DISOCCUPAZIONE EUROPA
Stamani uscirá la disoccupazione in Europa, prevista al 6,4%, sui minimi assoluti dal 1995. Un dato che risulta particolarmente positivo considerando il fatto che abbiamo visto una forte discesa dell'inflazione a partire da fine 2022 senza aver visto minimamente l'impatto dei tassi alti sul mercato del lavoro, un qualcosa che a livello macroeconomico risulta come un'anomalia. Inoltre dobbiamo sottolineare come i tassi siano stati alzati anche durante il ribasso dell'inflazione, decisione che non ha un precedente storico in Europa nei casi in cui abbiamo visto un'inflazione al di sopra dei target come nel 2001 e nel 2008. Vedremo stamani l'uscita della disoccupazione in Spagna e poi in Italia, successivamente sará il turno della disoccupazione in Europa. Questo dato, qualora dovesse uscire negativo, potrebbe segnare l'inizio di un rallentamento forte dell'economia europea come manifestazione pratica della Curva di Phillips, relazione macroeconomica che in Usa si sta esprimendo oramai da circa 1 anno.
PETROLIO ALLE STELLE
Escalation del conflitto in medio oriente con il raid dell'Iran comunicato poco prima dell'apertura del cash Usa di ieri, evento che ha portato ad una fase di riskoff alquanto pronunciata e ad un fortissimo rialzo del prezzo del petrolio che ora si trova sopra area 70$ al barile. La dinamica mensile del petrolio rimane ancora ribassista e un suo proseguimento del rialzo non é del tutto scontato, anzi, siamo ora in fase di test dei massimi settimanali. Sui mercati, mai dare per scontato un trend, non é detto che il petrolio possa proseguire al rialzo per via di un evento geopolitico, la macroeconomia comanda sempre sui mercati ed un rallentamento economico generalizzato potrebbe far proseguire un trend ribassista iniziato ormai da diverso tempo sul petrolio, specchio di un'economia globale che richiede meno energia per la produzione. Al momento, osservare é la migliore scelta.
AZIONARIO CEDE I MASSIMI
L'azionario cede i massimi con tutti i principali indici di mercato che scendono di circa il -1%. Dax e Ftse Mib partono al ribasso nel pomeriggio insieme agli indici americani che hanno visto forti ribassi sui titoli tecnologici ad eccezione di Meta, unico titolo che é riiuscito a reggere l'impatto negativo della discesa generalizzata. Male Nvidia, Microsoft e Apple che cedono con violenza con rendimenti negativi tra il -2% e -3%, ribassi molto consistenti considerando la loro market cap. Potrebbe essere iniziata una fase ribassista che dovrá essere confermata solo ed esclusivamente dai numeri provenienti dal mercato del lavoro oggi pomeriggio.
OBBLIGAZIONI BEN COMPRATE
Continua il flight to quality e i titoli italiani risultano essere ben comprati sul mercato obbligazionario. Il nostro Btp 10 anni vede un rendimento sotto il 3,4%, sui minimi dal 2022 segno del fatto che il rendimento italiano risulta il piú appetibile sui mercati europei. Viene ben comprato anche il Bund tedesco che segna un rendimento al 2,04%, rendimento molto basso in linea con l'andamento dell'inflazione europea uscita ieri al 1,8%. Al momento c'é flight to quality, un volo verso la qualitá che in realtá é iniziato a fine 2023.
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