US OPEN: i principali utili e i titoli tecnologici incidono sul sentiment a Wall Street (22.07.2025)

17:33 22 luglio 2025

I titoli azionari statunitensi si muovono in modo incerto vicino ai massimi storici, mentre i dazi pesano su diversi risultati societari chiave, in particolare nel caso di General Motors, anche se la pressione in vendita resta moderata rispetto all’Europa. Il Nasdaq subisce il calo più marcato, scendendo sotto un supporto chiave a 23.185 punti (-0,7%). Anche l’S&P 500 è in territorio negativo (-0,25%), mentre il DJIA e il Russell 2000 registrano lievi rialzi (rispettivamente +0,05% e +0,2%).

La maggiore debolezza si osserva tra i giganti tecnologici, che stanno per entrare nella stagione degli utili. Con Tesla e Alphabet attesi domani, entrambi i titoli perdono attualmente circa l’1%. Il sentiment ribassista colpisce anche i titoli dei semiconduttori, che appesantiscono ulteriormente il Nasdaq a forte componente tech (Nvidia: -2,9%, AMD: -3,2%, Broadcom: -3%, NXP: -2,7%). Tra i titoli Mag7, solo Apple si mantiene in positivo (+0,4%).

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Performance dei settori dell’S&P 500
Fonte: Bloomberg Finance LP

US100 (H4)
I futures sul Nasdaq hanno rotto al ribasso un supporto chiave, riflettendo la pressione in vendita sulle società tecnologiche alla vigilia dei risultati di Tesla e Alphabet. L’indice sta attualmente tentando di risalire sopra quota 23.185, anche se al momento lo slancio rialzista appare insufficiente. La pressione ribassista potrebbe intensificarsi con l’avvicinarsi delle trimestrali dei “Magnifici 7”, poiché le aspettative degli investitori restano molto elevate.

Un ritorno sopra la media mobile esponenziale a 10 periodi (EMA10, linea gialla) potrebbe preparare l’indice a nuovi massimi storici, qualora gli utili tech venissero accolti positivamente. Lo scenario negativo, invece, implicherebbe delusioni post-trimestrali e un possibile affondo sotto la soglia psicologica dei 23.000 punti.

Coca-Cola (KO.US) ha superato le attese sugli utili del secondo trimestre con un EPS di $0,87 contro $0,83 stimati. I ricavi si sono attestati a $12,5 miliardi, leggermente sotto le previsioni, mentre i ricavi organici sono cresciuti del 5%. Margine operativo e price/mix hanno superato le attese. La previsione di crescita dell’EPS per l’anno è stata rivista al rialzo al +3%. In autunno verrà lanciata negli USA una variante della Coca-Cola dolcificata con zucchero di canna. Nonostante le sfide normative e i cambiamenti nei consumi, la forte crescita internazionale e l’ampia gamma di prodotti continuano a sostenere la resilienza dell’azienda. Tuttavia, il titolo perde lo 0,9%.

General Motors (GM.US) ha registrato un calo del 32% dell’utile operativo nel secondo trimestre, sceso a $3 miliardi, a causa di $1,1 miliardi di dazi ereditati dall’era Trump (con un impatto annuale stimato tra $4 e $5 miliardi). I ricavi sono diminuiti del 2% a $47 miliardi, ma l’EPS rettificato ha superato le stime. Le vendite negli USA sono aumentate del 7% e la Cina è tornata in utile. GM ha confermato le previsioni, ma potrebbe ridurre gli investimenti. Il titolo crolla del 7,3%.

Lockheed Martin (LMT.US) ha registrato un crollo dell’80% dell’utile nel secondo trimestre, sceso a $342 milioni, a causa di un onere da $1,6 miliardi legato a un programma aeronautico classificato e a contratti per elicotteri. L’outlook sugli utili per il 2025 è stato ridotto di $1,5 miliardi a $6,65 miliardi. I ricavi, a $18,16 miliardi, sono stati sotto le attese, mentre l’EPS rettificato ha battuto le stime a $7,29. Il CEO Taiclet ha sottolineato la resilienza di lungo periodo dell’azienda, nonostante le difficoltà attuali. Il titolo cede il 5,9%.

Philip Morris (PM.US) perde il 7,3% dopo che la crescita organica dei ricavi nel Q2 (+6,8%) ha deluso le attese. Le vendite USA del prodotto ZYN hanno deluso, pesando sul sentiment nonostante la buona performance dei prodotti senza fumo. L’azienda ha confermato la guidance annua su crescita organica ed EPS, ma ha rivisto al ribasso le stime sui volumi di spedizione. L’EPS rettificato ha battuto le attese a $1,91, ma le aspettative elevate e il rallentamento in aree chiave hanno pesato sul titolo.

RTX (RTX.US) ha riportato solidi risultati nel secondo trimestre, con un utile netto salito a $1,66 miliardi e vendite in crescita del 9,4% a $21,58 miliardi, battendo le stime. Tutti i segmenti sono cresciuti, guidati da Collins Aerospace e Pratt & Whitney. Il portafoglio ordini è aumentato del 15% a $236 miliardi. RTX ha alzato le stime di ricavi per l’anno, ma ha ridotto la guidance sugli utili a causa dei dazi. Il CEO ha indicato un impatto atteso di $500 milioni (in calo rispetto ai $850 milioni precedenti). Il titolo perde il 2,8%.

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