- Gli indici azionari statunitensi hanno recuperato parte delle loro perdite recenti ieri, dopo una lettura dell’inflazione CPI di febbraio inferiore alle attese. Il Nasdaq ha guidato i guadagni (+1,2%), seguito dall’S&P 500 (+0,5%) e dal Russell 2000 (+0,14%), mentre il Dow Jones è stato l'unico indice a chiudere in rosso, in calo dello 0,2%.
- Tuttavia, i futures sugli indici statunitensi indicano perdite all’apertura a causa delle continue preoccupazioni per una crescita economica più debole, con Bloomberg che prevede dati PPI più elevati in grado di compensare l’impatto positivo del CPI.
- I mercati asiatici stanno registrando perdite, con l’HSCEI in calo dell’1,1%, appiattendo il suo rally dall'insediamento di Donald Trump a gennaio, mentre anche il Shanghai SE Composite (-0,66%) e il Kospi della Corea del Sud (-0,43%) sono in ribasso. Il Nikkei 225 giapponese mostra un moderato ottimismo, in rialzo dello 0,13%.
- La volatilità del mercato valutario rimane relativamente contenuta in mezzo all’incertezza sulle prossime fasi della guerra commerciale degli Stati Uniti con i suoi partner. L’indice del dollaro statunitense (USDIDX) è piatto, riducendo le perdite dopo un aumento dei rendimenti obbligazionari USA. La valuta più forte del G10 è lo yen giapponese (USDJPY: -0,4%), in rialzo dopo i commenti del governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda, che prevede ulteriori miglioramenti dei salari e della spesa dei consumatori. Il dollaro canadese sta cedendo parte dei guadagni contro il dollaro USA derivanti dalle recenti tariffe di ritorsione contro gli Stati Uniti (USDCAD: +0,19%), mentre il dollaro australiano è finora il più penalizzato a causa della sua esposizione ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio (AUDUSD: -0,4%). L’EURUSD è in calo dello 0,06%.
- Il petrolio Brent e il WTI stanno correggendo dopo il loro recente rimbalzo (-0,25% e -0,33% rispettivamente), mentre i contratti NATGAS sono in rialzo dell'1,6%. L’oro estende i suoi guadagni, salendo di quasi lo 0,1% a 2.937 dollari l'oncia, mentre l’argento cede parte dei suoi recenti guadagni rialzisti, in calo dello 0,6% a 33,05 dollari l’oncia.
- Le criptovalute stanno rallentando dopo due giorni di guadagni, con correzioni per Ethereum (-2,45%), Solana (-2,4%), Dogecoin (-2,8%), Chainlink (-2,8%) e Bitcoin (-0,7% a 83.200 dollari).
- I principali dati macroeconomici in uscita oggi includono la produzione industriale della zona euro e l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) degli Stati Uniti.
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