Ribasso Generalizzato
Un nuovo ordine esecutivo sui dazi ha scatenato una reazione negativa sui mercati europei, che hanno chiuso in forte ribasso, tra l'1,5% e il 2%. Questa correzione interrompe un lungo periodo di stabilità a livelli massimi, segnando un'inversione di rotta in un contesto già volatile.
I dazi confermati sono i seguenti:
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Unione Europea e Giappone: dazi al 15%.
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Canada: dazi aumentati dal 25% al 35%.
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Svizzera: dazi aumentati al 39%.
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Taiwan: dazi ridotti al 20%.
Queste misure, che entreranno in vigore il 7 agosto, hanno spostato il focus degli operatori sull'impatto che avranno sulle dinamiche economiche globali, in particolare sull'inflazione. Gli scenari possibili sono due:
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Inflazione: L'aumento dei prezzi dovuto ai dazi potrebbe spingere l'inflazione verso un nuovo standard più elevato.
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Deflazione: Se l'aumento iniziale dei prezzi dovesse ridurre significativamente la spesa dei consumatori, potrebbe verificarsi un calo dei prezzi nel lungo periodo.
In questo contesto, anche la disoccupazione diventa una variabile cruciale, specialmente in economie come quella statunitense e del Regno Unito, che operano già con tassi di interesse elevati.
COMMENTO TECNICO
I mercati hanno reagito in modo aggressivo. Oltre al crollo dei listini azionari europei, si è osservata una situazione di "risk-off" che ha portato il Bitcoin a scendere nuovamente a $115.000. Le obbligazioni sono state vendute, portando a un aumento dei rendimenti, mentre il dollaro si è apprezzato in particolare contro il franco svizzero e la sterlina.
Attenzione ai mercati americani in quanto alcuni indici come il Dow stanno andando a testare i minimi a 4 settimane mentre su Nasdaq e S&P500 vediamo una situazione in cui una chiusura settimanale come quella attuale potrebbe portare di fatto ad un ribasso generalizzato per le settimane a venire. Al momento la situazione tecnica risulta alquanto compromessa in attesa del dato sul tasso di disoccupazione in arrivo nel pomeriggio che potrebbe portare ulteriore volatilitá.
Il mercato azionario potrebbe utilizzare la variabile dazi per ritracciare, portando le quotazioni su livelli più sostenibili dopo i rendimenti eccezionalmente alti (35-40%) registrati da aprile. Attenzione quindi alle chiusure settimanali di oggi in quanto potrebbero essere decisive per la direzionalitá dei prossimi mesi.
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