Massimi Storici (In dollari)
Prosegue il test dei massimi dei mercati azionari che ieri provano a cedere mentre il mercato obbligazionario ha mostrato dei chiari segni di ripresa sulle scadenze decennali che hanno visto dei forti ridimensionamenti dei rendimenti nell'intraday. Oggi abbiamo l'indice manifatturiero della Fed di Richmond e Powell che parlerá delle normative sul sistema bancario al Capital Framework for Large Banks.
OBBLIGAZIONARIO IN RIPRESA
Palese il tentativo di ripresa del mercato obbligazionario che ieri ha visto un forte calo dei rendimenti sulle scadenze decennali su tutti i titoli piú importanti. Il Gilt Uk si riporta a ridosso del 4,6%, il nostro Btp ritorna verso il 3,48%, il Bund al 2,6%, in sostanza tutti i rendimenti sono scesi in modo considerevole e sembra essere partito un trend interessante che potrebbe influire anche sull'andamento del mercato azionario che di fatto é in test sui massimi e che potrebbe provare a scendere qualora ci fosse una qualche conferma tecnica di rilievo. Per il momento quindi l'attenzione ricade sull'obbligazionario che di fatto potrebbe essere molto interessante per le prossime settimane.
SUI MASSIMI SENZA SOSTA?
Mercati sui massimi senza sosta, ma di fatto al momento non vediamo accelerazioni rialziste degne di rilievo. Ricordiamo che domani sera abbiamo le trimestrali di Google e Tesla, le due trimestrali piú importanti della settimana, che potrebbero di fatto muovere il mercato nella giornata di giovedí, quando usciranno anche i dati del mercato del lavoro sulle richieste di sussidi di disoccupazione e i tassi Bce che probabilmente rimarranno fermi. In sostanza la situazione tecnica potrebbe essere interessante nel breve, ma si necessitano, come ripetiamo sempre, di conferme tecniche che non abbiamo.
CHI COMANDA IL MERCATO?
Osservando le dinamiche di mercato a partire da inizio anno, a comandare e il mercato del basso rischio, ossia il valutario e l'obbligazionario, quindi mercato monetario/valutario e obbligazionario governativo. In sostanza il mercato obbligazionario rende piú dei tassi in Europa rendendo cosí convenienti le obbligazioni europee mentre l'euro ha di fatto eroso i rendimenti degli indici americani. Se infatti osserviamo gli indici azionari americani quotati in euro, i massimi storici sono ancora lontani, in pratica i rialzi che vediamo sono guidati da un debolezza cronica di dollaro. Stessa cosa dicasi per Bitcoin che in euro non di certo ha i rendimenti che ha in dollari.
Indice Nasdaq quotato in Euro. I massimi storici sono ancora distanti - Fonte: TradingView.com
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