Wimbledon: un impero da 500 milioni

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Wimbledon: un impero da 500 milioni

Wimbledon non è solo una competizione sportiva, ma un'icona globale che incarna tradizione, eccellenza e potere economico. È l’unico torneo del Grande Slam capace di coniugare un rigido codice estetico con una capacità straordinaria di generare valore commerciale e culturale. Ogni anno, milioni di spettatori assistono non solo a sfide tra i migliori tennisti del mondo, ma anche a uno spettacolo in cui si intrecciano intrattenimento, sponsorizzazioni di lusso e accordi tra leader economici e politici.

In questo articolo esploreremo come Wimbledon sia diventato un ecosistema d'élite, analizzando i ricavi record del 2025, l'importanza strategica di diritti televisivi e streaming, il ruolo selettivo e prestigioso degli sponsor ufficiali, e l’impatto simbolico e commerciale della storica vittoria di Jannik Sinner, che segna un punto di svolta per il tennis italiano e per la percezione internazionale dello sport nel nostro Paese.

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La tradizione di Wimbledon

Wimbledon non è solo il torneo di tennis più iconico del mondo, ma un vero e proprio ecosistema economico che fonde sport, intrattenimento, branding ed élite finanziaria. Ogni anno, questo evento attira milioni di spettatori da ogni parte del globo e produce entrate superiori ai 480 milioni di euro, rendendolo non solo uno dei pilastri del tennis mondiale, ma anche una potenza economica internazionale.

La sua forza risiede nell’unione di tradizione, esclusività e strategia commerciale di lungo periodo. È l’unico torneo del Grande Slam a conservare un codice di abbigliamento rigorosamente bianco, a limitare gli sponsor a una cerchia ristretta e a trasformare ogni partita in un’opportunità per il networking tra grandi player economici. A Wimbledon si gioca a tennis, sì, ma si firmano anche contratti, si lanciano campagne globali e si consolidano relazioni diplomatiche e finanziarie.

Ricavi record nel 2025

Nel 2025, Wimbledon ha confermato la sua leadership economica tra i grandi eventi sportivi mondiali, registrando ricavi, secondo The Guardian, per oltre $555 milioni (circa £448 milioni) e raggiungendo un nuovo massimo storico anche sul fronte del montepremi, salito a £53,55 milioni. I diritti televisivi continuano a rappresentare una fonte primaria di entrate, con accordi di rilievo in mercati chiave come gli Stati Uniti (Disney/ESPN) e il Regno Unito, dove la BBC mantiene la trasmissione in chiaro.

La vendita dei biglietti è una fonte chiave di ricavi per Wimbledon, che offre due categorie principali: i Debenture tickets, biglietti esclusivi con accesso privilegiato e possibilità di rivendita, che nel 2024 hanno generato oltre £292 milioni; e i biglietti standard, più accessibili, disponibili anche per chi fa la coda tradizionale. Questa struttura permette a Wimbledon di bilanciare esclusività e accessibilità, coinvolgendo sia il pubblico alto spendente sia quello più tradizionale.

Anche le sponsorizzazioni, altamente selettive, hanno registrato una crescita significativa, superando i $124 milioni nel 2024, con marchi di prestigio come Rolex, IBM, Lavazza e Range Rover. La vendita dei debenture tickets e l’attenzione alla sostenibilità finanziaria restano elementi centrali della strategia del torneo.

Grazie a una gestione efficiente e a un brand che unisce tradizione ed esclusività, Wimbledon continua a rafforzare la propria posizione nel panorama dello sport globale, adattandosi con successo alle dinamiche economiche e mediatiche contemporanee.

 

Distribuzione percentuale delle principali fonti di ricavo del torneo di Wimbledon. Fonte: Team di ricerca di XTB

Wimbledon tra tv e streaming

Secondo Il Punto e ulteriori approfondimenti pubblicati da Forbes e SportBusiness, oltre il 50% dei ricavi di Wimbledon proviene dai diritti televisivi, a conferma del ruolo centrale della diffusione mediatica nel modello economico del torneo. Wimbledon viene trasmesso in oltre 200 Paesi, con una copertura globale che ne amplifica non solo la visibilità, ma anche l’appeal per sponsor e investitori.

Nel mercato statunitense, Wimbledon ha siglato uno degli accordi più redditizi del settore: Disney, tramite ESPN e ABC, ha rinnovato nel 2021 un contratto da $630 milioni complessivi (pari a $52,5 milioni l’anno per 12 anni), rafforzando ulteriormente la penetrazione del torneo in un mercato ad alto potenziale pubblicitario. Questo accordo, operativo dal 2024, consente una trasmissione capillare su TV, mobile e piattaforme streaming, intercettando un pubblico trasversale e giovane.

Nel Regno Unito, la copertura resta affidata alla BBC, che trasmette il torneo in chiaro come previsto dalla legislazione nazionale che tutela gli “eventi di interesse pubblico”. Sebbene questa scelta riduca i potenziali introiti rispetto a una cessione a piattaforme pay-per-view, garantisce una copertura del 95% della popolazione britannica, mantenendo il torneo ben radicato nella cultura popolare e massimizzandone il valore reputazionale.

Questa gestione strategica dei diritti media consente a Wimbledon di preservare il proprio prestigio elitario, senza rinunciare a una diffusione mondiale altamente monetizzabile. L’equilibrio tra esclusività e accessibilità è uno degli asset chiave del successo finanziario del torneo.

Gli sponsor del Wimbledon

Wimbledon è molto più di un evento sportivo: è un ecosistema d’élite dove si incontrano sport, affari e diplomazia. Come osservato in un’analisi del Financial Times, l’evento attira ogni anno una platea selezionata composta da amministratori delegati, investitori globali, reali, celebrità e leader politici, creando un contesto ideale per il networking di alto livello e la conclusione di accordi commerciali milionari.

In questo scenario, il valore di sponsorizzare Wimbledon va ben oltre il semplice ritorno pubblicitario: è un’opportunità di posizionamento strategico in un contesto esclusivo. L’All England Lawn Tennis Club adotta una politica selettiva: solo 16 partner ufficiali, scelti per la loro coerenza con i valori di tradizione, eleganza, discrezione e innovazione sostenibile.

Tra i brand storici che hanno legato la loro immagine al torneo ci sono:

  • Rolex, cronometrista ufficiale dal 1978
  • Slazenger, fornitore delle palline da oltre un secolo (dal 1902)
  • IBM, partner tecnologico dal 1990, oggi gestisce anche l’intelligenza artificiale per analisi in tempo reale
  • Ralph Lauren, responsabile delle divise di arbitri e raccattapalle
  • Lavazza, caffè ufficiale dal 2011
  • Range Rover, veicolo ufficiale dal 2015
  • Lanson, champagne ufficiale dal 2001

La visibilità dei brand è volutamente limitata: nessun maxi-logo in campo o sponsorizzazioni invasive. Questo approccio “less is more” rafforza l’identità del torneo come evento premium, elevando la percezione del marchio per chi partecipa, investe o guarda da casa.

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Il trionfo di Sinner

L’edizione 2025 di Wimbledon ha rappresentato un momento storico non solo per il torneo, ma anche per l’Italia intera. Jannik Sinner, con una straordinaria prestazione culminata nella vittoria contro Carlos Alcaraz in finale, è diventato il primo tennista italiano a conquistare il prestigioso titolo di Wimbledon, portando a casa un premio di ben €3,52 milioni. Questo successo non è soltanto un risultato sportivo di altissimo livello, ma simboleggia anche l’ingresso di Sinner nell’élite mondiale dello sport e degli affari.

La sua affermazione in uno degli eventi più remunerativi al mondo – che nel 2025 ha generato ricavi superiori a 555 milioni di dollari – contribuisce a elevare il profilo del tennis italiano a livello internazionale.

L’impatto per l’Italia va oltre la singola vittoria: aumenta l’attenzione mediatica e commerciale verso il tennis nazionale, favorendo sponsorizzazioni, investimenti e una maggiore diffusione del gioco nel Paese. Inoltre, la presenza di un campione come Sinner ai massimi livelli accende l’interesse dei giovani e stimola l’industria sportiva italiana, inclusi settori come merchandising, formazione e turismo sportivo. Nel complesso, il successo di Sinner a Wimbledon rappresenta una spinta positiva per l’intero sistema sportivo e imprenditoriale italiano, in linea con la crescente importanza economica e mediatica di eventi sportivi globali come questo.

Conclusioni

Wimbledon è un modello economico basato sulla coerenza stilistica, sulla strategia commerciale e sul valore del tempo. È la dimostrazione che lo sport, se gestito con visione, può trasformarsi in un brand globale capace di generare ricavi milionari, influenzare mercati e valorizzare chi vi partecipa.

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