- Il grano guadagna terreno oggi al CBOT, avvicinandosi a 530$
- I mercati speculano sulle esportazioni di grano USA verso la Cina
- I dati sulle esportazioni di grano statunitense segnalano una crescita annua di quasi il 20%
- Il grano guadagna terreno oggi al CBOT, avvicinandosi a 530$
- I mercati speculano sulle esportazioni di grano USA verso la Cina
- I dati sulle esportazioni di grano statunitense segnalano una crescita annua di quasi il 20%
I prezzi del grano hanno registrato un aumento temporaneo questa settimana al CBOT grazie a voci di mercato secondo cui la Cina sarebbe interessata a spedizioni di grano statunitense — forse un solo lotto di grano bianco. Solo la voce è stata sufficiente a far salire i futures, sebbene gli analisti ne abbiano subito messo in dubbio la credibilità. Finora non ci sono conferme ufficiali e, con l’USDA impossibilitato a pubblicare i rapporti “flash sales” durante la chiusura del governo, il mercato rimane al buio. Inoltre, non sono disponibili i dati del Commitment of Traders della CFTC a causa del blocco governativo.
Nel più ampio comparto dei cereali, l’attenzione si è spostata sulla geopolitica dopo la notizia che il presidente Trump incontrerà giovedì il presidente cinese Xi Jinping durante il viaggio in Asia. I trader vedono questo come un possibile punto di svolta — forse anche l’inizio di un rinnovato disgelo commerciale USA-Cina. Gli ottimisti sperano che i colloqui possano favorire il ritorno della domanda cinese di soia statunitense e, eventualmente, anche di grano. Tuttavia, molti restano scettici, e il Price Futures Group ha commentato che in realtà “le tensioni USA-Cina sembrano peggiorare, non migliorare.”
Gli ultimi dati USDA (prima della sospensione dei report) mostrano spedizioni di grano per 258.543 tonnellate metriche nella settimana terminata il 23 ottobre — in calo del 47,6% rispetto alla settimana precedente e del 12% sotto i livelli dell’anno scorso. Le principali destinazioni includono Corea del Sud (109.639 MT), Vietnam (46.079 MT) e Giappone (33.899 MT). Nonostante il calo di questa settimana, le esportazioni cumulative 2025/26 ammontano a 11,46 MMT, +19,4% su base annua, segnalando che il quadro export a lungo termine resta favorevole per i prezzi del grano USA.
Gli analisti di BBH hanno osservato che, sebbene i progressi sull’inflazione siano rallentati, la Fed potrebbe adottare una linea più accomodante entro fine anno, il che potrebbe indebolire il dollaro — un fattore potenzialmente di supporto per i cereali quotati in dollari.
Sviluppi globali sulle colture
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Francia: La semina del grano è arrivata al 57% al 20 ottobre — un aumento di 30 punti in una sola settimana (FranceAgriMer).
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Turchia: L’ufficio statistico nazionale ha ridotto la stima della produzione 2025 di grano a 17,9 MMT, -1,7 MMT rispetto alla previsione precedente.
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Argentina: La Borsa cerealicola di Buenos Aires stima la raccolta del grano al 5% completata, segnando l’inizio di quella che potrebbe essere un’altra stagione sensibile al clima in Sud America.
Il mercato del grano resta sospeso tra voci e fondamentali reali. I trader seguono tre filoni principali:
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Se il presunto interesse d’acquisto della Cina si tradurrà in domanda reale,
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L’esito del vertice Trump–Xi,
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I più ampi cambiamenti macro nella politica monetaria USA e l’andamento del dollaro.
GRANO (intervallo D1)
Il grano rimbalza dai minimi pluriennali, superando la zona di resistenza EMA50 (linea arancione).
Fonte: xStation5
DE40: DAX vicino al massimo di una settimana 📈Deutsche Borse in ritardo, SUSS MicroTec scivola del 23%
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Buffett Indicator ai massimi
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