Dibattito Trump vs Harris nella notte europea e mercati che risultano alquanto attivi con il cambio UsdJpy che va a registrare i nuovi minimi dell'anno poco sotto i 141. Nel frattempo oggi pomeriggio uscirá il dato sull'inflazione americana previsto in calo al 2,6% contro il 2,9% del dato attuale. I mercati azionari americani chiudono la giornata di ieri con un recupero alquanto sospetto in quanto i mercati europei hanno invece visto un ribasso alquanto corposo che ha visto Dax e Ftse Mib scendere al di sotto di performance giornaliere del -1%
USDJPY, NUOVI MINIMI ANNUALI
Prosegue il ribasso di lungo periodo di UsdJpy che si porta ad un minimo a 140,87 proseguendo la dinamica ribassista iniziata oramai da qualche mese. Si continuano a vendere dollari sul mercato valutario, una dinamica alquanto controversa considerando il fatto che lo scenario risk-off sembra iniziare a materializzarsi sotto i colpi di una volatilitá alta sui mercati azionari e una nuova corsa alle obbligazioni che sembrano tornate ad essere appetibili sul mercato. Ad esempio, sul mercato obbligazionario governativo vediamo i titoli decennali avere un rendimento al di sotto del 4% su tutti i tioli piú importanti e al momento il titolo decennale che presenta il rendimento piú alto é quello inglese, il gilt britannico che rende ora il 3,83%. Al momento quindi prosegue il trend di deprezzamento del dollaro, un trend che dovrebbe portare un rialzo delle materie prime, evento che non si sta manifestando, anzi vediamo ad esempio un forte ribasso del petrolio che esce da una congestione presente da giugno 2023.
INFLAZIONE USA NEL MIRINO
Inflazione Usa prevista al ribasso dal 2,9% attuale al 2,6%, un calo relativamente consistente ma che di fatto é ancora lontano dal target del 2% stabilito dalla Fed. L'inflazione core é prevista stabile al 3,2%, quindi nessun calo per l'inflazione che include le componenti volatili e di fatto un'inflazione che risulta essere bloccata secondo il Bls. Al momento l'inflazione misurata da truflation, societa di econometria che misura l'inflazione Usa su base giornaliera e che analizza un campione statistico di 13 milioni di data-points, vede un'inflazione ben lontana da quella del Bls, ossia a 1,10%. La tendenza evidenziata da Truflation é praticamente in crollo verticale e sembra non fermarsi, in questi casi non ci interessa tanto l'inflazione rilevata, bensí la sua tendenza. A fine giungo ci trovavamo ad un 2,68%, ora siamo a 1,10%, una tendenza a scendere alquanto preoccupante, una tendenza che potremmo vedere in proseguimento per i prossimi dati mensili e che potrebbe rappresentare un antipasto di quanto stiamo vedendo attualmente. Ricordiamo inoltre il crollo del petrolio che ieri ha visto un sonoro -4% portandosi sotto i 66$ al barile, livello minimo da maggio 2023.
MERCATI IN ATTESA
I mercati attendono l'inflazione Usa e nel frattempo vediamo un UsdJpy che va a prendere nuovi minimi annuali, un Crude Oil che scende sotto i 66$ al barile attaccando i minimi da maggio 2023 e un mercato azionario che sembra cercare dei buoni livelli per iniziare un altro movimento. A livello tecnico la dinamica di base é ribassista, ossia le chiusure settimanali di venerdí scorso suggeriscono un proseguimento della tendenza primaria creatasi a fine luglio, con forte volatilitá e una tendenza ribassista in linea con il flight to quality che stiamo vedendo tra azionario e obbligazionario. La giornata di oggi potrebbe essere determinante per la settimana, cosí come la giornata di domani che vedrá un probabilissimo taglio dei tassi da parte della Bce.
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