Powell cauto a Chicago
Oggi é il giorno della Bce e del taglio dei tassi da 0,25% che porterebbe i tassi dal 2,65% al 2,4%, un taglio in perfetta linea con la politica monetaria attuale. Ieri é stata la volta di Powell che all'Economic Club di Chicago espone l'outlook economico Usa per i prossimi mesi. Nel frattempo oggi uscirá anche il dato fondamentale per il mercato del lavoro, le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, il dato settimanale che ci aggiorna sullo stato attuale del mercato del lavoro Usa.POWELL CAUTO A CHICAGO
In estrema sintesi Powell afferma che l'economia Usa sta crescendo ma ad un ritmo piú lento, l'economia Usa sta rallentando nel primo trimestre, i dazi che Trump ha stabilito sono nettamente superiori rispetto a quanto stimato dalla Fed che ora si ritrova a dover fronteggiare un clima incerto. Secondo quanto affermato da Powell, il mercato del lavoro é solido e bilanciato, non ci sono criticitá e questo é sicuramente un bene per l'operato della Fed. Lo stesso Powell ha affermato che i dazi porterebbero, come giá ipotizzato inizialmente, ad un primo effetto inflattivo sui prezzi il che porterebbe ad un proseguimento del rallentamento dell'economia Usa. Un Powell di fatto tranquillo ma cauto rispetto ai dazi, sicuro sull'operato della Fed ma soprattutto sul mercato del lavoro, quest'ultimo elemento assolutamente fondamentale per il futuro dell'economia Usa. Alla domanda dell'intervistatore di un eventuale intervento della Fed a sostegno dei mercati azionari, Powell risponde con un secco "no", la Fed non puó sapere come si muoveranno i mercati, pertanto non sono in programma interventi a sostegno dei mercati azionari.
TAGLIO TASSI BCE IN ARRIVO
Oggi sui prevede un taglio dei tassi da parte della Bce dello 0,25%, si prosegue con la politica dei tagli dei tassi promossa dalla Lagarde che al momento possiamo definire come la migliore tra i banchieri centrali. La Lagarde é stata l'unica a parlare di taglio dei tassi e l'unica ad averli attuati nel corso degli ultimi mesi portando i tassi verso il target di inflazione stabilito dalla Bce. Il suo approccio é stato sicuramente il migliore fino ad ora, anticipando eventuali problemi derivanti da un rallentamento economico. Qualora dovessimo vedere un rallentamento economico, l'Europa partirebbe in vantaggio grazie a tassi nettamente piú bassi rispetto ad esempio a Uk e Usa, tassi tagliati nel corso del tempo e che di fatto hanno avuto tempo di assestarsi all'interno del sistema finanziario europeo.
LA SITUAZIONE DEI MERCATI
Ieri sera abbiamo assistito ad un tentativo di affondo sui minimi da parte dei mercati americani, giá ben carichi verso il basso dal primo pomeriggio. Il movimento ribasissta si é sfogato in occasione dell'uscita pubblica di Powell, avvenuta subito dopo l'uscita del GdpNow della Fed di Atlanta che si attesta al -2,2%, rimanendo cosí negativo. Il Nasdaq sicuramente l'indice peggiore che registra un -3% con tutto il comparto tech che affonda grazie ai forti cali di Apple che registra un -3,9% e il ribasso verticale di Nvidia che chiude a -6,87% dopo aver visto anche un -9% durante il corso della serata. Per quanto riguarda l'obbligazionario la situazione rimane la stessa dei giorni scorsi, ossia rendimenti lentamente in calo soprattutto in Europa, mentre per quanto riguarda il valutario prosegue la svalutazione del dollaro contro tutte le majors, un trend che potrebbe vedere una pausa momentanea visti i test di livelli fondamentali di lungo periodo. Attenzione al franco svizzero che si ritrova in area 0,81 da diversi giorni, potremmo vedere delle reazioni cosí come per EurUsd a ridosso di 1,14.
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.