- Gli indici dell’area Asia-Pacifico registrano guadagni modesti. Il JP225 del Giappone sale del +1,60%, l’AU200.cash dell’Australia guadagna +0,66% e il SG20cash di Singapore aggiunge +0,10%. I futures sugli indici cinesi sono leggermente in calo, mentre il mercato cash rimane chiuso a causa delle festività in corso.
- Trump sta valutando l’ipotesi di emettere assegni da 1.000 a 2.000 dollari per tutti i contribuenti, finanziati con i proventi dei dazi doganali. I critici osservano che ciò contraddice le precedenti affermazioni secondo cui i dazi avrebbero ridotto il deficit.
- Il governatore Ueda ha sottolineato un approccio flessibile e basato sui dati, senza fornire segnali chiari in vista della riunione. Lo JPY è oggi la valuta più debole del G10, perdendo circa lo 0,20–0,30%. L’USDJPY sale dello 0,33% a quota 147,33.
- Ueda prevede che la crescita economica del Giappone rallenterà prima di riprendersi, con ulteriore incertezza derivante dai dazi. La BOJ manterrà una politica accomodante fino a quando le sue previsioni su inflazione e crescita non si materializzeranno.
- Il tasso di disoccupazione giapponese è salito al 2,6% in agosto, rispetto alle attese di 2,4%, mentre il rapporto posti di lavoro/candidati è sceso a 1,20. Ueda ha inoltre segnalato i primi segnali di contenimento dei consumi a causa dei prezzi più alti dei generi alimentari.
- I dati NFP di settembre probabilmente subiranno un ritardo, anche se ieri il BLS ha comunicato di aver raccolto tutte le informazioni necessarie per la pubblicazione.
- Se l’uscita sarà rinviata, oggi i mercati presteranno maggiore attenzione agli interventi dei funzionari della Fed, tra cui Williams, Goolsbee, Miran, Logan e Jefferson.
- Gli investitori si aspettano ancora un taglio dei tassi di 25 punti base entro fine mese, ma osservazioni prudenti da parte dei policymaker potrebbero avere un peso maggiore in assenza dei dati NFP.
- Il PMI australiano si è indebolito a settembre: il manifatturiero è sceso a 51,4 (da 53,0), i servizi a 52,4 (da 55,8) e il composito a 52,4. Tutti i valori restano sopra quota 50, indicando espansione, anche se il momentum è rallentato. L’attività di settembre è stata la più debole da giugno, nonostante la crescita continui.
Calendario economico: in discussione la pubblicazione dei dati NFP 🔎
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