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Le banche statunitensi inaugurano la stagione degli utili in un contesto di shutdown del governo e tassi in calo, con l’attenzione puntata sui margini d’interesse.
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Investment banking e trading dovrebbero trainare i ricavi, con Goldman Sachs e JPMorgan in testa.
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La deregulation potrebbe liberare fino a 2,6 trilioni di dollari di capacità di prestito, rafforzando i grandi gruppi di Wall Street.
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Le banche statunitensi inaugurano la stagione degli utili in un contesto di shutdown del governo e tassi in calo, con l’attenzione puntata sui margini d’interesse.
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Investment banking e trading dovrebbero trainare i ricavi, con Goldman Sachs e JPMorgan in testa.
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La deregulation potrebbe liberare fino a 2,6 trilioni di dollari di capacità di prestito, rafforzando i grandi gruppi di Wall Street.
La sessione di oggi segna l’inizio della stagione degli utili, con il settore bancario statunitense al centro dell’attenzione in un momento cruciale, ora più importante che mai a causa dello shutdown del governo. Vista la mancanza di dati economici pubblicati nelle ultime settimane, gli analisti dovrebbero approfittare di questa occasione per porre domande sulle previsioni e cercare eventuali indizi sull’andamento dell’economia americana. Cosa possiamo aspettarci dalle banche in questo trimestre?
Margine di interesse netto
Questo è uno dei principali indicatori di ricavo delle istituzioni bancarie ed è l’elemento più importante nei loro bilanci fiscali: la banca guadagna interessi sui prestiti che concede (mutui, prestiti al consumo, prestiti aziendali) e paga interessi sui fondi che raccoglie (depositi, debito, altre passività). La differenza tra quanto si riceve dagli attivi fruttiferi e quanto si paga sulle passività rappresenta il margine di interesse netto. Questo elemento tende a essere il più stabile e spesso il più rilevante nelle banche commerciali.

Differenza tra i rendimenti dei Treasury USA a 2 e 10 anni. Fonte: XTB
Nelle presentazioni degli utili del trimestre scorso, il margine di interesse netto ha sollevato alcune preoccupazioni, risultando inferiore alle stime di mercato nella maggior parte dei casi. Particolarmente preoccupanti erano i dati di Wells Fargo, un’istituzione meno legata ad altre fonti di ricavo, come commissioni o investment banking, e più dipendente dalle attività tradizionali di banca commerciale. Non si esclude che questa tendenza possa continuare. La Federal Reserve ha già ridotto i tassi di interesse di 50 punti base a settembre dello scorso anno e di ulteriori 25 punti base poche settimane fa, lasciando meno margine per generare rendimenti più elevati in questa categoria.
Nonostante ciò, l’economia statunitense continua a mostrare resilienza, e sia la crescita economica che le vendite di case hanno sorpreso positivamente nelle ultime settimane, offrendo qualche speranza di miglioramento in quest’area.
Investment Banking
I ricavi delle divisioni di investment banking delle principali banche di Wall Street dovrebbero superare i 9 miliardi di dollari nel terzo trimestre, per la prima volta dal 2021. Le transazioni aziendali hanno mostrato segnali di crescita sotto l’amministrazione Trump, dopo mesi di attività moderata causati dalla guerra commerciale.
Gli analisti prevedono che i ricavi trimestrali derivanti dai servizi di consulenza e sottoscrizione di azioni/debito di JPMorgan, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley raggiungano circa 9 miliardi di dollari.

Risultati dell’investment banking nel secondo trimestre dell’anno. Fonte: XTB
Ciò rappresenterebbe un aumento del 13% rispetto allo scorso anno, con Goldman Sachs e JPMorgan in testa. Nel trimestre precedente, queste due banche erano state le più grandi sorprese positive, superando le stime più ottimistiche. L’emissione di debito è aumentata del 12% e le commissioni di M&A sono cresciute dell’8%, smentendo le previsioni degli analisti di un calo anno su anno. Le prospettive per il terzo trimestre riflettono un crescente ottimismo a Wall Street, secondo cui il boom di nuove acquisizioni aziendali, leveraged buyout e quotazioni in borsa previsto dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe ora concretizzarsi.
Trading
Le divisioni trading hanno generato ricavi superiori alle attese negli ultimi anni, in particolare nell’ultimo trimestre, grazie alla maggiore volatilità dei mercati derivante dalle politiche commerciali di Donald Trump. Tuttavia, le previsioni suggeriscono che le operazioni di trading azionario e a reddito fisso delle cinque principali banche saranno circa l’8% superiori rispetto all’anno precedente, per un totale di circa 31 miliardi di dollari.

Profitti generati dalle attività di trading delle istituzioni finanziarie USA. Fonte: XTB
Deregulation
Le banche statunitensi si preparano a un allentamento senza precedenti delle regole sul capitale, che, secondo nuovi studi, potrebbe liberare 2,6 trilioni di dollari di capacità di prestito.
La riduzione dei requisiti patrimoniali rafforzerà la posizione dominante dei principali gruppi di Wall Street, aumenterà la loro capacità di finanziare investimenti massicci in intelligenza artificiale e data center e permetterà loro di restituire più capitale agli azionisti tramite programmi di buyback e dividendi.
Contribuirà anche a finanziare nuove emissioni di debito governativo statunitense in un momento cruciale, quando la domanda da parte di acquirenti esteri è diminuita—un fattore utilizzato come leva nelle trattative commerciali in corso.
Con tutti questi fattori combinati, ci si aspetta una forte stagione degli utili, soprattutto per le istituzioni con maggiore esposizione alle attività di investment banking e trading.
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