- Wall Street ha chiuso la sessione di ieri in rialzo nonostante il tono piuttosto ordinario di Jerome Powell durante la conferenza stampa post-FOMC (DJIA: +0,7%, S&P500: +0,4%, Nasdaq: +0,3%, Russell 2000: +0,3%).
- La Fed ha mantenuto invariati i tassi d’interesse statunitensi, come previsto (4,25–4,50%). L’orientamento della Fed è rimasto lo stesso – “non abbiamo bisogno di affrettarci e il costo dell’attesa resta basso”, ha ribadito Powell ieri. Il Presidente della Fed ha sottolineato la solidità dell’economia americana e l’incertezza riguardo alla direzione futura della politica monetaria, citando scenari in cui ci saranno tagli quest’anno e altri in cui non ve ne saranno.
- L’amministrazione Trump ha annunciato l’intenzione di revocare e modificare le restrizioni all’esportazione di chip avanzati introdotte lo scorso anno dall’amministrazione Biden. La politica prevedeva di suddividere i Paesi in tre categorie strategiche in base al livello di restrizioni. L’indice Philadelphia Semiconductor ha reagito positivamente alla notizia, chiudendo in rialzo dell’1,7% ieri.
- Nella notte, Trump ha annunciato che oggi si terrà una conferenza stampa riguardante “un importante accordo commerciale con rappresentanti di un grande e molto rispettato Paese.”
- L’annuncio ha alimentato un ampio ottimismo in tutta l’area Asia-Pacifico. Rialzi si sono registrati nel Nikkei 225 giapponese (+0,47%), nello Shanghai SE Composite (+0,12%), nell’HSCEI cinese (+0,76%), nell’S&P/ASX 200 australiano (+0,2%) e nel Kospi sudcoreano (+0,4%). Il rally è stato guidato dalle società di semiconduttori in Giappone, Corea del Sud e Vietnam, mentre il settore ha registrato un calo in Cina.
- A marzo, i membri della Banca del Giappone erano divisi sui tempi del prossimo rialzo dei tassi, a causa della crescente incertezza legata alle politiche tariffarie degli Stati Uniti, secondo i verbali dell’ultima riunione. Alcuni erano favorevoli alla cautela, altri spingevano per un’azione decisa. La BOJ ha lasciato invariati i tassi e il governatore Ueda ha segnalato un possibile rinvio dei prossimi rialzi.
- Sul mercato valutario, le valute del G10 si muovono in range relativamente ristretti. Il dollaro statunitense è in rafforzamento (USDIDX: +0,26%), sostenuto dall’atteggiamento prudente della Fed e dall’atteso accordo commerciale, insieme alle valute antipodiche (AUDUSD, NZDUSD: +0,25%). Anche la sterlina britannica (GBPUSD: +0,2%) continua a guadagnare, sulla speculazione che l’accordo odierno possa coinvolgere il Regno Unito. EURUSD è stabile (1,13), mentre lo yen giapponese perde lo 0,15% dopo la pubblicazione dei verbali della BOJ.
- L’oro è stabile a 3.363 dollari l’oncia, mentre l’argento guadagna lo 0,6% a 32,65 dollari l’oncia.
- Le criptovalute mostrano ottimismo: il Bitcoin è in rialzo del 2% a 98.760 USD, mentre Ethereum rimbalza del 5,5% a 1.897 USD. Forti rialzi anche per i contratti sul Trump token (+10,8%), CurveDAO (+8,2%), Chainlink (+6,1%) e Polygon (+4%).
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