Le migliori commodities di Maggio 2025 - news sulle materie prime

Tempo di lettura: 11 minute(s)
news materie prime

Anche se il mese è appena iniziato, è fondamentale tenere sotto controllo l'andamento del mercato delle commodities, un settore che può subire rapidi cambiamenti e offrire nuove opportunità di investimento in tempi brevi. Le materie prime sono influenzate da numerosi fattori, come le fluttuazioni della domanda globale, le condizioni meteorologiche, le politiche geopolitiche e le dinamiche economiche, che possono far variare drasticamente i loro prezzi. Per questo motivo, è essenziale rimanere aggiornati sulle performance delle commodities più promettenti.

In questo articolo, vi forniremo una panoramica delle migliori commodities del mese, analizzando le performance attuali e gli sviluppi che stanno guidando la loro crescita. Accanto alla classifica delle commodities più performanti, includeremo anche aggiornamenti e notizie rilevanti dal mercato, per aiutarvi a rimanere informati sugli sviluppi più significativi. Dai cambiamenti climatici che influenzano i raccolti alle fluttuazioni economiche che muovono il mercato, le notizie sulle commodities sono in continuo mutamento. Continuate a seguire questo articolo per restare al passo con le novità più importanti e le migliori opportunità di investimento nel mondo delle commodities.

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Le notizie e i dati menzionati in questo articolo sono accurati al 3 giugno 2025 ore 17:15 e sono soggetti a modifiche in base agli sviluppi del mercato.

Petrolio

Dopo un periodo di debolezza, i prezzi del petrolio hanno mostrato un deciso rimbalzo nella prima sessione di giugno, sostenuti da un aumento delle tensioni geopolitiche legate ai recenti attacchi reciproci tra Russia e Ucraina. Questo scenario ha riacceso l'attenzione sul rischio nell’area e ha contribuito a riportare il Brent sopra i 65 dollari al barile, mentre il WTI ha testato l’area dei 63 dollari. Parallelamente, l’OPEC+ ha confermato un incremento della produzione di 411.000 barili al giorno per luglio, in linea con le decisioni dei mesi precedenti. Tuttavia, il mercato resta in una situazione di eccesso di offerta, con scorte di greggio negli Stati Uniti che si mantengono stabili, in un contesto stagionale che normalmente suggerirebbe un calo. Nonostante un lieve calo nei margini di raffinazione, questi restano elevati. Inoltre, la struttura dei prezzi mostra una marcata backwardation a breve termine, segno di un mercato fisico ancora teso, mentre il contango sul lungo periodo suggerisce che le quotazioni potrebbero tornare sotto pressione con l’equilibrarsi dell’offerta.

Gas Naturale

I prezzi del gas naturale stanno reagendo con volatilità alle elevate temperature registrate negli Stati Uniti, soprattutto nella fascia occidentale. Le condizioni climatiche anomale spingono la domanda di gas per uso energetico, in particolare per il raffreddamento degli ambienti. Nonostante questa maggiore domanda, le scorte continuano ad aumentare in modo significativo e ora superano la media quinquennale, anche se rimangono sotto i livelli dello scorso anno. La situazione produttiva statunitense mostra un calo marcato, compensato però da una diminuzione delle esportazioni, fattore che potrebbe stabilizzare l’accumulo delle scorte nelle prossime settimane. I prezzi si mantengono in un'area di supporto cruciale intorno a 3,5 $/MMBTU, con possibilità di espansione verso l’area dei 3,9-4,0 dollari nel caso di ulteriori ondate di caldo, fino a un massimo teorico di 5,0 $/MMBTU.

Cacao

Il mercato del cacao ha vissuto un forte ritracciamento all’inizio di giugno, innescato da condizioni meteorologiche favorevoli in Africa occidentale che hanno migliorato le prospettive produttive. Tuttavia, già nella seconda sessione del mese si è assistito a un recupero dei prezzi, che si sono riportati vicino ai livelli di fine maggio. Le scorte globali stanno crescendo e superano attualmente i 2,2 milioni di tonnellate, un recupero netto rispetto ai minimi storici toccati a gennaio. Ciononostante, le consegne ai porti della Costa d’Avorio – primo esportatore mondiale – risultano in calo, indicando un’offerta reale meno abbondante del previsto. Inoltre, la forte backwardation nei contratti a termine riflette un mercato fisico sotto pressione. In questo contesto, la stagionalità a lungo termine suggerisce una possibile fase rialzista imminente, soprattutto dopo un avvio d’anno piuttosto debole.

Zucchero

Il mercato dello zucchero è attualmente sotto pressione a causa delle aspettative di una sovrapproduzione significativa. Le previsioni indicano un aumento della produzione in India del 19% per la stagione 2025/26, con stime che raggiungono i 35 milioni di tonnellate. Anche il Brasile, primo produttore mondiale, dovrebbe aumentare la produzione del 2,3%, superando i 44 milioni di tonnellate. Questi dati si inseriscono in un contesto globale in cui si prevede un surplus record di 42 milioni di tonnellate, trainato da condizioni meteorologiche favorevoli e da una minore domanda per usi alternativi della canna da zucchero, come i biocarburanti. I prezzi si trovano attualmente su un livello tecnico di supporto importante, in una fase che la stagionalità suggerisce di consolidamento per i prossimi mesi. Nonostante la pressione ribassista, la situazione potrebbe cambiare se si verificassero riduzioni significative dell’offerta o cambiamenti nella politica commerciale dei grandi produttori.

Leggi anche l’articolo sugli errori da non fare nel trading di commodities!

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Commodities news: Metalli preziosi

07/05 17:30 CET: L’oro, visto come bene rifugio, ha toccato ieri un nuovo record a 3.430$/oncia grazie all’incertezza globale, ma oggi perde terreno per le speranze di un accordo USA-Cina sui dazi. Con l’attesa decisione della Fed, ci si aspetta forte volatilità: una linea neutrale potrebbe sostenere i prezzi, mentre segnali di tassi più alti potrebbero spingere l’oro verso i 3.300$. Supporto chiave a 3.250$.

16/04 13:25 CET: L'oro è in rialzo di quasi il 3%, avvicinandosi ai 3.300 dollari, spinto dalle preoccupazioni per una guerra commerciale prolungata. Argento sale dello 0,5%.

14/03 14:05 CET: Il prezzo dell'oro ha superato per la prima volta il livello storico di 3.000 dollari per oncia. La prolungata tendenza al rialzo di questo metallo prezioso continua, ulteriormente alimentata dall'incertezza riguardo le politiche dell'amministrazione Trump, che sta aumentando l'interesse degli investitori per i cosiddetti asset "rifugio sicuri". Il cambiamento degli investitori verso strategie di riduzione del rischio è particolarmente evidente nel profondo calo del mercato azionario statunitense.

05/03 17:45 CET: Il petrolio WTI sta perdendo più del 3% oggi, mentre il calo ha superato il 6% dall'inizio di questa settimana. Oggi, il prezzo sta scendendo sotto i 66 dollari al barile, che a questo livello rappresenterebbe il prezzo di chiusura più basso dal 2021. Per quanto riguarda i prezzi intragiornali, le quotazioni attuali sono le più basse dal settembre 2024.

04/03 12:30 CET: I prezzi del petrolio sono scesi ai minimi di quasi tre mesi nel commercio asiatico, poiché le preoccupazioni sui dazi hanno pesato sulle prospettive di crescita globale. Il Brent è sceso dello 0,8% a 71,07 dollari al barile, mentre il WTI è calato a 67,64 dollari. L'OPEC+ ha indicato che procederà con gli aumenti di produzione previsti per aprile, aggiungendo ulteriore pressione al ribasso sui prezzi.

05/02 9:00 CET: L'oro sta attualmente guadagnando lo 0,7%, raggiungendo così nuovi massimi storici a 2.860 dollari l'oncia.

17/01 10:00 CET: L'oro si è stabilizzato vicino ai massimi di un mese a 2.712 dollari, poiché dati economici misti degli Stati Uniti hanno alimentato speculazioni su un possibile taglio dei tassi. Il rame è salito dello 0,2% a 9.268 dollari grazie al forte PIL cinese, sebbene i guadagni siano stati limitati dalle preoccupazioni sulle politiche commerciali di Trump.

15/01 9:00 CET: L'oro è rimasto stabile a $2.675,90 mentre i trader attendono i dati CPI statunitensi, sebbene i numeri PPI più deboli abbiano fornito un certo supporto. Il rame è sceso dello 0,6% a $9.101,50 nonostante le importazioni record cinesi di dicembre, poiché i mercati valutano l'impatto potenziale delle misure tariffarie pianificate da Trump.

Commodities news: Energia

06/05 11:20 CET: I prezzi del petrolio Brent sono aumentati di oltre il 2%, rimbalzando dai minimi degli ultimi quattro anni, grazie a operazioni di acquisto a sconto. Tuttavia, i fondamentali restano deboli, con il mercato ancora sotto pressione per l’eccesso di offerta e il rischio di guerra commerciale. La Cina potrebbe aumentare gli acquisti per garantirsi scorte a prezzi bassi. Barclays ha ridotto le previsioni sul Brent per il 2025, mentre Goldman Sachs prevede un aumento della produzione OPEC+ a luglio.

16/04 13:35 CET: Il petrolio è in calo di quasi l'1,5%, scendendo intorno ai 60 dollari al barile. Il gas naturale (NATGAS) perde l'1%.Frumento e mais al CBOT guadagnano quasi l'1,5%. 

09/04 10:50 CET: Il crollo del petrolio sotto i 58 dollari riflette i timori di un forte calo della domanda globale a causa dei nuovi dazi USA sulla Cina, mentre cresce la pressione sui produttori con costi marginali elevati.

03/04 18:20 CET: I mercati del petrolio hanno subito una forte svendita giovedì, con il greggio in calo più del 7% dal 2020, colpito dal doppio shock dell'annuncio delle tariffe ampie del presidente Donald Trump e dalla decisione inaspettata dell'OPEC+ di accelerare l'aumento della produzione. I futures del West Texas Intermediate (OIL.WTI) sono crollati fino al 7,4%, scendendo sotto i 67 dollari al barile, mentre il benchmark globale Brent (OIL) è precipitato di oltre il 7%, scivolando sotto i 70 dollari.

14/03 11:05 CET: L'oro raggiunge il massimo storico di 2.993,90 dollari l'oncia, sostenuto dalle tensioni commerciali e dai dati deboli sull'inflazione statunitense. I prezzi sono destinati a guadagnare il 2,5% questa settimana poiché l'escalation della guerra commerciale e i timori di recessione aumentano l'attrattiva del metallo come bene rifugio.

06/03 18:40 CET: Il prezzo del gas naturale (Natagas) registra una perdita del 4% a seguito della pubblicazione dei dati sulle scorte di gas naturale negli Stati Uniti da parte dell'EIA. Le scorte sono diminuite di 80 bcf, un dato inferiore rispetto alle aspettative di -92 bcf e nettamente più basso rispetto alla variazione precedente di -261 bcf.

28/02 10:53 CET: I prezzi del petrolio sono scesi nelle contrattazioni asiatiche, con il Brent a 73,30 dollari e il WTI a 69,70 dollari al barile. Entrambi i benchmark stanno dirigendosi verso il primo calo mensile da novembre, con le preoccupazioni per la crescita economica globale e le minacce tariffarie di Trump che prevalgono sui timori di interruzioni dell'offerta legate alle sanzioni contro Venezuela e Iran. L'OPEC+ sta valutando un possibile aumento della produzione per aprile.

25/02 10:37 CET: I prezzi del petrolio sono aumentati nelle contrattazioni asiatiche, con il Brent che ha raggiunto i 74,59 dollari e il WTI i 71,06 dollari, guadagnando tra lo 0,6% e lo 0,7% dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni mirate all'industria petrolifera iraniana. Le misure colpiscono oltre 30 entità situate negli Emirati Arabi Uniti, Hong Kong e Cina, nell'ambito della campagna di "massima pressione" di Trump volta a fermare le esportazioni di petrolio iraniano.

19/02 10:21 CET: I prezzi del petrolio sono aumentati dopo che attacchi di droni ucraini hanno colpito una stazione di pompaggio russa, interrompendo le forniture dal Kazakistan. Il Brent è salito dello 0,3% a 76,04 dollari, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,3% a 72,03 dollari. Il Caspian Pipeline Consortium ha riportato una riduzione delle spedizioni del 30-40% a seguito dell’attacco.

04/02 10:30 CET: I prezzi del petrolio sono calati, con il Brent in ribasso dello 0,7% a 75,09 dollari e il WTI in calo dell'1,2% a 71,85 dollari, a causa della risoluzione temporanea con il Canada (il principale fornitore di petrolio degli Stati Uniti) e dei piani dell'OPEC+ per aumentare la produzione da aprile.

17/01 11:00 CET: I prezzi del petrolio sono aumentati, con il Brent a 81,6 dollari e il WTI a 78,30 dollari, segnando il quarto aumento settimanale consecutivo, poiché le nuove sanzioni statunitensi sull'energia russa stanno interrompendo le catene di approvvigionamento. La milizia Houthi dello Yemen dovrebbe interrompere gli attacchi nel Mar Rosso a seguito dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza.

16/01 9:00 CET: Il gas naturale perde oltre il 2%, mentre il petrolio arretra dello 0,2%. Tra le materie prime agricole, i futures sul cotone e sulla soia scendono rispettivamente dello 0,6% e dello 0,9%.

15/01 11:00 CET: I prezzi del petrolio si sono stabilizzati con il Brent a $79,95 e il WTI a $76,45, vicini ai massimi di quattro mesi per l'impatto delle sanzioni russe. I dati API hanno mostrato che le scorte di greggio negli Stati Uniti sono diminuite di 2,6 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina sono aumentate di 5,4 milioni di barili.

Commodities news: Agricoltura

07/05 17:30 CET: I future sul cacao brillano oggi, superando tutte le altre commodity agricole: dopo due ribassi sotto i 9.000$/tonnellata, i compratori hanno spinto i prezzi verso i 9.100$, sostenuti da un dollaro debole. Il miglioramento del meteo in Africa non ha frenato il rally, mentre il rimbalzo potrebbe essere rafforzato da ricoperture di posizioni short.

18/03 16:00 CET: I futures del cacao sono saliti del 2,3%, superando gli 8.000 dollari per tonnellata, a causa di una prevista diminuzione del 40% nel raccolto intermedio in Costa d'Avorio, principale produttore mondiale. La lunga siccità e le piogge limitate hanno ridotto la qualità e la quantità del cacao, con una previsione di 280.000-300.000 tonnellate rispetto alle 500.000 tonnellate della scorsa stagione. I ritardi nei porti e un aumento dei prezzi potrebbero verificarsi già a giugno, poiché il cacao nelle fattorie è quasi pronto per la raccolta.

06/03 18:40 CET: I futures del caffè interrompono oggi la loro serie di tre sessioni negative, registrando un calo di oltre il 4%. Nei giorni scorsi, i prezzi erano aumentati a causa delle preoccupazioni per il calo della produzione in Brasile, dove la persistente siccità sta esacerbando i timori riguardo alle future raccolte.

17/01 9:00 CET: I trasformatori cinesi di soia si sono orientati fortemente verso le importazioni brasiliane per il primo trimestre del 2025 a causa dei timori di dazi statunitensi. I carichi brasiliani sono scambiati a 420 dollari/tonnellata contro i 451 dollari/tonnellata del Pacific Northwest statunitense, con le importazioni del primo trimestre previste in calo a 17,3-18,0 milioni di tonnellate.


 

Fonte: xtb.it

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