tagliare i tassi di 50 punti base, vista l’incertezza crescente, anche se prevede un taglio effettivo di 25 punti base. Considera le tensioni commerciali tra USA e Cina il principale rischio a breve termine. I dazi non hanno ancora aumentato significativamente l’inflazione, ma le interruzioni — soprattutto nelle catene di approvvigionamento di terre rare — potrebbero avere conseguenze serie.
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