Mercati in fortissimo rialzo dopo il taglio FED e dopo la riunione della Boe che lascia i tassi fermi ai livelli attuali al 5%. Di questo ne parleremo in modo approfondito nel nostro appuntamento settimanale dove parliamo di come i mercati si stanno muovendo dopo il taglio dei tassi FED (Clicca QUI per partecipare alla LIVE su Youtube)
IL SOSPETTO TAGLIO DELLA FED
Un taglio della Fed che fa riflettere circa la bontá della tenuta dell'economia Usa. Come mai tagliare i tassi di uno 0,5% se tutto va bene e il mercato del lavoro é in salute? Le stime della Fed stessa vedono tutti i parametri economici in peggioramento anche se sotto controllo. Il problema riguarda principalmente l'andamento storico del tasso di disoccupazione, un parametro macroeconomico che di base tende a prendere una direzione ben precisa quando innescato al rialzo o al ribasso. In questo caso vediamo un tasso di disoccupazione che é al rialzo e al momento non vediamo alcun segnale di rallentamento della disoccupazione, tantomeno una sua inversione al ribasso. Staremo a vedere nel corso delle prossime settimane l'andamento del tasso di disoccupazione, dato in uscita ogni primo venerdí del mese dopo l'uscita dei Nonfarm Payrolls.
BOE FERMA
Mentre la Fed giustifica il taglio dicendo che ha tagliato i tassi anche perché le altre banche centrali stanno tagliando, la BoE rimane ferma con un'inflazione al 2,2% e un tasso di disoccupazione in via di risalita dal 4,1% attuale. Una mossa alquanto azzardata quella di non adeguare il costo del denaro all'inflazione, una mossa di cui vedremo in futuro la sua evoluzione. La sterlina sfiora 1,33 dopo il dato portandosi poi a 1,3250. Al momento BoE molto confident circa l'andamento dell'economia in Uk, una situazione da monitorare molto attentamente nel corso dei prossimi mesi. Se l'economia peggiora, anche di poco, la BoE sará costretta a fare un taglio aggressivo com FED e BCE.
MERCATI SUPER DOPO LA FED
Nuovi massimi storici per Dax, Dow Jones, S&P500, mancano all'appello Nasdaq, Russell 2000 e Nikkei. Mercati molto forti, probabilmente sulla credenza secondo cui i tassi piú bassi spingono l'economia al rialzo. Questa credenza sarebbe giusta in un momento in cui ci trovassimo con dei tassi su livelli al di sotto dell'inflazione e con un'economia in difficoltá con un tasso di disoccupazione sui massimi ma cosí non é. La mossa é stata meno restrittiva e non espansiva, pertanto al momento potremmo configurare questi rialzi come aggiustamenti di prezzo rispetto al taglio dei tassi con conseguenti movimenti di ribasso sul mercato dei titoli di Stato
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