La Banca del Giappone (BOJ) ha votato all’unanimità per mantenere il tasso d’interesse a breve termine allo 0,5%, come previsto, e ha rivisto nettamente al rialzo le sue previsioni d’inflazione. Nel Outlook Report di luglio, la Banca prevede che l’inflazione core del CPI raggiungerà il 2,7% nell’anno fiscale 2025 (in precedenza 2,2%), con revisioni al rialzo simili anche per il 2026 e il 2027. Anche il cosiddetto core-core CPI (che esclude alimentari ed energia) è stato rivisto al rialzo al 2,8% per il 2025. La BOJ ha ribadito che i tassi reali restano eccezionalmente bassi e che continuerà ad aumentare i tassi se l’economia e l’inflazione si svilupperanno in linea con le sue previsioni. Allo stesso tempo, la Banca ha segnalato rischi per la crescita, in particolare legati all’incertezza della politica commerciale e alla debolezza delle esportazioni. Dopo la pubblicazione della decisione e dei verbali, lo yen si è inizialmente rafforzato, ma ha perso terreno durante la conferenza stampa del Governatore Ueda.
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileLa BOJ lascia i tassi d'interesse invariati.
Fonte: xStation 5
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Tassi d’interesse: invariati allo 0,5%; decisione unanime (9–0)
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Previsioni d’inflazione riviste al rialzo:
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Core CPI (anno fiscale 2025): +2,7% (precedente +2,2%)
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Core-core CPI (anno fiscale 2025): +2,8% (precedente +2,3%)
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Posizione: la BOJ alzerà i tassi se economia e inflazione saranno in linea con le attese
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Rischi:
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I rischi sull’inflazione sono ora “grossomodo bilanciati”
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I rischi economici restano orientati al ribasso
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Politica commerciale: l’accordo USA-Giappone riduce l’incertezza
Inflazione complessiva e di fondo in Giappone rispetto ai guadagni medi, dati annui. Fonte: xStation 5
Nonostante la crescita nominale dei consumi, le vendite al dettaglio sono rimaste piatte negli ultimi vent’anni, una volta corretta l’inflazione.
Fonte: xStation 5
Durante la conferenza stampa, il Governatore Ueda ha evidenziato i recenti progressi sul fronte commerciale, in particolare l’accordo USA-Giappone, definendolo “un grande passo avanti” che riduce l’incertezza sulle prospettive economiche. Ha affermato che l’economia giapponese sta registrando una ripresa moderata, anche se permangono alcune sacche di debolezza, e ha sottolineato che la politica monetaria rimarrà dipendente dai dati, senza un percorso predefinito. Ueda ha assicurato che la BOJ prenderà decisioni riunione per riunione, osservando i rischi e l’inflazione core, che ha definito in graduale aumento. Ha aggiunto che, sebbene i rischi inflazionistici siano cresciuti — soprattutto dopo l’accordo commerciale — la Banca deve restare vigile sulle tensioni globali nel commercio e sul loro impatto su fiducia, salari e dinamiche dei prezzi.
Ueda non ha fornito una tempistica precisa per ulteriori rialzi, ma ha dichiarato che la Banca non si trova più in una fase di attesa nel processo di normalizzazione della politica monetaria. Ha osservato che la probabilità di raggiungere gli obiettivi d’inflazione “è leggermente aumentata” e ha minimizzato i timori che la BOJ sia in ritardo rispetto al ciclo. Ha inoltre citato la necessità di monitorare gli effetti di secondo livello derivanti dai prezzi alimentari e di mantenere un approccio prudente, vista l’incertezza commerciale protratta. In generale, i suoi commenti hanno suggerito che la BOJ è pronta a riprendere il ciclo di rialzi se le prospettive inflazionistiche si concretizzeranno e l’incertezza geopolitica si attenuerà. Per ora, la Banca resta in modalità di attesa. In reazione, lo yen ha ripreso a indebolirsi contro il dollaro statunitense. Ueda ha aggiunto che i livelli attuali dello yen non si discostano molto dalle proiezioni della Banca.
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