Cambia tutto?
Numeri dei Nonfarm Payrolls disastrosi per l'economia Usa che si trova chiaramente di fronte al problema del mercato del lavoro. Stime tagliate, dati rivisti dal 2023, un dato negativo per giugno 2025, la situazione inizia a farsi complicata per Powell che ha sempre definito il mercato del lavoro come forte e resiliente, ora il castello é crollato di fronte agli ultimi dati che mostrano un mercato del lavoro in palese sofferenza. Le stime sui tagli dei tassi sono cambiate drasticamente, con oltre il 70% degli operatori che vede almeno 3 tagli per dicembre. La reazione del mercato non si é fatta attendere con il mercato obbligazionario che ha visto dei cali dei rendimenti molto consistenti nella sola giornata di venerdí.NONFARM PAYROLLS, BREVE STORIA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO
Le revisioni dei Nfp vengono osservate oramai dal 2023 e i numeri erano chiari: oltre il 70% dei dati Nfp usciti da gennaio 2023 sono stati rivisti al ribasso rendendo il dato inaffidabile nella sua prima uscita, per il 2025 abbiamo visto solo revisioni in negativo. L'ultimo dato della revisione del mese di giugno é di -160k unitá, la peggior revisione da settembre-ottobre del 2008, periodo del fallimento Lehman Brothers, mentre il dato aggiornato di giugno é uscito per la prima volta dal 2010 (ad esclusione del 2020, anno pandemico) in negativo a -13k. Dei record negativi che sono stati giá annunciati dal report Challenger che ci sta mettendo in guardia da inizio anno della condizione pessima del mercato del lavoro Usa, con un ritmo di tagli di posti di lavoro di oltre 110k unitá al mese, dato piú vicino al biennio 2008-2009 rispetto agli anni appena passati. In sostanza, i nodi stanno venendo al pettine e ora Powell dovrá affrontare il problema tagliando i tassi di interesse. Qualora i prossimi dati dovessero confermare questa negativitá, potremmo assistere a dei radicali cambiamenti delle aspettative sui tassi, con la possibilitá di vedere ben oltre i 3 tagli messi in preventivo fino a venerdí, la situazione si fa complicata ma i dati non stavano mentendo, il mercato del lavoro si stava indebolendo da tempo ma nessuno ha dato peso alle revisioni. Martedí arriverá inoltre la revisione annuale che lo scorso anno ha visto un -818k unitá di posti di lavoro in meno, una revisione pesante che quest'anno potrebbe essere anche peggiore visti i numeri usciti di recente.
IL TURNO DELLA BCE
Questa settimana sará il turno della Bce che dovrá prendere una decisione in merito ai tassi di interesse. La situazione europea appare in equilibrio, con un'inflazione a ridosso del 2% e i tassi al 2,15%, condizione perfetta di equilibrio che potrebbe essere ritoccata solamente con un peggioramento del quadro macro, un peggioramento che al momento vediamo solamente in maniera leggera. Gli ultimi Pmi usciti non mostrano un'economia europea forte, cosí come gli ultimi dati sul Pil che mostrano un rallentamento lieve. La disoccupazione rimane stabilmente molto bassa, un dato che accompagnato ad un Pil basso dovrebbe far preoccupare visto che alla piena occupazione corrisponde una bassa produttivitá generale. La Bce é la banca centrale migliore al momento in quanto si trova in una situazione dove il suo spazio di manovra é ben gestibile, puó tagliare senza sconvolgere e puó tenere i tassi stabili per via della vicinanza tra tassi e inflazione.
COME CAMBIANO I MERCATI
Premesso il fatto che i mercati hanno bisogno di costruire delle dinamiche tecniche precise prima di poter cambiare la loro tendenza attuale, la situazione del mercato del lavoro potrebbe essere molto impattante a lungo termine. Al momento l'azionario ancora rimane sui massimi anche se vediamo un indebolimento dell'Europa. I mercati obbligazionari potrebbero iniziare a muoversi verso un ribasso dei rendimenti a breve scadenza per via degli imminenti tagli della Fed, mentre le scadenze lunghe dovranno strutturalmente attendere l'aggiustamento delle scadenze brevi. Al momento sta rimanendo tutto come da qualche mese a questa parte, si necessita di tempo per la strutturazione delle dinamiche tecniche che possano far invertire gli attuali trend.
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