Oggi dati PMI
Nella notte esce l'inflazione in Giappone al 4%, un dato buono per la politica monetaria della BoJ che vuole alzare i tassi, un vero e proprio assist. Nella giornata di oggi usciranno anche i dati PMI a livello globale, altri dati fondamentali per una lettura piú chiara dell'economia, soprattutto per quanto riguarda l'Europa. Nel pomeriggio di ieri forte il recupero di EurUsd e GbpUsd che si riportano sui massimi settimanali, in linea con la loro dinamica di recupero dai minimi, mentre in Usa si tenta la discesa ma senza successo.INFLAZIONE GIAPPONE AL 4%. ASSIST PER LA BANK OF JAPAN
L'inflazione che sale non é mai un buon dato, ma per la situazione attuale del Giappone puó essere un'ottima scusante per proseguire la politica monetaria restrittiva. Inflazione a livello doppio rispetto al target del 2%, il tutto mentre si stanno alzando i tassi, l'economia sta chiedendo tassi piú alti e la BoJ non attende altro. Ricordiamo, come specificato nel nostro Outlook 2025, che la situazione giapponese attuale rappresenta una condizione unica da 35 anni a questa parte. Infatti per la prima volta dal 1990, il Giappone ha l'inflazione al di sopra del target mentre sta alzando i tassi e questa situazione potrebbe portare ad proseguimento dell'aumento dei tassi cosí da portare l'inflazione a ridosso del target o poco sotto per il lungo periodo. Questa condizione macroeconomcia, seppur delicata nel breve, é un'ottima opportunitá per il Giappone di uscire da una condizione di inflazione-deflazione che ha caratterizzato l'economia negli ultimi 40 anni. La reazione del mercato non é stata incisiva, abbiamo visto un recupero del Nikkei di circa uno 0,6% mentre il cambio UsdJpy si riporta sopra i 150 dopo aver toccato ieri livelli inferiori ai 149,50. La dinamica del cambio UsdJpy rimane quindi in ottica ribassista per il lungo termine essendo lo yen l'unica valuta che vede al momento un rialzo dei tassi dei tassi interesse per il lungo termine.

OGGI I PMI SU SCALA GLOBALE. ATTENZIONE AI DATI EUROPEI
I Purchasing Managers Index sono dati sicuramente interessanti, ma mai quanto ora la loro importanza potrebbe essere cruciale nello stabilire effettivamente se ci troviamo in una condizione di rallentamento soprattutto in Europa. Sará proprio il settore dei servizi a stabilire quanto l'Europa stia andando bene a livello economico, in quanto anche la Bce parla del settore dei servizi come l'unico settore che sta trainando l'economia europea. Un rallentamento dei dati PMI per questo settore potrebbe indicare una situazione di rallentamento per tutta l'Europa per poi attendersi un aumento della disoccupazione e un proseguimento della flessione del Pil, giá molto basso per il lungo termine.
MERCATI IN TENTATIVO DI RIBASSO
I mercati stanno provando a ritracciare ma risponde alla chiamata solo Europa e Giappone che di fatto faticano anche a trovare spunti direzionali forti. Le cessioni dei massimi sono state palesi in questi ultimi giorni, su tutti i mercati infatti abbiamo visto spunti ribassisti importanti soprattutto in Europa con il Dax che é andato a registrare una perdita da mercoledí di circa il -3%. Anche il Nikkei prova a scendere assecondando la dinamica mensile, ma il grafico settimanale positivo di scorsa settimana blocca l'impulso a livello tecnico. I mercati Usa sembrano non voler scendere, ci provano ma i minimi vengono quasi immediatamente ricomprati, o meglio, vediamo subito delle reazioni dove di fatto si potrebbe assistere a ulteriori affondi del prezzo. Al momento ci troviamo in una fase di indebolimento che potrebbe essere confermata nel corso delle prossime settimane qualora non dovesse cambiare questa impostazione, pertanto facciamo attenzione agli impulsi rialzisti perché potrebbe essere respinti soprattutto in Usa.
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