Dati brutti dal Mercato del lavoro Usa. Europa sale, Nasdaq sui massimi

14:51 3 luglio 2024
Dati brutti del mercato dal mercato del lavoro in Usa che vedono nuovamente un peggioramento delle richieste di sussidi di disoccupazione, dati che in effetti dovrebbero mettere pressione ad una Fed che sembra rilassarsi sugli allori di una disoccupazione al 4%, comunque relativamente bassa rispetto ai decenni precedenti. La situazione dovrebbe preoccupare i mercati che al momento continuano la loro strada al rialzo grazie alle Big 5 che proseguono ad accumulare decine di miliardi di dollari aggiunti alle loro capitalizzazioni di mercato. Oggi sale anche l'Europa, un movimento che segue ció che é stato visto ieri sera in Usa. 

BRUTTI DATI OCCUPAZIONALI

Partiamo dal dato piú bello, quello del report Challenger che registra un calo dei tagli dei posti di lavoro, un ribasso che di fatto era atteso dal Senio Vice President della compagnia, Andrew Challenger, che afferma il fatto che il mese di giugno é solitamente un mese che vede un numero ridotto dei tagli per via della chiusura del primo semestre per gli "employers". I dati ADP escono a 150k unitá contro le 160k unitá previste dalle stime, 10k unitá lavorative in meno, quindi dato peggiore delle aspettative. Male le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione che proseguono il loro trend negativo al di sopra delle loro medie storiche a 2 anni. Le richieste continue aumentano a 1858k unitá, livelli massimi dal 2018 ad esclusione del periodo pandemico. La grande differenza con il 2018 é sicuramente il trend di fondo delle richieste che in quel caso era al ribasso, in questo caso le richieste stanno aumentando. Le richieste iniziali continuano a rimanere ben al di sopra della loro media storica e si attestano a 238k unitá contro le 234k unitá del dato precedente, quindi anche questo dato in aumento. Aumenta anche la media a 4 settimane delle richieste che si attesta a 238,5k unitá contro le 238k previste dalle stime. Dati sostanzialmente brutti che dovrebbero mettere pressione ad una Fed che sembra essere completamente ignara del pericolo che si vede andando a misurare l'andamento storico del tasso di disoccupazione in un clima di tassi alti e inflazione al di sopra dei target. Questa situazione di serenitá apparente, stando all'analisi dei dati storici, ha vita breve e probabili accelerazioni negative dei dati relativi all'occupazione potrebbero manifestarsi nel corso dei prossimi mesi, smontando la teoria secondo cui la Fed potrebbe mantenere i tassi su questi livelli o poco sotto per tutto il 2024. 

BIG 5 COMANDANO IL MERCATO

Anche l'Europa si accoda ai rialzi visti ieri sui mercati americani guidati dalle Big 5 (Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon e Google), aziende che arrivano a circa 12000 miliardi di capitalizzazione complessiva, quasi 5 volte il debito pubblico italiano e circa 1/3 del debito pubblico americano. Numeri assurdi che di fatto comandando l'andamento del mercato, un mercato letteralmente deviato da questi titoli che, qualora dovessero vedere dei ribassi, trascinerebbero tutto il comparto equity su scala globale. Al momento, a livello tecnico, non ci sono avvisaglie di ribassi, anzi, sembra che il mercato voglia proseguire i rialzi di ieri in una folle corsa alla ricerca di massimi. Ricordiamo inoltre che i mercati americani chiuderanno oggi alle 19:00 e rimarranno chiusi per tutta la giornata di domani. Le contrattazioni riprenderanno a pieno regime il 5 luglio con l'uscita dei dati sul tasso di disoccupazione e Nonfarm Payrolls. 

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