Gli indici europei arretrano a causa delle crescenti preoccupazioni sui dazi
I mercati azionari europei, che avevano iniziato l’anno con una solida sovraperformance rispetto agli Stati Uniti, sono entrati in una fase di crescente volatilità . Dopo un impressionante rialzo nella prima metà dell’anno — favorito dalla ripresa ciclica e da un rinnovato ottimismo degli investitori — il mese di aprile ha segnato un punto di svolta. L’annuncio, seguito poi dalla sospensione, dei dazi di ritorsione ha determinato un’inversione: i mercati USA hanno messo a segno un rimbalzo ben più marcato e le previsioni sugli utili aziendali statunitensi sono migliorate, mentre quelle europee hanno mostrato un netto deterioramento.
Gli investitori europei si trovano ora a fronteggiare la minaccia sempre più concreta di dazi ancora più elevati. Sebbene inizialmente si ipotizzasse un’aliquota generalizzata del 10%, il presidente Trump ha parlato di percentuali fino al 30%, anche se le stime di consenso si collocano tra il 15% e il 20%. Anche con queste ultime ipotesi, l’impatto rischia di comprimere ulteriormente le prospettive di crescita per gli esportatori europei, in particolare nei settori più esposti alla domanda statunitense.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileOndata di profit warning in Europa
L’aumento delle preoccupazioni legate ai dazi si riflette in una lunga serie di allerta sugli utili:
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ASML ha rivisto al ribasso le sue previsioni di vendita, a causa dell’incertezza.
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BASF, colosso chimico tedesco, ha riportato un forte calo degli utili e tagliato le stime, citando un peggioramento del margine operativo e vendite inferiori, principalmente a causa dei dazi USA e della debolezza della domanda globale.
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Stellantis ha registrato inaspettatamente una perdita netta di 2,7 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno, legata soprattutto ai dazi statunitensi, alle ristrutturazioni e al calo delle spedizioni. Il volume in Nord America è diminuito sensibilmente, evidenziando l’impatto concreto delle restrizioni commerciali.
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Segnali simili di utili compressi o perdite crescenti sono arrivati anche da Covestro, Solvay, Ericsson, Volvo e Renault. In particolare, la casa automobilistica svedese Volvo sta riducendo la capacitĂ produttiva in Nord America, a fronte del calo della domanda influenzato dai nuovi dazi.
Questa sera verranno pubblicati i risultati trimestrali di SAP, colosso tecnologico tedesco e uno dei principali traini dell’indice DAX. Nell’ultimo aggiornamento, SAP aveva riportato una crescita del business cloud e un aumento dei ricavi complessivi, ma il management ha mantenuto un tono cauto a causa del contesto economico e commerciale globale.
Previsioni sugli utili riviste al ribasso a partire dal secondo trimestre.
Fonte: Bloomberg Finance LP
Le aspettative di crescita dell’EPS (utile per azione) per le aziende vulnerabili ai dazi sono state progressivamente riviste al ribasso a partire da aprile, inizio del secondo trimestre. Questo netto contrasto con l’ottimismo iniziale è dovuto alla persistente incertezza economica e ai rischi legati ai dazi.
DE40 sotto pressione: outlook tecnico
L’indice tedesco DE40 (DAX 40) è in calo di quasi l’1% nella seduta odierna. Un livello di supporto chiave si trova a quota 24.000 punti; una rottura decisa al di sotto di tale soglia potrebbe accelerare le vendite verso i 23.500 punti, livello che coincide con i massimi storici di marzo e rappresenta un ritracciamento del più recente rally seguito al sell-off post-dazi di aprile.

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