- La nuova sessione nei mercati asiatici porta a un deterioramento del sentiment degli investitori. I mercati cinesi stanno registrando performance particolarmente negative, con i contratti CHN.cash e HK.cash in calo rispettivamente dell'1,6% e dell'1,5%, riprendendo le contrattazioni dopo le recenti festività del Capodanno.
- La ragione di queste vendite è un nuovo aggiornamento sulle tensioni commerciali. La dogana statunitense ha annunciato che i dazi USA si applicheranno sia a Hong Kong che alla Cina continentale.
- Inoltre, la Casa Bianca ha annunciato la fine di un'esenzione fiscale che permetteva ai pacchi di valore inferiore a 800 dollari di entrare negli Stati Uniti senza dazi. Questa esenzione aveva alimentato la rapida crescita di rivenditori cinesi di sconti come Temu, consentendo loro di spedire un'ampia gamma di prodotti a basso costo. Il servizio postale statunitense sospenderà temporaneamente l'accettazione di pacchi internazionali provenienti da Cina e Hong Kong fino a nuovo avviso.
- L'indice Caixin PMI dei servizi di gennaio per la Cina ha deluso le aspettative, registrando un valore di 51,0 (contro 52,2 di dicembre).
- I future sugli indici azionari statunitensi sono deboli, con il sentiment ulteriormente appesantito dai risultati di Alphabet, che ha mancato le attese sui ricavi di Google Cloud e ha perso il 7,6% nel trading after-hours.
- I dati sui salari in Giappone (+4,8% su base annua a dicembre) hanno sorpreso con un incremento superiore alle attese, rafforzando la prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone nel breve termine. Inoltre, l'ex banchiere della BoJ Hideo Hayakawa ha avvertito che i tassi saranno più alti di quanto il mercato si aspetti. Lo yen giapponese sta guadagnando valore rispetto alle altre valute sulla scia di queste notizie "hawkish" e del dato positivo sull'indice PMI dei servizi, che è salito a 53 dal precedente 50,9.
- Oggi sono stati pubblicati anche i dati sull'occupazione in Nuova Zelanda relativi al quarto trimestre, indicando un aumento della disoccupazione al 5,1% (in linea con le previsioni) e una perdita netta di posti di lavoro nell’economia. Tuttavia, i dati non hanno generato movimenti di prezzo eccessivi sugli strumenti legati alla Nuova Zelanda, poiché il risultato era in gran parte atteso dal mercato.
- I report macroeconomici più importanti della giornata includono, tra gli altri: i PMI finali dei servizi e l’indice PPI per l’Eurozona, i dati ADP e ISM per i servizi negli Stati Uniti, oltre a possibili aggiornamenti sulle conversazioni tra Trump e Xi.
- La volatilità del mercato su altri strumenti è limitata questa mattina, ad eccezione dei metalli preziosi, che stanno riprendendo guadagni significativi. L'oro sta attualmente guadagnando lo 0,7%, raggiungendo così nuovi massimi storici a 2.860 dollari l'oncia.
Heatmap della volatilità attualmente osservata nel mercato forex. Fonte: xStation
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