UN TAGLIO CHE DICE TUTTO?
Lasciando stare quanto viene detto nelle conferenze stampa dai banchieri centrali, concentriamoci sui numeri e sui dati e vediamo di fatto cosa sta succedendo. In Europa abbiamo visto un taglio dei tassi molto aggressivo con una modalitá particolare, mai vista prima e che ricorda vagamente quanto successo dopo il fallimento Lehman Brothers, quando la Bce taglió i tassi riducendo lo spread dall'1% allo 0,5% tra tasso di rifinanziamento principale e tasso sui depositi. In Usa la disoccupazione é in aumento da aprile 2023 ed é passata dal 3,4% al 4,2% attuale in un anno e il suo trend sembra non arrestarsi cosí facilmente. I Nonfarm Payrolls vengono rivisti in negativo per ben 15 volte da gennaio 2023, ben 15 dati su 18. L'inflazione del Bls al 2,5% risulta molto píú alta rispetto a quella misurata da truflation che usa un campione molto piú elevato e pertanto statisticamente piú attendibile, al momento inflazione al 1,1%, nettamente inferiore rispetto a quella ufficiale. Con questo quadro macroeconomico di base, un taglio dello 0,5% conferma il rallentamento economico in atto e apre ad un ciclo di tagli dei tassi al fine di mantenere un livello di inflazione stabile e attutire un aumento del tasso di disoccupazione. Powell afferma che l'economia Usa é solida, il mercato del lavoro é sí in peggioramento ma il tasso di disoccupazione rimane basso mentre l'inflazione si muove lentamente verso l'obiettivo del 2%. In sostanza Powell ha parlato come se si stesse affrontando un periodo di leggero rallentamento economico, un fenomeno passeggero, una condizione che di certo non spingerebbe una banca centrale a tagliare di uno 0,5% dopo aver mantenuto i tassi fermi per cosí tanto tempo. Eppure il taglio é stato aggressivo e stando ai numeri va a confermare la pessima situazione in cui si trovano gli Usa. Staremo a vedere nel corso delle prossime rilevazioni dei dati occupazionali.
OGGI BOE E RICHIESTE DI SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE USA
Oggi sará il turno della Bank of England la cui decisione prevista é quella dei tassi fermi al 5%. Con una situazione molto simile a quella degli Usa, gli Uk non toccano i tassi e rimangono fermi sulla loro convinzione di lasciarli alti, una condizione che potrebbe essere rischiosa se si continua a lasciare che i tassi spingano l'inflazione verso l'alto, come a voler di proposito un rallentamento economico o comunque spingere l'economia verso di esso. Nel pomeriggio avremo anche le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, altro test del mercato del lavoro Usa che oramai da tempo é l'osservato speciale e che di fatto lo sará per i prossimi mesi. Al momento le stime delle richieste vedono una conferma dei dati precedenti.
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