📆 Rapporto IPC statunitense per febbraio alle 13:30
Oggi l'USD è in rialzo rispetto a EUR, GBP e JPY mentre gli investitori attendono dati chiave dagli Stati Uniti. Il rapporto sull'inflazione CPI statunitense per febbraio sarà pubblicato oggi alle 13:30. Il mercato si aspetta che l’indicatore di base rallenti e che l’indicatore principale rimanga invariato. Diamo una rapida occhiata a cosa concentrarsi nella lettura e cosa potrebbe significare per la Fed.
Cosa si aspetta il mercato?
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileIl consenso mediano per i dati CPI statunitensi di febbraio prevede che la crescita annuale dei prezzi principali rimanga invariata al 3,1% su base annua e che la crescita dei prezzi core rallenti dal 3,9 al 3,7% su base annua. Su base mensile, la crescita dei prezzi principali è dello 0,4% su base mensile, leggermente più rapida rispetto a gennaio, mentre la crescita dei prezzi core è dello 0,3% su base mensile, leggermente più lenta rispetto a gennaio. I dati ISM hanno inoltre evidenziato un allentamento delle pressioni inflazionistiche a febbraio, con il sottoindice dei prezzi pagati del settore manifatturiero in calo da 52,9 a 52,5 a febbraio, mentre il sottoindice dei prezzi pagati del settore non manifatturiero è sceso da 64,0 a 58,6. Molta attenzione nel comunicato di oggi sarà rivolta agli affitti, precisamente al tasso equivalente al proprietario, che è aumentato dello 0,6% a gennaio e ha superato l'aumento dello 0,4% in una categoria di affitto più ampia. Un altro aumento delle OER potrebbe suggerire che l’inflazione degli affitti si sta rivelando più resistente di quanto si pensasse in precedenza.
Stati Uniti, rapporto sull’inflazione CPI per febbraio
- Headline (annuale). Previsto: 3,1% su base annua. Precedente: 3,1% su base annua
- Headline (mensile). Previsto: 0,4% su base mensile. Precedente: 0,3% su base mensile
- Core (annuale). Previsto: 3,7% su base annua. Precedente: 3,9% su base annua
- Core (mensile). Previsto: 0,3% su base mensile. Precedente: 0,4% su base mensile
Fonte: Macrobond, XTB Research
Cosa significherà il dato di oggi per la Fed?
Finora, il messaggio ufficiale è che il FOMC non ha ancora abbastanza fiducia nell’inflazione per iniziare a tagliare i tassi. Questo punto di vista è stato espresso dal presidente della Fed Powell durante l’ultima conferenza stampa post-riunione e durante le sue testimonianze semestrali al Congresso la scorsa settimana. Tuttavia, Powell ha riconosciuto che la prossima mossa della Fed probabilmente sarà un calo dei tassi e verrà attuato entro la fine dell’anno.
Mentre l'inflazione negli Stati Uniti continua a scendere verso l'obiettivo della Fed, il rapporto di oggi, indipendentemente dal risultato, difficilmente incoraggerà la Fed a tagliare i tassi già alla riunione di marzo della prossima settimana. In questo momento sui mercati si discute se il primo taglio verrà effettuato a maggio o a giugno. La previsione che l’inflazione degli affitti continuerà a scendere è uno dei fattori chiave che contribuiscono alle aspettative che l’obiettivo di inflazione sarà presto raggiunto. Un altro mese di forte crescita degli affitti potrebbe indurre gli investitori a riconsiderare questo punto di vista e dimostrare che la Fed aveva ragione nel rimanere paziente.
I mercati monetari vedono la riunione di giugno come il momento più probabile per il primo taglio dei tassi della Fed. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Uno sguardo ai mercati
EUR/USD ha invertito parte dei recenti rialzi degli ultimi giorni. La coppia valutaria principale è scesa sotto quota 1,0950 e punta verso un nuovo test della zona dei prezzi a 1,09, ma questa volta come supporto. Una lettura dell’IPC più elevata del previsto potrebbe fornire una spinta per il pullback. Fonte: xStation5
I futures Nasdaq-100 (US100) hanno fermato il recente movimento al ribasso nella zona di supporto di 17.925 punti. Tuttavia, l’indice non è riuscito a risalire sopra le medie mobili a 50 e 200 ore durante il successivo movimento di ripresa. Una lettura dell’IPC inferiore alle attese potrebbe portare un movimento rialzista e potenzialmente portare un superamento delle suddette medie mobili. Fonte: xStation5
Recentemente l'ORO è salito sopra i 2.150 dollari l'oncia, stabilendo nuovi massimi record. Il prezzo del metallo prezioso ha raggiunto l'area di 2.180 dollari l'oncia, segnando il target da manuale di un breakout al rialzo dal trading range, dopo di che il movimento è stato interrotto. Segnali di indecisione degli investitori possono essere individuati sul grafico negli ultimi giorni e il rapporto IPC di oggi potrebbe aiutare a rendere le prospettive più chiare. Fonte: xStation5
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