ULTIMA ORA: Verbale della BCE - Lo shock della guerra commerciale spinge la risposta alle emergenze

13:45 22 maggio 2025

L’EURUSD guadagna terreno dopo la pubblicazione dei verbali della BCE, nel mezzo di un turbolento mercato storico seguito allo shock tariffario di Trump del 2 aprile. La riunione del 16-17 aprile rivela una banca centrale che risponde a una crisi globale senza precedenti, mentre la disinflazione nell’Eurozona accelera oltre le aspettative.

 

Disinflazione in accelerazione

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  • Inflazione headline: 2,2% (contro 2,3% precedente), energia in territorio negativo a -1,0%

  • Inflazione core: forte calo al 2,4% dal 2,6%, i servizi si raffreddano al 3,5%

  • Moderazione più rapida dei salari: i sondaggi aziendali indicano aspettative per il 2025 in calo al 3,0%

  • Il mercato prezza un’inflazione sotto il 2% fino al 2025, con un calo all’1,2% entro l’inizio del 2026

Il cambiamento fiscale in Germania

La riforma del “freno al debito” libera ingenti spese per difesa e infrastrutture nel prossimo decennio — la BCE ritiene che questo compensi i danni della guerra commerciale e sostenga la crescita a medio termine.

Decisione di politica monetaria: taglio assicurativo

  • Riduzione unanime di 25 punti base al tasso sui depositi, portandolo al 2,50%

  • Eliminata la definizione di politica “restrittiva” — non si dice più che la politica stia diventando “significativamente meno restrittiva”

  • Alcuni membri avrebbero preferito un taglio di 50 punti base, data l’aumentata probabilità di recessione e l’inasprimento finanziario

  • Mantenuto un approccio “riunione dopo riunione” in un contesto di “incertezza eccezionale”

Forze contrapposte

  • Disinflazionarie nel breve termine:

    • L’incertezza commerciale schiaccia la fiducia

    • Forza dell’euro e crollo delle materie prime

    • Condizioni finanziarie più restrittive nonostante i tagli ai tassi

  • Rischi inflazionistici nel medio termine:

    • Stimolo fiscale tedesco in arrivo

    • Potenziale ritorsione dell’UE su beni difficili da sostituire

    • Frammentazione delle catene di approvvigionamento che aumenta i costi strutturali

Conclusione

La BCE ha fornito un’assicurazione contro gli effetti della guerra commerciale mentre la disinflazione procede più velocemente delle previsioni. La forza dell’euro e il crollo delle materie prime creano un rischio di deflazione nel breve termine, giustificando i tagli nonostante le preoccupazioni per l’inflazione a medio termine dovuta all’espansione fiscale. I mercati si aspettano un tasso terminale intorno all’1,7% entro maggio 2026, seguito dalla ripresa degli aumenti dei tassi man mano che i cambiamenti strutturali rimodellano l’economia.

La BCE vede la possibile emergenza di un “nuovo equilibrio globale” — che potrebbe essere una perturbazione temporanea o una frammentazione permanente con un’inflazione strutturale più elevata.

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