- Comunicate le cedole del Btp Valore
- Inflazione Stabile ma occhio al carrello della spesa
- Ftse Mib verso un ribasso sostanzioso?
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BTP VALORE: CONVIENE?
Titolo a scadenza 7 anni, cedole "step up" e bonus fedeltá alla scadenza dello 0,8%, tutti ingredienti perfetti per un Btp destinato al pubblico dei risparmiatori. La domanda principale é "Migliore rispetto a quanto vediamo sul mercato?". La risposta é Sí, infatti sulla curva dei rendimenti il Btp ordinario su scadenza 7 anni quota un rendimento del 2,93%, mentre il Btp Valore in via di emissione prevede un rendimento medio annuo del 3,14%. Infatti nei primi 3 anni l'investitori riceverá il 2,6% annuo, poi il 3,10% per il quarto e quinto anno, poi il 4% tra il sesto e il settimo anno, risultando cosí un rendimento ponderato medio del 3,14%, ben superiore al rendimento sul secondario. Questo Btp potrebbe avere un buon successo in asta e va ad aggredire la massa di risparmi ancora presente all'interno dei conti correnti italiani.
INFLAZIONE ITALIA: OCCHIO AL CARRELLO DELLA SPESA
Inflazione stabile a 1,6%, un dato che di per sé non spaventa, ma attenzione alle componenti dell'inflazione. Se da una parte l'inflazione rimane al di sotto del target del 2%, quindi un'inflazione relativamente bassa, dall'altra abbiamo un aumento dei prezzi del comparto dei beni e dei servizi, con un'inflazione ben al di sopra del 2%. Ad incidere negativamente sull'inflazione é infatti il prezzo dell'energia, in netto calo ovunque e che di fatto é attribuibile all'andamento del prezzo del petrolio che risulta in un trend negativo alquanto marcato. Occhio ai prezzi nel carrello della spesa, l'inflazione rimane in quel frangente ancora alta e questo potrebbe deprimere i consumi a lungo termine.
FTSE MIB: SI SCENDE? FERRARI CROLLA
Sul Ftse Mib si vendono i massimi di agosto, sono ben due settimane consecutive che il nostro indice chiude in negativo segnalando una certa debolezza che caratterizza comunque anche gli altri mercati europei. Al momento sembra proprio che la situazione possa cedere nel lungo termine ma dobbiamo attendere ancora, forse si deve aspettare il prossimo taglio della Fed, oppure la fine dello shutown in quanto gli Usa comandano sempre in termini di rischio complessivo sui mercati internazionali. Fa parlare sé Ferrari che in due settimane ha ceduto il -25% ritornando sui livelli di febbraio 2024, un segnale del fatto che i fondamentali risultano slegati dalle quotazioni. Infatti Ferrari mostra dei risultati ottimi, pensiamo al fatto che sono stati giá raggiunti gli obiettivi di fatturato per il 2025, ma a quanto pare questo non basta e il titolo crolla rovinosamente. Ferrari é un titolo particolare perché racchiude parzialmente due settori diversi tra loro, ossia aumotive e lusso, due settori che di certo non hanno brillato nel corso degli ultimi anni in Europa (vedi Stellantis per l'automotive o LVMH per il lusso), ma stiamo parlando comunque di un'azienda che porta a casa i risultati in anticipo. Che si inizi a vedere il discostamento effettivo dei prezzi dai fondamentali? Questo interrogativo non é esclusivo a Ferrari, anzi, il dubbio parte dagli Usa con l'ipotetica "Bolla IA", sempre sull'orlo dello scoppio ma che in realtá tende ad ingigantirsi sempre di piú.

Grafico di Ferrari su base giornaliera - Fonte: XStation - XTB
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