Europa alla prova dei ribassi
Una settimana all'insegna delle banche centrali tra cui la piú attesa, la Fed che molto probabilmente lascerá i tassi fermi in linea con quanto si vede dagli attuali dati macroeconomici. Inoltre vedremo l'uscita di altri dati macro importanti come ad esempio le due proiezioni del Pil Usa con il Gdp Now della Fed di Atlanta nella giornata di oggi e quella di domani, la disoccupazione in Uk, l'Inflazione in Europa e i dati del mercato immobiliare in Usa oltre alle consuete richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione.EUROPA ALLA PROVA DEI MASSIMI
I mercati europei si ritrovano ad affrontare una settimana importante dal punto di vista dell'andamento tecnico in quanto chiudono la scorsa settimana in negativo, facendo presumere un potenziale andamento ribassista per la settimana in corso. Questa configurazione tecnica potrebbe coincidere con un ribasso dei rendimenti dei titoli di Stato area euro e un possibile ritracciamento di EurUsd, tutti asset che hanno visto movimenti di uguale intensitá nel corso della scorsa settimana. Attenzione quindi a Dax e Ftse Mib e alla loro potenziale aggressione dei minimi di scorsa settimana, in linea con la chiusura negativa su base settimanale.

MERCATI USA. PROSEGUE IL RIBASSO?
Situazione tecnica molto delicata per gli Usa che di fatto stanno proseguendo i ribassi iniziati oramai da qualche settimana. La dinamica tecnica non vede dei forti segnali di inversione al rialzo se non nel brevissimo, il tutto mentre le dinamiche settimanali continuano a confermare una dinamica dei prezzi assolutamente ribassista in presenza di una volatilitá che di fatto é alta. Per il momento l'attenzione su questi mercati e massima e l'interrogativo principale rimane quello relativo alle dinamiche intermarket, ossia il fatto di vedere un movimento congiunto ribassista tra Europa e Usa. Al momento i mercati Usa risultano particolarmente negativi mentre l'Europa ancora positiva.
BANCHE CENTRALI IMMOBILI
Questa settimana vedremo le decisioni sui tassi da parte della Bank of Japan, Swiss National Bank, Federal Reserve e Bank of England, in sostanza manca all'appello solamente la Bce che ha giá tagliato i tassi in coerenza con l'andamento dell'inflazione europea. Al momento, tra queste banche centrali, solamente la SNB é prevista tagliare i tassi di interesse dallo 0,5% allo 0,25%, per le restanti banche centrali si ipotizza immobilismo, ossia tassi fermi. La situazione inflattiva delle aree economiche economiche di riferimento non vede grandi sconvolgimenti, pertanto le banche centrali rimangono in attesa di ulteriori sviluppi a livello economico. Sicuramente bisognerá fare attenzione alla Bank of England che vedrá l'uscita del dato sul tasso di disoccupazione in Uk previsto al rialzo, elemento macro essenziale per le decisioni di una banca centrale. La Bank of England infatti prevede un'inflazione ancora alta mentre la disoccupazione potrebbe salire al 4,5%, quest'ultima una condizione che spingerebbe idealmente per vedere un taglio dei tassi.
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