Gli indici europei sono in rialzo nell’ultima giornata della settimana, chiudendo un periodo nel complesso positivo grazie a solidi utili aziendali, nonostante le persistenti tensioni commerciali.
Gli unici indici in calo sono il DAX (-0,36%) e il W20 (-0,60%). Nel frattempo, l’AUT20 austriaco, lo SPA35 spagnolo e l’ITA40 italiano segnano ciascuno un +0,60%, mentre il UK100 e il FRA40 francese guadagnano circa lo 0,10%.
Circa l’80% della stagione degli utili in Europa è ormai alle spalle, con una crescita degli utili che ha sorpreso al rialzo di circa il 14% rispetto alle previsioni, compensando dati di vendita più deboli.
Tra i settori con le migliori performance figurano industriali, sanità e beni di consumo.
Fonte: Bloomberg Finance L.P.
Nel corso dell’ultima settimana, gli investitori si sono concentrati anche sugli sviluppi politici e commerciali. Sono entrati in vigore i dazi statunitensi contro le economie regionali. Alcuni Paesi sono riusciti a negoziare riduzioni parziali, ma la Svizzera ha lasciato Washington senza accordo e ora si trova ad affrontare un dazio del 39% sulle esportazioni.
Le azioni svizzere stanno registrando un leggero rimbalzo dopo un calo precedente causato dalla delusione per l’esito delle trattative. I riflettori nel mercato regionale sono puntati su assicurazioni e società immobiliari.
Il sentiment è stato sostenuto anche dall’annuncio di un incontro tra il presidente USA Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. I mercati europei ripongono speranze nel vertice per un possibile cessate il fuoco in Ucraina.
Nel frattempo, la Bank of England ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base nella giornata di ieri, con una votazione di maggioranza. Tuttavia, ulteriori tagli non sono scontati, il che ha contribuito a rafforzare la sterlina.
DAX (intervallo D1)
L’indice tedesco è in calo dello 0,36% oggi, a quota 24.196 punti. Tuttavia, rimane vicino ai massimi storici e continua a consolidarsi sopra un supporto chiave a 23.200 punti.
Principali movimenti azionari:
Munich Re (MUV2.DE) perde oltre il 7% dopo aver rivisto al ribasso la previsione sui ricavi assicurativi per il 2025, portandola a 62 miliardi di euro dai precedenti 64 miliardi, a causa dell’andamento del business e dei venti contrari valutari.
Ciò nonostante, la società ha registrato un utile trimestrale record di 2,1 miliardi di euro e ha confermato il target di utile netto annuale a 6 miliardi di euro.
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Rheinmetall (RHM.DE) sale del 3% nonostante vendite del secondo trimestre (€2,43 miliardi) ed EBIT (€236 milioni) inferiori alle attese; la società ha attribuito la debolezza a ritardi nell’assegnazione dei contratti dovuti a cambiamenti politici in Germania. Tuttavia, la guidance è stata confermata, sostenendo il prezzo del titolo.
- Allianz (ALV.DE) perde l’1,50% nonostante l’aumento delle previsioni per il secondo trimestre, con un utile netto in crescita del 13% grazie ai solidi risultati nel segmento danni e infortuni; la società ha confermato gli obiettivi per l’intero anno.
- Zurich Insurance (ZURN.CH) scende dello 0,76% dopo che il CEO ha espresso scetticismo sulla strategia tariffaria degli Stati Uniti. Tuttavia, la società ha registrato un aumento del 6% dell’utile operativo nel primo semestre, trainato dalla maggiore domanda di polizze legate a rischi climatici.
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La Bank of England mantiene i tassi invariati
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