- I mercati asiatici crollano dopo il ripristino dei dazi di Trump da parte della corte d’appello, interrompendo il breve rally seguito al blocco imposto mercoledì dalla corte commerciale. Gli indici regionali sono scesi bruscamente venerdì: l’Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1,5% e i mercati cinesi sono calati tra lo 0,5% e lo 0,7%, mentre il Segretario al Tesoro Bessent ha confermato che i colloqui commerciali con Pechino si sono “arenati” nelle ultime settimane. Il Nikkei 225 del Giappone è sceso dell’1,3% a causa di dati sull’inflazione di Tokyo più forti del previsto, che hanno aumentato le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone a luglio. I futures dell’S&P 500 sono calati dello 0,3% in attesa dei cruciali dati sull’inflazione PCE previsti per oggi.
- Altalena dei dazi di Trump continua mentre si intensificano le battaglie legali, con la decisione della corte d’appello di ripristinare le imposte durante il procedimento in corso. Il presidente ha attaccato i giudici della corte commerciale sui social, definendoli “imbroglioni da retrobottega” ed esprimendo fiducia nel fatto che la Corte Suprema confermerà la sua autorità in materia di dazi. Trump ha lasciato intendere che potrebbero essere utilizzati meccanismi alternativi qualora le corti si pronunciassero contro di lui, mantenendo intatto il termine di luglio per l’introduzione dei principali dazi. I mercati affrontano ora un periodo di incertezza prolungata, con la prossima udienza fissata per il 5 giugno.
- I negoziati commerciali con la Cina si bloccano mentre Bessent ammette lo stallo, nonostante l’accordo di de-escalation di maggio. Le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono aumentate ulteriormente questa settimana, con Washington che ha imposto nuove restrizioni all’export di etano e butano verso la Cina, mentre Pechino ha criticato i controlli sui semiconduttori. Secondo un sondaggio Reuters, l’attività manifatturiera in Cina è probabilmente diminuita per il secondo mese consecutivo a maggio, con l’indice PMI ufficiale atteso a 49,5 sabato. I dazi al 145% di Trump sulla Cina minacciano la ripresa trainata dalle esportazioni, mentre l’economia lotta contro la deflazione e la crisi immobiliare.
- L’impennata dell’inflazione in Giappone rafforza il caso per un rialzo dei tassi da parte della BOJ, con il core CPI di Tokyo salito oltre le attese a maggio. Questo dato chiave ha rafforzato le aspettative di mercato per un aumento dei tassi di 25 punti base a luglio, sostenendo lo yen rispetto al dollaro. La produzione industriale è calata meno del previsto, mentre le vendite al dettaglio hanno superato le stime, dimostrando una certa resilienza economica. Il cambio USD/JPY è sceso dello 0,3% grazie alla domanda di valute rifugio in un clima di nuova incertezza commerciale.
- Il petrolio si avvia verso la seconda settimana consecutiva di cali, a causa delle aspettative di aumento dell’offerta OPEC+ e dell’incertezza sui dazi. Il Brent è sceso dello 0,48% a 63,84 dollari, mentre il WTI ha perso lo 0,51% a 60,63 dollari, entrambi in calo dell’1,5% su base settimanale. Otto membri dell’OPEC+ si riuniranno sabato e gli analisti si aspettano un aumento della produzione potenzialmente superiore ai precedenti 411.000 barili al giorno. JPMorgan prevede che i prezzi caleranno verso l’area dei 50 dollari entro fine anno, con un surplus globale che potrebbe raggiungere 2,2 milioni di barili al giorno. I viaggi per il Memorial Day hanno sostenuto la domanda statunitense, ma la crescita globale mensile resta di 250.000 barili al giorno al di sotto delle attese.
- L’incontro tra Trump e Powell alla Casa Bianca non porta a cambi di rotta, con il presidente della Fed che ribadisce l’indipendenza dell’istituzione. Si è trattato del primo incontro faccia a faccia dall’insediamento. Trump ha detto a Powell che sta “sbagliando” a non abbassare i tassi, citando uno svantaggio economico rispetto alla Cina e ad altri paesi. La Fed ha dichiarato che la politica monetaria dipenderà “interamente dalle informazioni economiche in arrivo”, con decisioni basate su “analisi non politiche”. I mercati prevedono un taglio dei tassi a settembre e un ulteriore taglio a dicembre, in attesa di chiarezza sulla politica dei dazi.
- Musk si prepara a un’uscita spettacolare dalla Casa Bianca con una conferenza stampa congiunta nello Studio Ovale prevista per le 13:30 di oggi. Trump ha annunciato l’ultimo giorno del CEO di Tesla nell’amministrazione, dopo indiscrezioni su un processo di uscita silenzioso seguito alle critiche di Musk sulla legge di taglio fiscale. Il Dipartimento per l’Efficienza Governativa non ha raggiunto gli obiettivi di riduzione fiscale, tra le proteste per i tagli ai posti di lavoro federali. Musk ha dichiarato che si concentrerà di nuovo sulle sue aziende, tra cui Tesla, che ha affrontato boicottaggi e atti di vandalismo durante la sua permanenza nel governo.
- L’oro in calo verso una perdita settimanale, nonostante il ripristino dei dazi, sotto la pressione della forza del dollaro e delle prese di profitto. L’oro spot è sceso dello 0,7% a 3.293,44 dollari, mentre i future di agosto hanno perso lo 0,8% a 3.316,67 dollari, con una perdita settimanale superiore all’1%. Il meme “TACO” – acronimo di “Trump Always Chickens Out” – sta guadagnando popolarità sui social, riflettendo lo scetticismo dei mercati sulla coerenza nell’applicazione dei dazi. I dati PCE attesi per venerdì potrebbero influenzare l’orientamento della Fed e il corso del dollaro. Anche i metalli industriali sono in calo, con i future sul rame in ribasso dello 0,1% alla Borsa dei metalli di Londra.
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