Chi taglia prima?
Una settimana all'insegna di dati importanti per le banche centrali che si troveranno di fronte all'uscita dei dati sull'inflazione in Europa, i dati Pce e del Pil del primo trimestre in Usa e due tassi di disoccupazione, quello europeo e quello giapponese. Questi dati risulteranno fondamentali per le prossime scelte di politica monetaria, soprattutto per quanto riguarda l'Europa in quanto la prossima riunione di politica monetaria sará proprio quella della Bce, la quale dovrá prendere in esame i dati di questa settimana sull'inflazione e sulla disoccupazione europea. Un peggioramento del dato sul tasso di disoccupazione potrebbe risultare cruciale per un eventuale taglio minimo di uno 0,25%, mentre un ribasso dell'inflazione accompagnato da una disoccupazione in aumento potrebbe mettere pressione per un taglio piú consistente.
INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE IN EUROPA
Il tasso di inflazione in Europa é al momento al 2,4%, un dato molto prossimo al target di inflazione stabilito dalla Bce e che di fatto potrebbe essere giá sufficiente per vedere un taglio dei tassi. L'aggiornamento del dato é previsto per venerdí in uscita al 2,5%, quindi si prevede un'inflazione in aumento dello 0,1%, dato che potrebbe essere poco rilevante qualora dovessimo vedere invece un aumento del tasso di disoccupazione, altro dato questo in uscita giovedí e previsto stabile al 6,5%. Un peggioramento della disoccupazione, elemento macroeconomico che é la risultante dei tassi e dell'inflazione, potrebbe mettere una forte pressione alla Bce, pertanto bisognerá fare attenzione all'uscita di questi dati per questa settimana. La prossima riunione della Bce é prevista per il 6 giugno, giornata che sará fondamentale per i mercati in quanto sará la prima banca centrale a poter tagliare i tassi alla luce dell'uscita di questi dati.
BOE o BCE. CHI TAGLIA PRIMA?
La Bce aspetterá l'uscita dei dati prima di stabilire un eventuale taglio dei tassi, taglio che invece sembra piú vicino per la Bank of England la quale si ritrova con una situazione macroeconomica sicuramente piú preoccupante. Mentre in Europa vediamo un'inflazione vicino al target ma priva di preoccupazioni sul fronte del mercato del lavoro, in Uk vediamo una situazione ben diversa: ultimo dato con forte ribasso dell'inflazione (sentiero deflattivo di breve termine) con un aumento della disoccupazione dal 3,8% al 4,3% da dicembre 2023, situazione che mette alle strette la BoE che si vede praticamente costretta al taglio giá nella prossima riunione prevista per il 20 giugno. Il taglio per la BoE é molto probabile mentre per la Bce si dovrá aspettare l'uscita dei dati di questa settimana per avere una panoramica piú chiara rispetto a quanto si dovrá fare in Europa. In ogni caso, sará molto probabile vedere il primo taglio dei tassi giá da fine giugno da parte di una banca centrale in occidente.
ATTENZIONE ALLO YEN
Il cambio UsdJpy ritorna verso i 157, livello molto prossimo ai 158, ultimo livello dove presumibilmente si é visto un intervento della BoJ nella giornata del 1 maggio, subito dopo la conferenza stampa di Jerome Powell. Ricordiamo che in meno di due anni la BoJ ha fatto ben 4 interventi diretti sul mercato valutario a sostegno della valuta domestica, una situazione che comunica al mercato che la BoJ non puó sopportare ulteriori deprezzamenti dello Yen nei confronti del dollaro. A scapito del Giappone abbiamo il carry trade tra dollaro e yen che vede molto favorevole la detenzione di dollari per via del tasso di interesse piú alto rispetto allo yen, la differenza dei tassi piú marcata che troviamo al momento sul mercato valutario. A proposito di yen, questa settimana ci sará l'uscita del dato sul tasso di disoccupazione previsto stabile al 2,6%, un dato che di fatto potrebbe influire poco stavolta sulla politica della BoJ che al momento si trova in una situazione completamente diversa rispetto a quella dell'occidente, ossia una condizione dove si preferisce l'aumento del costo del denaro, o un apprezzamento della valuta al fine di preservare la ripresa da un periodo di deflazione durato qualche decennio. Molto probabile, visti i recenti trascorsi, uno scarico su UsdJpy e un possibile ritorno ribassista verso livelli prossimi ai 152 e oltre.
La dinamica rialzista di UsdJpy su base settimanale e possibile ritracciamento di lungo periodo - Fonte:XStation
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