Nvidia negativa dopo la trimestrale. Oggi il Pil USA e le richieste di sussidi di disoccupazione

07:46 29 agosto 2024
Il primo market mover é passato, la trimestrale di Nvidia sorprende con i record ma delude con le negoziazioni in afterhours scendendo di oltre il -7%. Una trimestrale da record con risultati ottimi, ma si presenta con un forte sbilanciamento sui ricavi per via della forte crescita del settore dei data center, un settore che non potrá avere una domanda cosí sostenuta ancora a lungo. Oggi il Pil Usa e le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione. 

NVIDIA A -7% DOPO LA TRIMESTRALE

Forte ribasso per Nvidia che dopo una trimestrale con ricavi oltre le stime, 30,04 miliardi contro i 28,7 e un Eps a 0,68 contro lo 0,65 delle stime, scende del -7% in afterhours. Numeri da record e titolo al ribasso, una delle giustificazioni per questo movimento risiedono nel forte peso che ha il comparto dei "data center" che pesa tantissimo nei risultati di Nvidia, parliamo di ricavi per oltre 26 miliardi di dollari. I ricavi di questo settore sono cresciuti di oltre il 150% su base annuale, una crescita palesemente non in linea con il resto dei settori produttivi di Nvidia come ad esempio il settore del Gaming che vede una crescita piú contenuta del 16% rispetto ad un anno fa, oppure il settore dell'automotive e robotica che cresce del 37% su base annuale. In sostanza un forte sbilanciamento della crescita che fa dipendere i ricavi di Nvidia quasi interamente dalla domanda per l'innovazione dei data center, investimenti importanti da parte dei clienti di Nvidia che molto probabilmente non potranno essere cosí sostenuti nel tempo. Inoltre annunciano un piano di buyback da 50 miliardi di dollari, una mossa alquanto particolare per un'azienda che presenta una forte crescita. Il titolo capitalizza quasi 3000 miliardi, numeri che risultano esagerati per un'azienda che potrebbe vedere un appiattimento dei margini nel corso dei prossimi mesi. 

PIL USA E SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE

I mercati gravitano ancora attorno ai massimi settimanali portandosi verso una chiusura mensile fin troppo positiva, anzi, insolitamente positiva. Il ribasso di inizio mese viene completamente offuscato dai forti rialzi visti nelle ultime settimane, dei rialzi che a livelli tecnico hanno il sapore di un rimbalzo violento. La volatilitá é ancora elevata e la situazione macroeconomica degli ultimi mesi non ha di certo visto dei miglioramenti che vanno a giustificare questo movimento generalizzato. Oggi le stime sul Pil Usa vedono un miglioramento al 2,8% contro 1,4% del dato precedente, un dato assolutamente positivo ma che di fatto non dovrebbe essere cosí incisivo a livello macro quanto puó essere ad esempio il dato sull'inflazione o il dato sul tasso di disoccupazione. Ricordiamo che il Pil é l'ultima grandezza macroeconomica a muoversi quando si tratta di valutazioni in merito all'andamento economico. Attenzione alle richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione che potrebbero essere determinanti per il prossimo dato sul tasso di disoccupazione, un dato molto atteso per la prossima settimana e che potrebbe preannunciare una recessione qualora dovessimo vedere una conferma dell'attuale 4,3%. 

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Scritto da

David Pascucci

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