Elezioni usa: notizie e aggiornamenti
13 luglio: Attentato a Donald Trump
L'attentato a Donald Trump è stato attuato il 13 luglio 2024 mentre teneva un comizio elettorale in una fiera agricola a Meridian in Pennsylvania. Alle 18:11 ora locale, Trump è stato colpito all'orecchio destro da Thomas Matthew Crooks, ventenne di Bethel Park. Protetto dal Secret Service, è stato scortato su un veicolo e condotto al Butler Hospital in condizioni non critiche. Le autorità federali e locali hanno dato notizia di due morti: l'attentatore e un partecipante al raduno.
10 settembre: Primo Confronto Harris vs Trump
Il 10 settembre 2024 sul palco del National Constitution Center di Philadelphia, in Pennsylvania, è andato in scena l’attesissimo confronto pubblico tra i due candidati alla presidenza. Scontri duri in materia di diritto all’aborto e di immigrazione.. Poche sorprese, invece, sul fronte ucraino: Trump si è detto intenzionato a interrompere il conflitto a Kiev senza guardare in faccia nessuno, e di voler costringere i Paesi NATO ad aumentare le proprie spese militari in cambio di protezione; Harris, dal canto suo, si è mostrata fedele alla linea, e sembra voler continuare a mostrare supporto all’Ucraina.
16 settembre: Secondo attentato a Donald Trump
Un tentativo di assassinio contro Donald Trump è avvenuto presso il suo golf club a West Palm Beach in Florida. L'ex presidente si trovava sul campo di gioco quando il servizio segreto ha avvistato un uomo armato con fucile Ak-47 aprire il fuoco. L'assalitore ha poi abbandonato l'arma e una videocamera indossabile e ha tentato la fuga in auto, ma è stato arrestato dalle autorità locali. Il presunto attentatore è il 58enne Ryan Wesley Routh delle Hawaii, noto per il suo fervente sostegno alla causa ucraina.
Elezioni USA 2024: Quando si terranno le elezioni?
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti si terranno il 5 novembre 2024, un martedì. Il candidato vincente avrà l'onore e la responsabilità di guidare il paese per un mandato di quattro anni, iniziando ufficialmente il suo incarico a gennaio 2025. Durante questo periodo, il presidente risiederà alla Casa Bianca e avrà un ruolo cruciale nel determinare le direzioni della politica nazionale e internazionale degli Stati Uniti. Con la sua posizione centrale, il presidente avrà la possibilità di influenzare profondamente le leggi, le politiche e le relazioni globali, definendo così l'orientamento strategico e il futuro del paese.
Elezioni USA: Chi sono i candidati?
Nel 2024, la competizione presidenziale vedrà due principali candidati per i due partiti storici.
Fonte: The New York Times
Per il Partito Repubblicano, l'ex presidente Donald Trump ha ottenuto una netta vittoria nelle primarie del suo partito, sconfiggendo un ampio gruppo di sfidanti repubblicani, molti dei quali hanno terminato le loro campagne prima ancora che iniziasse il voto. La sua leadership e il forte sostegno all'interno del partito gli hanno garantito la nomination.
Per i Democratici, inizialmente Joe Biden sembrava inarrestabile, ma un dibattito disastroso poco dopo ha portato alla fine della sua campagna. In seguito, la vice-presidente Kamala Harris ha preso il suo posto nella corsa per la nomination. Il Partito Democratico si è rapidamente unito dietro di lei, e all'inizio di agosto, i delegati hanno ufficialmente scelto Harris come candidata del partito.
Inoltre, ci sono alcuni candidati indipendenti, tra cui Robert F. Kennedy Jr., nipote dell'ex presidente John F. Kennedy. Abbiamo poi Cornel West, Jill Stein e Chase Oliver.
Elezioni USA 2024: Cosa sostengono i candidati?
Partito democratico: Cosa sostiene Kamala Harris?
Kamala Harris si distingue per il suo impegno in diverse aree cruciali della politica americana e internazionale. È una decisa sostenitrice del diritto all'aborto, considerandolo un aspetto essenziale della libertà e dell'autonomia personale. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, promuove politiche mirate a ridurre le emissioni di carbonio, a investire in energie rinnovabili e ad accelerare la produzione di veicoli elettrici, sostenendo anche l'adesione agli accordi internazionali come l'Accordo di Parigi.
Nel campo delle relazioni internazionali, Harris sostiene con forza l'assistenza militare e diplomatica all'Ucraina, rafforzando la posizione di Kiev nei negoziati contro l'invasione russa. In ambito domestico, è favorevole a una riforma globale dell'immigrazione che combini sicurezza delle frontiere e percorsi legali per i migranti, opponendosi a politiche disumane come la separazione delle famiglie.
Sul fronte economico, promuove misure per ridurre le disuguaglianze attraverso investimenti in infrastrutture, istruzione e sanità, e chiede una tassazione più equa per i più ricchi. Sostiene anche l'espansione dei benefici della sicurezza sociale e di Medicare. È un'affermata difenditrice dei diritti delle persone transgender, sostenendo l'accesso ai servizi sanitari e il riconoscimento del genere in tutti gli ambiti pubblici.
In tema di alloggi, Harris si impegna ad ampliare l'accesso a abitazioni a prezzi accessibili e a combattere i pregiudizi razziali nel settore immobiliare. Per quanto riguarda l'istruzione pubblica, supporta l'accesso universale alla pre-scuola e all'università senza debiti, chiedendo anche aumenti salariali per gli insegnanti e criticando i programmi scolastici insufficienti.
Sul piano della sicurezza nazionale e delle relazioni internazionali, Harris appoggia le alleanze come la NATO e le misure per limitare le esportazioni di tecnologia avanzata verso la Cina. È favorevole a vietare TikTok negli Stati Uniti a causa delle preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale, relative all'accesso del governo cinese ai dati degli utenti.
Infine, riguardo alla Cina, Harris condivide la visione dell'amministrazione Biden, vedendo Pechino come una minaccia alla stabilità regionale e all'ordine internazionale. Ha sostenuto restrizioni sulle esportazioni di tecnologie avanzate verso la Cina e ha spinto per rafforzare le alleanze nella regione indo-pacifica. Tuttavia, non è chiaro se condivida la posizione di Biden di difendere Taiwan in caso di attacco cinese.
Partito Repubblicano: Cosa sostiene Donald Trump?
Donald Trump ha delineato una serie di posizioni e piani politici che spaziano su diversi ambiti.
Per quanto riguarda l'industria automobilistica, ha attaccato le politiche di Biden sui veicoli elettrici, che considera una minaccia per l'economia americana. Trump promette di annullare queste iniziative e di sostenere la competitività dei veicoli a benzina.
Nel settore edilizio, Trump propone di abbattere i costi abitativi promuovendo la costruzione di nuove case nelle aree periferiche, dove il terreno è più economico, e di cancellare le regolamentazioni di Biden sui sobborghi. Inoltre, si impegna a ridurre la spesa pubblica per combattere l'inflazione e abbassare i tassi di interesse sui mutui.
Le sue posizioni sui programmi di welfare sono meno chiare. Sebbene affermi di non voler danneggiare la sicurezza sociale e Medicare, non ha avanzato piani specifici per affrontare i problemi di solvibilità a lungo termine di questi programmi. Trump è favorevole all'estensione dei tagli fiscali introdotti durante la sua presidenza, che abbassano le imposte per le imprese e per i cittadini, inclusi i più ricchi.
In materia commerciale, Trump propone di imporre tariffe del 10% su tutti i beni importati, con l'ipotesi di aumentare fino al 60% sui prodotti provenienti dalla Cina. È critico verso gli accordi commerciali internazionali e mira a ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalla Cina, bloccando anche l'acquisizione di infrastrutture critiche da parte del paese asiatico.
Trump intende abolire il Dipartimento dell'Istruzione e trasferire le competenze educative a livello locale, restituendo maggiore autonomia ai genitori e modificando le politiche sui diritti di genere degli studenti.
In termini di politica estera, Trump ha affermato che avrebbe concluso la guerra tra Ucraina e Russia in 24 ore, senza specificare come. Ha anche suggerito che potrebbe essere possibile evitare il conflitto cedendo territori ucraini alla Russia. Trump critica le alleanze internazionali come la NATO e l'ONU, ritenendole costose per gli Stati Uniti e minacciose per la loro sovranità.
Nel campo dell'immigrazione, Trump propone un inasprimento delle politiche, inclusa la detenzione e deportazione rapida degli immigrati privi di documenti e l'uso della Guardia Nazionale per eseguire raid.
In merito a TikTok, Trump ha cambiato posizione rispetto al passato. Sebbene inizialmente avesse cercato di vietare l'app per motivi di sicurezza nazionale, ora critica Biden per le sue regolamentazioni e ha persino aderito a TikTok.
Infine, Trump ha adottato misure contro i diritti dei transgender, bloccando il loro servizio militare e l'accesso a cure mediche per le transizioni di genere per i minori, promettendo di indagare sugli ospedali che offrono tali interventi.
Le sue politiche riflettono una combinazione di populismo e principi economici repubblicani, con un forte focus sul nazionalismo e una critica alle normative e agli accordi internazionali.
Elezioni USA 2024: Impatto sui mercati finanziari
Le elezioni negli Stati Uniti hanno un impatto notevole sui mercati finanziari, principalmente a causa dell'incertezza che portano. Prima e dopo le elezioni, i mercati possono essere molto volatili mentre gli investitori cercano di prevedere come le politiche future influenzeranno l’economia.
Le proposte dei candidati su tasse, spese pubbliche e regolamentazioni possono influenzare il valore delle azioni e i settori economici. Per esempio, un candidato che promette stimoli economici potrebbe aumentare l’ottimismo nel mercato, mentre uno che prevede tagli alle spese o aumenti fiscali potrebbe creare preoccupazione.
Le modifiche nelle politiche commerciali e nelle relazioni internazionali sono un altro fattore cruciale. Se un candidato propone nuove tariffe o modifiche agli accordi commerciali, questo può avere effetti sia sui mercati globali sia sui settori che dipendono dal commercio internazionale.
Inoltre, la percezione della stabilità economica può cambiare a seconda di chi viene eletto, influenzando la fiducia degli investitori. Un candidato che è visto come favorevole agli affari potrebbe aumentare l’ottimismo, mentre uno con politiche considerate più restrittive potrebbe causare preoccupazioni.
Secondo David Pascucci, Analista di Mercato per XTB, osservando l’andamento dei mercati a ridosso delle elezioni, si nota sicuramente un certo aumento di volatilitá, elemento caratterizzante fasi di mercato particolarmente concitate. In questo contesto attuale, dove vediamo un mercato ancora molto volatile da agosto, potremmo assistere ad ulteriori aumenti delle oscillazioni di mercato. Il mercato, oltre alle elezioni, è pienamente coinvolto con altri elementi caratterizzanti l’andamento dell’economia Usa tra cui l’andamento dei tassi di interesse e l’andamento del tasso di disoccupazione, quest’ultimo fondamentale indicatore per capire il vero andamento dell’economia americana.
Il risultato delle elezioni, al momento, potrebbe cambiare solamente la volatilitá nel breve e come nel 2000 e nel 2008, potrebbe passare in secondo piano rispetto a quello che potrebbe essere un attuale ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed, un evento letteralmente storico per i mercati. Si fa particolare riferimento proprio al 2000 e al 2008 per via dello scenario macroeconomico molto simile a quello attuale, ossia con un’inflazione al di sopra dei target di riferimento per la Fed, una disoccupazione sui minimi ma in via di peggioramento e un potenziale ciclo dei tagli dei tassi da parte della Fed. Al momento quindi la situazione risulta analoga, pertanto il parallelismo con queste due annate risulta doveroso. Ad esempio dai massimi del 2000, il Nasdaq perse circa il -80% nei due anni successivi, mentre S&P500 circa il -50%. Per quanto riguarda S&P500 abbiamo anche il 2008, anno in cui ci fu il fallimento di Leham Brothers il 15 settembre seguito nell’immediato dalle elezioni che videro la vittoria di Barack Obama il 4 novembre. In quell’anno le performance dei mercati furono particolarmente negative e dall’ottobre 2007 al marzo 2009 S&P500 perse in complessivo circa il -50%. In sostanza, se le condizioni macroeconomiche non sono favorevoli e lo scenario risulta essere ad alto rischio, le elezioni portano solo ed esclusivamente un aumento della volatilitá nel brevissimo termine che di fatto non incide sul trend intrapreso dai mercati nel lungo periodo. Al momento quindi bisogna fare molta attenzione a considerare l’evento delle Elezioni Usa come un “game changer” per i mercati in quanto si sta affrontando, proprio in questo periodo, un potenziale ciclo di taglio dei tassi da parte delle maggiori banche centrali, Fed compresa.
S&P500 e ribasso su base mensile dal novembre del 2000. Fonte: xStation
Sicuramente da tenere sotto stretta osservazione, non solo i mercati azionari, ma anche il dollaro americano che in questo momento si ritrova a dover fronteggiare una dinamica tecnica alquanto negativa contro le altre valute. Contro lo Yen si sta indebolendo, cosí come contro Euro e Sterlina, il tutto é probabilmente dovuto al fatto che potrebbe risultare vantaggioso nel lungo periodo un dollaro debole per via degli enormi interesse da pagare sul debito emesso di recente, soprattutto a cavallo tra fine 2023 e inizio 2024. Il debito Usa alle stelle è un tema fondamentale per il futuro presidente Usa e una riduzione delle spese potrebbe essere una buona chiave per il suo contenimento. In tal merito è Trump a cavalcare l’onda di un peggioramento economico che di fatto si sta palesando per l’economia Usa e una politica volta al contenimento della spesa potrebbe essere fondamentale per il futuro debito Usa. Il problema però risulta strutturale, quindi queste future politiche potrebbero portare ad un miglioramento delle prospettive ma non un miglioramento della situazione attuale che risulta essere alquanto delicata. Un potenziale ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed potrebbe portare benefici per quanto riguarda l’andamento dei titoli di Stato Usa che potrebbero vedere un loro apprezzamento e una diminuzione conseguente dei rendimenti per via della diminuzione dei tassi di interesse. In questo contesto, oltre alle obbligazioni, particolare attenzione va al petrolio che di recente ha visto dei forti ribassi. Purtroppo un periodo di recessione potenziale in Usa potrebbe portare ad un calo della domanda di petrolio con conseguente calo dei prezzi dell’energia atti a favorire di nuovo la ripresa della domanda. Al momento la situazione su questo asset risulta particolarmente delicata in quanto ci troviamo su dei minimi di prezzo molto importanti, sotto i 70$ al barile, pertanto sarà cruciale vedere a ridosso delle elezioni come il prezzo sarà impostato a livello tecnico.
Particolare attenzione anche a Bitcoin il cui potenziale rialzo è finora associato ad un’eventuale vittoria di Donald Trump. Al momento la dinamica tecnica è sicuramente da tenere sotto stretta osservazione per via della mancata violazione dei massimi da marzo di quest’anno, un segnale preoccupante nel lungo periodo e che potrebbe essere considerato come una fase di indebolimento di lungo periodo. Una vittoria di uno o dell’altro candidato non sembrerebbe essere determinante per l’ambiente delle criptovalute in quanto le prioritá al momento risultano essere quelle relative al mercato del lavoro e al futuro contenimento del debito americano. Inoltre ricordiamo che il mercato delle criptovalute é strettamente legato al dollaro Usa, pertanto una maggiore attenzione è richiesta proprio a questo elemento che potrebbe essere fondamentale per quanto riguarda il lungo periodo, ossia un potenziale indebolimento del dollaro potrebbe far emergere la natura di bitcoin come asset rifugio o asset di puro rischio. Al momento la situazione tecnica prevale su tutto. Questo è quanto affermato da David Pascucci, Analista di Mercato per XTB, in riferimento all'andamento attuale dei mercati in vista delle elezioni.
Bitcoin Grafico Mensile sotto i massimi da marzo 2024. Fonte: xStation
Elezioni americane 2024: Sondaggi e popolarità
14 Agosto: Chi è in testa nei sondaggi nazionali?
I risultati indicano che a livello nazionale la Harris è preferita a Trump con uno scarto del 2,7%.
Chi è in testa nei sondaggi nazionali?; Fonte: FiveThirtyEight
14 Agosto: Gli elettori preferiscono i Repubblicani o i Democratici al Congresso?
I sondaggi mostrano che gli elettori hanno espresso una preferenza paritaria per la presenza di Repubblicani o Democratici al Congresso, con un margine di preferenza molto basso per i Democratici (solo 0.5%).
Gli elettori preferiscono i Repubblicani o i Democratici al Congresso? ; Fonte: FiveThirtyEight
14 Agosto: Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Kamala Harris?
I sondaggi mostrano che l'opinione degli americani sulla Harris è tendenzialmente negativa.
Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Kamala Harris? ; Fonte: FiveThirtyEight
14 Agosto: Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Donald Trump?
I sondaggi evidenziano una netta maggioranza di opinioni negative degli elettori americani nei confronti di Trump.
Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Donald Trump? ; Fonte: FiveThirtyEight
19 Settembre: Chi è in testa nei sondaggi nazionali?
A seguito del primo dibattito del 10 settembre tra i due candidati alla presidenza, i sondaggi indicano un lieve spostamento dell'opinione pubblica nazionale a favore di Kamala Harris rispetto ai dati di agosto.
Chi è in testa nei sondaggi nazionali? Fonte: FiveThirtyEight
19 Settembre: Gli elettori preferiscono i Repubblicani o i Democratici al Congresso?
I dati più recenti confermano il trend positivo per la preferenza di un Congresso Democratico, che ora vanta un margine di oltre due punti sui Repubblicani.
Gli elettori preferiscono i Repubblicani o i Democratici al Congresso? Fonte: FiveThirtyEight
19 Settembre: Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Kamala Harris?
Gli ultimi sondaggi mostrano un'opinione pubblica equamente divisa sulla Harris: il numero di elettori con un’opinione favorevole e sfavorevole è praticamente identico.
Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Kamala Harris?Fonte: FiveThirtyEigh
19 Settembre: Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Donald Trump?
I sondaggi indicano un significativo deterioramento dell'opinione degli elettori nei confronti di Trump, con un margine di quasi 10 punti percentuali a sfavore.
Gli americani hanno un'opinione favorevole o sfavorevole di Donald Trump? Fonte: FiveThirtyEight
Conclusione
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024 rappresentano un evento cruciale non solo per la politica americana ma anche per l'assetto globale. Con il giorno del voto fissato per il 5 novembre 2024, gli elettori americani avranno la responsabilità di scegliere il futuro presidente e, insieme a lui, i membri del Congresso che influenzeranno le decisioni legislative fondamentali. Questo appuntamento sarà seguito con grande interesse a livello mondiale, data la portata delle scelte politiche e le loro implicazioni economiche e internazionali.
Il confronto tra i principali candidati—Donald Trump e Kamala Harris—e le loro diverse visioni su temi cruciali come economia, commercio, e politica estera, delineeranno i contorni del futuro governo americano. Le loro proposte, che spaziano da significativi cambiamenti nel settore automobilistico e edilizio fino a riforme nel welfare e nelle politiche internazionali, influenzeranno non solo la vita quotidiana degli americani ma anche l'andamento dei mercati finanziari globali.
Gli investitori e gli analisti monitoreranno attentamente l'andamento dei sondaggi e le posizioni politiche dei candidati, consapevoli che ogni evoluzione potrebbe comportare variazioni significative nei mercati e nei settori economici chiave. Le politiche proposte dai candidati, in particolare quelle relative alla tassazione, al commercio e alla regolamentazione, avranno un impatto diretto sul clima economico e sull'andamento dei mercati finanziari.
Con il continuo aggiornamento delle notizie e l’evoluzione dei sondaggi, è fondamentale per gli elettori e gli investitori tenere sotto osservazione le dinamiche della campagna elettorale e prepararsi agli eventuali scenari futuri. Le elezioni del 2024 non solo decideranno la guida politica degli Stati Uniti, ma segneranno anche un momento determinante per la stabilità e l'orientamento economico globale.
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