- Mercati asiatici misti con la Cina in testa ai rialzi dopo il taglio dei tassi da parte di Pechino. Il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen e il Composite di Shanghai sono saliti rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è balzato dell’1%. L’ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,5% dopo il taglio dei tassi da parte della RBA. Il Nikkei 225 e il TOPIX giapponesi sono entrambi saliti dopo la conferma della prosecuzione dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Giappone. I futures sulle azioni statunitensi sono scesi dello 0,2% mentre gli investitori attendevano il voto alla Camera sul disegno di legge fiscale di Trump.
- La Cina avverte gli Stati Uniti: le restrizioni sui chip Huawei compromettono la tregua commerciale. Funzionari del Ministero del Commercio cinese hanno dichiarato che gli avvertimenti recenti degli USA contro l’uso dei chip Ascend di Huawei "compromettono seriamente il consenso raggiunto nei colloqui di alto livello tra Cina e Stati Uniti a Ginevra". Pechino ha minacciato “misure decise” se Washington “continuerà a danneggiare sostanzialmente gli interessi della Cina”. Il Dipartimento del Commercio USA ha emesso l'avvertimento solo un giorno dopo che i due Paesi avevano annunciato una de-escalation dei dazi di 90 giorni.
- La Reserve Bank of Australia taglia i tassi al minimo da due anni, con una riduzione di 25 punti base al 3,85%, il secondo taglio dell’anno. La RBA ha citato un calo dei rischi inflazionistici e ha avvertito che l’incertezza economica globale potrebbe pesare sulla crescita australiana. La banca centrale ha ridotto la previsione di crescita del PIL per il 2025 dal 2,4% al 2,1% e prevede un aumento della disoccupazione leggermente superiore alle attese. I mercati prevedono ulteriori tagli per un totale di 57 punti base entro la fine dell’anno.
- Prezzi del petrolio stabili mentre i colloqui sul nucleare iraniano vacillano. I future sul Brent sono rimasti stabili a 65,55 dollari al barile, mentre il WTI è salito dello 0,1% a 62,20 dollari. L’Iran ha ribadito che il suo programma di arricchimento dell’uranio è “assolutamente non negoziabile”, punto critico nei negoziati con gli USA. Intanto, potenziali colloqui di cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, in seguito a una telefonata tra Trump e Putin, non hanno avuto impatti significativi sui mercati petroliferi, secondo gli analisti, per l’assenza di svolte concrete.
- La Cina taglia i tassi di riferimento per la prima volta da ottobre, riducendo il loan prime rate a un anno di 10 punti base al 3,0% e il tasso a cinque anni al 3,5%. Grandi banche statali come ICBC, Agricultural Bank of China, China Construction Bank e Bank of China hanno anch’esse abbassato i tassi di deposito tra 5 e 25 punti base. Le misure mirano a stimolare consumi e credito in un contesto di tensioni commerciali, anche se alcuni analisti ritengono che Pechino sia “sotto meno pressione per introdurre nuovi stimoli” dopo la tregua commerciale con gli USA.
- I colloqui commerciali Giappone-USA avanzano, con un terzo round di incontri a livello ministeriale previsto entro venerdì, secondo Kyodo News. Il principale negoziatore giapponese, Ryosei Akazawa, ha confermato che la posizione di Tokyo di chiedere l’eliminazione di tutti i dazi USA resta invariata. Il Giappone rischia dazi generali del 10% più un’ulteriore imposta del 25% sulle esportazioni di auto se non si raggiunge un accordo entro luglio. Secondo indiscrezioni, il Giappone potrebbe proporre un aumento delle importazioni agricole e nuovi standard per le auto come concessioni.
- Negoziazioni commerciali tra Vietnam e USA in corso a Washington fino al 22 maggio, mentre il Vietnam cerca di evitare dazi del 46% minacciati dagli USA. Il ministero del Commercio vietnamita ha riferito di discussioni su “questioni fondamentali di interesse reciproco” durante il secondo round di colloqui bilaterali ufficiali. Il ministro del Commercio Nguyen Hong Dien ha inoltre incontrato rappresentanti di Westinghouse per discutere di una collaborazione nel settore della tecnologia nucleare.
- Il disegno di legge sulle stablecoin avanza al Senato USA, con il GENIUS Act, sponsorizzato dai Repubblicani, che ha superato un voto procedurale chiave con 66 voti favorevoli e 32 contrari. Il provvedimento istituirebbe un quadro normativo per le stablecoin e un comitato di certificazione composto da rappresentanti del Tesoro, della Federal Reserve e della FDIC. Nonostante le critiche della senatrice Elizabeth Warren, il disegno di legge dovrebbe essere votato in aula questa settimana prima di passare al presidente Trump per l’approvazione. Il Bitcoin è salito del 2,3% a 106.011 dollari dopo la notizia.
- Le importazioni cinesi di carbone dalla Russia calano del 13% ad aprile, a 7,397 milioni di tonnellate metriche, con una contrazione complessiva delle importazioni del 16% su base annua. Le spedizioni russe potrebbero aumentare nei prossimi mesi grazie ai piani di Mosca di sostenere il settore con sconti sul trasporto ferroviario e garanzie di esportazione. Le importazioni dall’Australia sono diminuite del 3% a 6,97 milioni di tonnellate, mentre quelle dall’Indonesia sono crollate del 20% a 14,286 milioni di tonnellate a causa di dispute sui prezzi.
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