LA CONFERENZA DI POWELL
Powell rassicura circa quanto detto nel comunicato, facendo riferimento soprattutto al mercato del lavoro che per la Fed rimane ancora solido, l'economia é resiliente ma l'incertezza richiede ovviamente un monitoraggio dei dati ancor piú prudente. "Wait and see" (aspettare e osservare), questa é la sintesi dell'operato della Fed in questo momento, si attende che i dati confermino determinati scenari in quanto l'incertezza potrebbe essere alta nel prossimo futuro, un approccio data-driven che vediamo giá con la Bce. Per il momento l'inflazione rimane alta, la disoccupazione rimane di fatto ancora bassa. Powell rassicura anche circa le voci che lo vedrebbero "licenziato" da Trump, dicendo che quanto dice Trump non influisce in alcun modo sull'operato della Fed che di fatto ha come obiettivo quello di mantenere la stabilitá dei prezzi e la piena occupazione.
IL MERCATO DEL LAVORO E L'INFLAZIONE (Commento)
Cambia l'outlook sul mercato del lavoro, un mercato che stiamo giá osservando da tempo come il market mover per quest'anno. Questa importanza é dovuta alle classiche correlazioni economiche come la Curva di Phillips che mette in relazione un'inflazione calante e una disoccupazione in aumento (e viceversa), presupposto fondamentale per ipotizzare anche uno scenario negativo per i mercati. Nel ribasso visto nel 2000 e nel 2008 fu proprio l'aumento della disoccupazione ad innescare, insieme ad un'inflazione alta in discesa, ad innescare i mercati ribassisti, situazione macroeconomica molto simile a quella attuale, soprattutto se messa in relazione ai tassi di interesse alti. Gli ultimi dati del lavoro vedono un forte aumento dei tagli, circa 600k da inizio anno, una media molto simile a quella vista nella grande recessione del 2008, numeri che spaventano. Inoltre le richieste continue di sussidi di disoccupazione raggiungono un nuovo record dal post-pandemia, dati che dovranno essere monitorati nel corso delle prossime settimane. L'inflazione é al 2,4%, sensibilmente piú alta rispetto al target ma in un sentiero sicuramente discendente, ora ai minimi dal settembre 2024. L'effetto dei dazi si vedrá in futuro, ma al momento non possiamo sapere se l'impatto inflattivo dei dazi sará persistenete, oppure vedremo direttamente un effetto disinflazionistico classico dei periodi di rallentamento economico.
REAZIONE DEI MERCATI
Mercati statici, rimangono nei trading range della giornata senza particolari strappi oltre i livelli visti nei giorni scorsi. Il mercato obbligazionario Usa vede un restringimento dello spread tra i rendimenti del titolo a 10 anni e il 2 anni, rimanendo a ridosso dei 50 punti base e destinato in futuro verso il proseguimento della salita. Anche sul Forex non vediamo movimenti degni di nota dovuti all'aumento della volatilitá classico delle riunioni Fed. Mercati statici e privi di reazioni impattanti.
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