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15:25 · 14 novembre 2025

Crollo del mercato: Bitcoin, US100, US500, DE40 e GOLD

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Venerdì 14 novembre si rivela un giorno di profonda resa dei conti per i mercati finanziari globali. Con il deterioramento del sentiment degli investitori, stiamo assistendo a una massiccia svendita di praticamente tutte le classi di attività, dalle azioni alle materie prime e alle criptovalute, segnalando un cambiamento significativo nell'approccio al rischio degli investitori.

 

Il sentimento di mercato è sul filo del rasoio mentre i mercati statunitensi si preparano all’apertura, dopo un vero e proprio bagno di sangue nelle borse europee e asiatiche. La domanda cruciale per gli investitori è se l’apertura di Wall Street segnerà un punto di capitolazione — dove le vendite di panico si esauriscono e le condizioni di ipervenduto innescano acquisti di recupero — oppure se il momentum di debolezza proseguirà, approfondendo il crollo.
Fonte: xStation

Il mercato azionario sta vivendo uno dei suoi ribassi più forti dall’aprile scorso, quando gli investitori affrontarono il panico tariffario di Donald Trump. I cali dei futures su S&P 500 e NASDAQ 100 sono il risultato di fattori fondamentali e macroeconomici sovrapposti. In primo luogo, il settore tecnologico e dell’intelligenza artificiale resta sotto i riflettori: crescenti dubbi sulle valutazioni aziendali e sui ritorni reali di investimenti miliardari in AI stanno generando pressione di vendita, in particolare su aziende come Nvidia, Broadcom e AMD. In secondo luogo, le aspettative in calo sui tagli dei tassi della Fed, la probabilità di una decisione a dicembre è scesa dal 95% a circa il 50%, combinate con il tono hawkish della banca centrale, aumentano l’avversione al rischio.

 

Fonte: Bloomberg Financial LP

Inoltre, il mercato sta reagendo a incertezze politiche e macroeconomiche. Il governo statunitense in shutdown, storicamente lungo, ha causato ritardi nella pubblicazione di dati chiave, rendendo difficile valutare lo stato dell’economia, mentre nel Regno Unito l’incertezza su come finanziare il deficit fiscale sta indebolendo la sterlina. Dati più deboli dalla Cina — la produzione industriale è aumentata solo del 4,9% su base annua, il ritmo più lento degli ultimi 14 mesi — stanno aumentando le preoccupazioni globali.

L’attuale vendita massiccia sta causando un aumento del VIX, l’indice di volatilità, e una rotazione dei capitali dai titoli growth verso asset più difensivi. Nel breve termine, i mercati restano cauti. Ulteriori ribassi sono possibili se emergono nuovi segnali macro negativi o se la Fed mantiene il suo atteggiamento hawkish.

La sessione odierna non è affatto normale, dato che i tradizionali "safe havens", come l’oro, non performano meglio. Il metallo prezioso è attualmente in calo del 2% ed è sceso sotto 4.100 USD per oncia.

Un altro problema è Bitcoin, che oggi perde da solo il 5% e scende sotto 95.000 USD. Si tratta del ribasso più profondo per questa criptovaluta dall’inizio dell’anno, quando aveva perso il 33% dal precedente picco. Al momento, BTC ha già perso il 25% rispetto al massimo di inizio ottobre.

 

L’ultima ondata di vendite sembra colpire particolarmente Bitcoin, che ha quasi annullato tutti i guadagni accumulati quest’anno.
Fonte: Bloomberg Financial LP

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