Inflazione Giappone stabile

05:16 23 maggio 2025

Mercati fermi sui Massimi

Una settimana di fatto statica per i mercati azionari che non hanno visto grandi novitá dal punto di vista tecnico, se non uno stop momentaneo della salita che ha preso vita dai minimi di aprile. L'Europa si mantiene come il mercato piú forte dal punto di vista tecnico, mentre Giappone e Usa risultano i piú deboli, non in termini di performance bensí a livello tecnico in quanto non hanno aggiornato i massimi storici come i mercati europei. Stanotte l'uscita del dato sull'inflazione giapponese non ha inciso in modo decisivo sull'andamento del Nikkei cosí come per il cambio UsdJpy 

INFLAZIONE GIAPPONE E LA QUESTIONE DEBITO-TITOLI DI STATO 

Inflazione al 3,6%, dato stabile e inferiore rispetto alla stima che vedeva un rialzo al 3,7%. Recenti le preoccupazioni circa il rialzo del rendimento dei titoli di Stato giapponesi, una preoccupazione del tutto infondata, frutto di una visione approssimativa della questione giapponese, questione economica che é meritevole di attenzione sotto diversi punti di vista. Il primo punto riguarda ovviamente la questione tassi di interesse, infatti il Giappone dopo 35 anni di lotta tra inflazione e deflazione, si ritrova in una condizione ideale per alzare i tassi di interesse in quanto l'inflazione rimane alta al di sopra del target in presenza di tassi in risalita, in questo momento allo 0,5%. Il secondo punto riguarda la fine del deprezzamento strutturale dello yen, infatti dopo i vari interventi mirati sul cambio da parte della Boj a partire dal 2022, abbiamo visto finalmente un apprezzamento della valuta domestica in linea con il rialzo dei tassi di interesse. Il terzo punto riguarda appunto i titoli di Stato, con il benchmark a 10 anni che rende circa un 1,5%, un rendimento a metá strada tra i tassi di interesse e l'attuale livello di inflazione al 3,6%. In sostanza i titoli giapponesi, i quali sono quotati in yen, servono da collateral per la liquiditá, pertanto un loro deprezzamento é compensato proprio dal rialzo dello yen sul mercato valutario. Le preoccupazioni circa la situazione giapponese, risultano quindi fondate su una fragile approssimazione circa il movimento dei prezzi delle obbligazioni. 

AZIONARIO, FINE RIALZO? 

L'azionario sembra essere arrivato ad un punto limite. I rendimenti dai minimi di aprile sono eccezionali, parliamo di rialzi dell'ordine del 25/30%, allo stesso tempo vediamo uno stop di questo rialzo con un aumento della volatilitá. Il Vix infatti rimane sopra il livello minimo del bear market del 2022, pertanto la possibilitá di vedere dei ribassi importanti dalla prossima settimana rimane alta. Al momento i segnali di ribasso non sono chiari, vediamo una certa debolezza sui mercati Usa, il Nikkei risulta indebolirsi su base settimanale mentre in Europa vediamo dei mercati clamorosamente tonici al rialzo. Si attendono quindi conferme tecniche per la prossima settimana. 

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Scritto da

David Pascucci

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