Gli investitori stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione ad altri metalli preziosi. L’oro, sotto certi aspetti, è diventato proibitivo, soprattutto nel settore della gioielleria. Di conseguenza, negli ultimi tempi si sono registrati forti rialzi nei prezzi dell’argento e del platino, metalli che storicamente sono stati considerati principalmente come materie prime industriali.
L’argento sta cercando di colmare il divario con l’oro, avendo registrato un rendimento di circa il 24% negli ultimi 12 mesi, mentre l’oro ha offerto un rendimento del 44% nello stesso periodo. Tra le materie prime quest’anno (variazioni dall’inizio dell’anno), si è verificato un cambio nella classifica dei leader: il platino ha già guadagnato circa il 36%, l’oro è in rialzo del 25%, mentre l’argento rimane leggermente indietro, con un rendimento intorno al 24%.
Rendimenti dei Futures sulle Materie Prime (contratti generici, senza rolling precedente). Fonte: Bloomberg Finance LP
Il cruciale rapporto oro/argento ha registrato un calo significativo in seguito al recente balzo dei prezzi dell’argento. Solo pochi giorni fa, il rapporto superava quota 100, ma attualmente è in discesa verso i 90 punti. Le medie di lungo periodo di questo rapporto si attestano solitamente su livelli molto più bassi, tra 60 e 80. Questo indica che, se il mercato rialzista dei metalli preziosi dovesse proseguire, l’argento potrebbe ancora avere un notevole margine di crescita.
Rapporto Oro/Argento. Fonte: Bloomberg Finance LP
L’aumento dei prezzi ai massimi dal 2012 ha riacceso l’interesse degli investitori, che negli ultimi anni avevano trascurato solidi fondamentali rialzisti. I dati del Silver Institute indicano che il 2025 potrebbe segnare il settimo anno consecutivo di un deficit significativo (inclusa la domanda proveniente dai fondi ETF). Il 2024 ha visto un ulteriore forte incremento della domanda industriale, trainata soprattutto dal settore fotovoltaico, una tendenza destinata con ogni probabilità a proseguire anche quest’anno. È previsto anche un aumento della domanda da parte del settore della gioielleria e dei fondi ETF, che, unito a un’offerta limitata, potrebbe portare il deficit a livelli storicamente senza precedenti. Una delle sfide per l’argento, nel contesto degli investimenti in metallo fisico, resta l’IVA, applicata nella maggior parte dei Paesi europei.
Gli ETF sull'argento hanno ripreso ad acquistare il metallo, sebbene le partecipazioni siano ancora lontane dai livelli record registrati intorno al 2020 e al 2021. Fonte: Bloomberg Finance LP
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