Inflazione in calo in Giappone. Yen sotto pressione e Mercati ancora sui Massimi

07:25 18 ottobre 2024
Inflazione in calo in Giappone che passa dal 3% al 2,5%, era prevista al 2,7%, il tutto dopo la giornata che ha visto il taglio dei tassi da parte della Bce, un taglio piú che doveroso vista la delicata situazione che riguarda l'inflazione in Europa. Sul mercato dei cambi la situazione si fa sempre piú estrema con un cambio EurUsd che va a registrare nuovi minimi su base mensile, mentre lo Yen perde ancora contro il dollaro e supera i 150. Ottima la trimestrale di Netflix uscita nella serata di ieri e mercati americani che provano a scendere ma non riescono ad affondare i minimi. 

IL TAGLIO BCE IN SINTESI

Taglio di uno 0,25% sui tre tassi di riferimento, al momento si registra un taglio complessivo del tasso di rifinanziamento principale del 1,1%, un taglio consistente dovuto principalmente a quel taglio da 0,6% avvenuto grazie all'aggiustamento della politica monetaria stabilito a marzo e che di fatto ha adeguato il tasso MRO a quello dei depositi. La Bce sintetizza la situazione economica dicendo che l'economia é peggiorata oltre le previsioni, un peggioramento dovuto principalmente al calo dell'export, al rallentamento del settore manifatturiero e ad una diminuzione degli investimenti da parte delle imprese. Al contempo il settore dei servizi traina l'economia europea e i consumatori tornano piú propensi al risparmio anche se ora, stando a quanto scritto nel bollettino, guadagnano di piú grazie agli aumenti di stipendio. Al momento l'inflazione cala ma nel corso dei prossimi mesi ci si attende un ritorno in alto dell'inflazione per poi vedere una stabilizzazione del tasso di inflazione per il 2025. 

COSA ASPETTARSI DALLE BANCHE CENTRALI 

Per Europa e Uk torna centrale il tema inflazione, il motivo risiede nel fatto che vediamo un'inflazione in netto calo per entrambe queste aree economiche con un'inflazione a 1,7% sia per Europa che per Uk. Ulteriori cali dell'inflazione, solitamente sintomo di un'economia in rallentamento e che non riesce a tenere i prezzi stabili, richiede interventi di allentamento di politica monetaria che al momento vediamo in Europa ma non in Uk. Nelle prossime riunionu sicuramente la Bank of England fará un taglio dei tassi molto netto, anche aggressivo, visto che la differenza tra tassi e inflazione é la piú alta che troviamo nel mondo occidentale. In Europa si dovrá fare attenzione all'andamento dell'inflazione, previsto al rialzo nel corso dei prossimi mesi, probabilmente per via di un probabile aumento dei consumi per la fine dell'anno, una considerazione alquanto approssimativa visto che le proiezioni economiche della Bce al momento non si sono rilevate molto esatte. La Fed probabilmente taglierá i tassi, il tutto dipenderá dal tasso di disoccupazione in uscita il 1 novembre, prima delle elezioni, al momento si prevede un taglio da 0,25% a novembre e un altro taglio da 0,25% a dicembre. La Boj invece deve fare i conti con un'inflazione in calo ma sopra il target, con uno Yen che continua a deprezzarsi dopo il forte scossone degli scorsi mesi che ha visto il cambio passare dai 160 ai 140 di qualche settimana fa. 

YEN SOTTO PRESSIONE E FOREX ESTREMO

IL mercato valutario risulta ora estremo per via del fatto che vediamo EurUsd sui minimi mensili, toccati ieri dopo la riunione della Bce, mentre UsdJpy continua a fare massimi e rompe i 150. Sullo Yen ci siamo di nuovo, la BoJ sta vedendo gli sforzi degli scorsi anni non ripagati, ricordiamo che la BoJ é intervenuta diverse volte direttamente sul cambio proprio per apprezzare lo Yen, valuta che al momento torna a deprezzarsi in modo significativo visto che siamo ritornati a metá strada tra il suo massimo e il suo minimo di quest'anno. Ritornare a 152 sarebbe una vera e propria beffa per la Boj, questo livello é stato il secondo livello di intervento del 2022. Su EurUsd e GbpUsd la situazione é ancora in fase di studio visto che a livello tecnico la situazione di lungo vedrebbe un EurUsd e un GbpUsd ancora tendenzialmente rialzisti, ma le dinamiche di breve ci dicono tutt'altro, questi cambi stanno perdendo forza. 

MERCATI ANCORA SUI MASSIMI

Mercati azionari ancora sui massimi con Dow Jones, Dax, S&P500 che raggiungono nuovi massimi storici. Anche altri mercati risultano ancora sui massimi anche se con dinamiche molto piú deboli, come ad esempio l'Eurostoxx50, il Ftse Mib, il Nikkei, quest'ultimo vero faro di un possibile ribasso di lungo periodo e che di fatto risulta essere l'indice piú debole e piú volatile al momento. La situazione tecnica é ancora rialzista, non ci sono segnali tecnici palesemente ribassisti e quelli che si creano su base intraday vengono puntualmente smentiti da rialzi che sembrano voler spingere ulteriormente le quotazioni verso l'alto. Al momento situazione in fase di studio, la situazione si fa delicata, soprattutto sugli indici piú deboli. 

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Scritto da

David Pascucci

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