Settimana di Inflazione USA e UE
Settimana che vede protagonisti il mercato obbligazionario, il mercato valutario e i dati relativi alle inflazioni di Usa e Europa, questa in estrema sintesi la foto della settimana per quanto riguarda i mercati finanziari. Venerdí abbiamo visto l'uscita dei dati riguardanti il mercato del lavoro Usa che hanno visto dei dati assolutamente buoni ma che di fatto potrebbero essere stati influenzati in modo determinante dalla stagionalitá derivante dalla mensilitá di dicembre. Ricordiamo che stamani saremo in live alle 8:30 sul nostro canale Youtube per fare la nostra consueta analisi settimanale.OBBLIGAZIONARIO SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
Proseguono le tensioni sul mercato obbligazionario con i rendimenti dei titoli piú importanti delle economie G10 che vedono il continuo aumento dei rendimenti su tutte le scadenze. Interessante l'allargamento dello spread tra il 2 e il 10 anni americano che di fatto ha storicamente coinciso con un aggiustamento della curva dei rendimenti, pertanto questi movimenti potrebbero essere appunto movimenti di aggiustamento delle quotazioni per l'inizio dell'anno in corso. Solitamente l'allargamento dello spread tra questi due benchmark per il mercato monetario, ha coinciso con un ribasso a lungo termine dei rendimenti in corrispondenza di politiche di taglio dei tassi, di conseguenza a livello storico é piú probabile attendersi un ritorno dei rendimenti verso il basso nel corso dei prossimi mesi. Purtroppo i movimenti sul mercato obbligazionario sono movimenti lenti, movimenti che richiedono molto tempo prima di vedere delle inversioni di tendenza, pertanto difficile vedere ora un ribasso degli stessi nel brevissimo termine.
TITOLI INGLESI E GIAPPONESI PROTAGONISTI
Si parla molto dell'andamento dei Gilt inglesi che di fatto ritornano a livelli di rendimento molto elevati rispetto alla loro storia recente. Ricordiamo come anche nel 2022 ci furono tensioni sulle obbligazioni Uk che di fatto hanno comportato un intervento della BoE per contrastare l'aumento dei rendimenti. In quel caso l'aumento dei rendimenti fu molto piú violento rispetto a quello che vediamo oggi, il tutto era accompagnato da un deprezzamento della sterlina, cosí come stiamo vedendo ora. La BoE é quindi richiamata all'ordine e potrebbe intervenire direttamente sui tassi giá dalla prossima riunione il 6 febbraio in quanto é proprio la BoE ad avere i tassi di interesse piú alti sul mercato monetario pertanto é una banca centrale che potrebbe essere soggetta a manovre aggressive qualora ci fosse un deterioramento della situazione economica inglese. I titoli giapponesi invece si trovano a ridosso del 1,2% di rendimento, ben lontano dalla soglia dell'1% stabilita dalla BoJ per intervenire proprio sul mercato obbligazionario. Al momento il mercato osserva con molta attenzione questi due mercati obbligazionari, ossia quelli inglesi e quelli giapponesi, cosí come successe a fine 2022 quando anche la BoJ fu costretta prima ad intervenire sul mercato obbligazionario e successivamente sul mercato valutario.
DATI DEL LAVORO USA BUONI. OCCHIO ALLE RICHIESTE DI SUSSIDI
I dati del mercato del lavoro risultano buoni, probabilmente un miglioramento dovuto alla stagionalitá del dato. Questo lo ritroviamo anche nel numero di disoccupati di lunga durata (da 27 settimane o piú) che a dicembre aumenta di 278k unitá rispetto all'anno precedente. Quindi migliorano i lavori part-time, i lavori stagionali, peggiora il numero di disoccupati di lunga durata, in sostanza la tendenza lunga del tasso di disoccupazione e dei Nfp non cambia, questo comporta ad una attenta osservazione del dato delle richieste continue di sussidi di disoccupazione che é un dato con frequenza settimanale e che fornisce un buon risultato sullo stato di salute del mercato occupazionale americano.
MERCATI AZIONARI DISALLIENATI
I mercati azionari risultano disallineati tra loro, o meglio, il mercato europeo é andato a chiudere la settimana in positivo mentre ha palesemente sofferto il mercato Usa che di fatto é andato a chiudere negativamente rispetto a tutti gli altri mercati. L'unica ragione potrebbe essere quella del dollaro troppo forte, ma al momento, essendo inizio anno, é ancora presto per giungere a conclusioni affrettate pertanto questi potrebbero essere, come nel caso del mercato obbligazionario, degli aggiustamenti di prezzo.
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.