- Gli indici azionari di Wall Street sono tornati in correzione ieri (Nasdaq: -2%, S&P500: -1,1%, DJIA: -0,3%, Russell 2000: -1%), principalmente a causa di un sell-off nelle aziende tecnologiche.
- Una tariffa del 25% sulle auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti entrerà in vigore il 3 aprile, ha annunciato Donald Trump. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha minacciato di imporre ulteriori tariffe se "l’Unione Europea collaborerà con il Canada per danneggiare economicamente gli USA".
- "Il Canada reagirà presto all’annuncio delle tariffe USA", ha dichiarato ieri il primo ministro canadese Mark Carney. Il premier ha programmato per oggi un incontro di "alto livello" per discutere delle "opzioni disponibili" in ambito di politica commerciale.
- L’ultima riduzione dei tassi d’interesse in Canada è stata motivata dal supporto ai cittadini in un periodo di incertezza dovuto ai dazi, secondo i verbali della Bank of Canada. Senza la pressione tariffaria, i tassi sarebbero rimasti al 3%.
- I mercati asiatici mostrano un sentimento misto oggi. L’HSCEI e lo Shanghai SE Composite sono in rialzo (+0,6% e +0,3% rispettivamente) dopo che il vicepremier cinese Ding Xuexiang ha annunciato misure di supporto per il mercato azionario e il settore immobiliare, oltre a una politica macroeconomica più proattiva nel 2025. Tuttavia, in risposta ai dazi sulle auto imposti dagli USA, il Nikkei 225 giapponese è in calo (-0,9%), così come l’indice Kospi della Corea del Sud (-1,45%).
- Sul mercato forex, si osserva una correzione del dollaro statunitense (USDIDX: -0,2%). Il dollaro canadese (USDCAD) è stabile nonostante l’escalation tariffaria tra USA e Canada. Nel frattempo, le valute oceaniche (AUDUSD, NZDUSD), la sterlina britannica (GBPUSD) e le valute scandinave (USDNOK, USDSEK) si stanno apprezzando in media dello 0,3% rispetto al dollaro. La coppia EURUSD sta recuperando lo 0,2% dopo una serie di ribassi.
- I metalli preziosi stanno guadagnando grazie a un dollaro più debole. L’oro è in rialzo dello 0,3% a 3.028$ l’oncia, mentre l’argento segna un +0,2% a 33,7$ l’oncia.
- I futures sulle materie prime energetiche registrano perdite all’inizio della sessione (OIL: -0,4%, OIL.WTI: -0,2%, NATGAS: -2,1%). Secondo l’ultimo sondaggio di Bloomberg, Donald Trump è percepito come un fattore "ribassista" per i prezzi del petrolio (64% degli intervistati), principalmente a causa dei bassi premi di rischio geopolitico e dell’incertezza record.
- Le criptovalute sono per lo più in rialzo. Il Bitcoin guadagna lo 0,2% a 87.490$, mentre Ethereum sale dello 0,85% a 2.027$. Anche i futures su Solana (+1,5%), Dogecoin (+1,3%) e Chainlink (+3,4%) sono in crescita.
- I dati macroeconomici più importanti di oggi includono la lettura finale del PIL USA (Q4), le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti e la decisione sui tassi d’interesse della Norvegia.
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