I future sul petrolio (OIL) perdono oggi il 4%, nonostante la guerra tra Israele e Iran e la difficile situazione in Medio Oriente. Secondo due fonti iraniane e altre fonti regionali, l’Iran ha chiesto a Qatar, Arabia Saudita e Oman di invitare Donald Trump a fare pressione su Israele affinché accetti un cessate il fuoco immediato. Inoltre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, citando fonti anonime, Teheran avrebbe segnalato la volontà di ridurre le ostilità con Israele. I mercati potrebbero interpretare questo atteggiamento come un segnale di debolezza, o addirittura come un’indicazione che l’Iran stia perdendo la guerra.
La chiusura dello Stretto di Hormuz è vista dai mercati come uno scenario a bassa probabilità, poiché danneggerebbe non solo i Paesi del Golfo, ma anche le esportazioni iraniane e la Cina, che ha sostenuto la risposta militare di Teheran. Al momento, il gruppo d’attacco della portaerei USS Nimitz si sta dirigendo verso il Medio Oriente in anticipo rispetto al programma.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileUn’offensiva iraniana su larga scala contro Israele è considerata poco probabile anche per diversi fattori: il possibile uso di armi nucleari da parte di Israele, il forte supporto degli Stati Uniti e di diversi Paesi europei, le difficoltà logistiche nel superare il territorio iracheno e il rischio di un collasso economico per l’Iran. Secondo fonti mediatiche, l’Iran avrebbe comunicato in via riservata di essere disposto a riprendere i colloqui sul nucleare, a patto che gli Stati Uniti non entrino direttamente nel conflitto.
I media riportano anche che l’Unione Europea sta incontrando difficoltà nel rivedere il tetto massimo al prezzo del petrolio russo, a causa dei rischi legati alla crisi in Medio Oriente e dell’opposizione degli Stati Uniti, secondo fonti diplomatiche. Il petrolio aveva aperto la giornata in rialzo, a 77 dollari al barile, ma da allora la materia prima ha perso quasi l’8% rispetto a quel livello.

Fonte: xStation5
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.