La RBNZ mantiene i tassi e segnala la possibilità di un ulteriore allentamento ✂📣

10:22 9 luglio 2025

 

  • Il tasso OCR resta al 3,25%; decisione unanime nonostante l’ipotesi di un taglio di 25 punti base.
  • Inflazione prevista al picco intorno al 3% a metà 2025, in calo verso il 2% entro l’inizio del 2026.
  • Ulteriori tagli probabili con il rallentamento dell’inflazione – la riunione di agosto sarà cruciale.

La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha mantenuto il tasso ufficiale (OCR) invariato al 3,25%, interrompendo una serie di sei tagli consecutivi. I responsabili politici hanno valutato che l’ampia capacità inutilizzata dell’economia interna e la debolezza della domanda globale permetteranno all’inflazione di tornare verso il target del 2% entro l’inizio del 2026, anche se il CPI potrebbe restare vicino al limite superiore del range obiettivo 1-3% fino a metà 2025. Prezzi di esportazione elevati e stimoli fiscali pregressi stanno sostenendo una graduale ripresa, anche se l’incertezza sulla guerra commerciale e il rialzo dei rendimenti globali a lungo termine pesano sulle prospettive.

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Il Comitato di Politica Monetaria ha discusso un possibile taglio di 25 punti base, ma ha deciso all’unanimità di attendere, citando la necessità di ulteriori dati su crescita economica, inflazione e dazi. Il tono della dichiarazione è stato accomodante: se le pressioni inflazionistiche a medio termine continueranno a ridursi come previsto, ulteriori tagli saranno probabili, con una possibile decisione già il 20 agosto in occasione della pubblicazione del Monetary Policy Statement (MPS).
Quasi la metà dei mutui in essere in Nuova Zelanda sarà rinegoziata a tassi più bassi nella seconda metà del 2025, fattore che potrebbe allentare le condizioni finanziarie anche senza interventi immediati sul tasso OCR.

I mercati hanno interpretato la decisione come una pausa prima di un nuovo taglio, aumentando le aspettative di divergenza rispetto all’Australia. La coppia AUDNZD è salita da circa 1,086 a 1,089–1,090, toccando i massimi delle ultime due settimane, mentre gli investitori scontano un percorso di allentamento più rapido da parte della RBNZ rispetto alla Reserve Bank of Australia. La divergenza di politica monetaria, i dati deboli dalla Cina e le nuove minacce di dazi dagli Stati Uniti stanno esercitando maggior pressione sul dollaro neozelandese (NZD) rispetto al dollaro australiano (AUD).

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