Il presidente Trump ha confermato che imporrà un dazio del 50% sul rame raffinato importato, un forte aumento rispetto alle attuali tariffe a una cifra e ora allineato con i dazi già applicati su acciaio e alluminio. Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato che la proclamazione dovrebbe essere emessa entro pochi giorni, con il nuovo dazio che entrerà in vigore tra la fine di luglio e l'inizio di agosto 2025. Nel 2024 gli Stati Uniti hanno importato circa 800.000 tonnellate di rame raffinato — circa metà del consumo interno — per la maggior parte dal Cile e il resto in gran parte da Canada e Perù. Gli analisti avvertono che la mossa potrebbe annullare immediatamente la convenienza economica di ulteriori spedizioni nel 2025.
L'annuncio ha fatto salire i futures sul rame COMEX del 13% a un record di 5,69 dollari per libbra, creando un premio del 25% rispetto ai prezzi della London Metal Exchange. I partner commerciali degli Stati Uniti si stanno già preparando a incrementi tariffari più ampi: lettere inviate da Trump a 14 paesi preannunciano dazi del 25-40% su vari beni a partire dal 1° agosto, oltre a possibili dazi fino al 200% sui farmaci dopo un anno di transizione. I critici sostengono che la mossa sul rame rifletta una posizione protezionista in escalation — aiutando i produttori di materie prime statunitensi mentre penalizza il gruppo molto più ampio di produttori che utilizzano il rame come materia prima.
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