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18:36 · 12 dicembre 2025

Le aziende tecnologiche sono in calo 📉🖥️

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Il sentiment di mercato è peggiorato significativamente a fine settimana. Durante la sessione di venerdì, gli indici americani perdono terreno in modo evidente. Il leader dei ribassi è l’US100, in calo di quasi il 2%. US500 e US2000 scendono anch’essi, ma con perdite limitate all’1%.

  • Microsoft perde l’1%

  • Google scende di oltre l’1%

  • Meta deprezza circa l’1%

  • Amazon perde oltre l’1%

  • Oracle scivola di un ulteriore 4%

  • Logitech cala di circa il 5%

  • Anche Dell perde il 2%

All’inizio della settimana, Oracle ha pubblicato i risultati, deludendo fortemente gli investitori. Il titolo ha registrato un calo del 15%, conseguenza di ricavi e previsioni deludenti, nonché di una crescita delle vendite nei settori chiave inferiore alle attese del mercato. Si è trattato della prima pubblicazione a indicare che la rivoluzione dell’AI sta perdendo slancio.

Ieri, anche Broadcom si è unita al gruppo delle aziende deludenti. Nonostante la società abbia superato le aspettative sia sui ricavi sia sugli utili, ha già perso il 10% della valutazione dal momento della pubblicazione dei risultati. Ciò è il risultato della chiara comunicazione della gestione secondo cui la crescita delle vendite legate all’AI e ai data center non sarà così ampia come il mercato si aspettava.

A peggiorare la situazione contribuiscono le letture macroeconomiche, soprattutto dagli USA: aumento della disoccupazione, calo degli ordini e delle vendite. Tutto ciò avviene nel contesto di crescenti preoccupazioni sulla sufficienza della liquidità bancaria e del credito privato a questo livello di tassi di interesse.

Donald Trump ha inoltre firmato oggi un decreto che vieta regolamentazioni statali sull’AI, affinché non rallentino l’espansione delle aziende tecnologiche. Ci si chiede se si tratti “solo” di una deregulation poco ponderata di un settore nascente e di una violazione dell’autonomia locale, oppure se il mercato lo interpreti come un gesto disperato per sostenere le valutazioni delle società tecnologiche, sempre più difficili da giustificare rispetto agli investimenti record.

US100 (D1)

 

Fonte: xStation5

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