Trimestrali e Disoccupazione USA
Tanti dati macro per questa settimana, sia per quanto riguarda i dati dell'area euro con il Pil, inflazione e disoccupazione, mentre per gli Usa ci saranno i dati del mercato del lavoro oltre il Pil e il Pce. Ricordiamo inoltre l'uscita delle trimestrali di Apple, Amazon, Meta e Microsoft, poi i tassi di interesse della Bank of Japan. A livello tecnico la situazione é molto interessante vista la tendenza del Vix che rimane ancora alto in presenza di mercati in tentativo di recupero, il tutto mentre i rendimenti dei titoli di Stato sono in palese rientro in scia di un peggioramento del quadro macroeconomico generale.
PIL USA SOTTO LA LENTE
Un dato molto importante per la settimana é sicuramente il Pil Usa, visto passare dal 2,4% allo 0,4%, il dato preliminare del Q1 2025 che di fatto sarebbe in linea con quanto stiamo vedendo dai dati che vengono rilasciati dalla Fed di Atlanta per quanto riguarda il GdpNow. Un calo atteso molto importante in termini di intensitá cosí come confermato dai numeri della Fed di Atlanta dai quali si desume il forte rallentamento dell'economia Usa che ha visto un Pil del Q1 passare da estremamente positivo nel mese di gennaio, ben oltre il 2%, a negativo sull'attuale -2,5%, -0,4% considerando il nuovo modello che prende in considerazione le importazioni e le esportazioni di oro. Questo dato, in uscita il 30 aprile, andrebbe a confermare il rallentamento dell'economia Usa, un dato che potrebbe risultare determinante nelle scelte di politica monetaria della Fed nel corso dei prossimi mesi.
I DATI DEL LAVORO USA
In uscita anche i dati del mercato del lavoro Usa, oramai un mercato che é sicuramente in difficoltá vista la storicitá dei dati. Il dato piú importante é sicuramente il tasso di disoccupazione che é previsto al momento stabile al 4,2%, in linea con i massimi visti nella scorsa estate del 2024, in sostanza non vediamo un peggioramento netto ma sicuramente non vediamo miglioramenti degni di nota. A supporto di una lettura negativa del futuro tasso di disoccupazione, abbiamo le richieste continue di sussidi che rimangono ancora all'interno di un intorno di valori compresi tra i 1840k e i 1900k, valori che risultano di poco superiori ai dati relativi alla scorsa estate. Il dato che potrebbe essere impattante, é quello relativo ai tagli di posti di lavoro rilevato dal report Challenger, che di fatto si attende un ulteriore aumento dei tagli dagli attuali 275k al valore di 290k. Lo studio su questo report ha evidenziato come il superamento della soglia dei 120k ha coinciso storicamente con un rallentamento dell'economia e un ribasso di lungo periodo dei mercati, una situazione che é al momento presente visto che il dato di febbraio con oltre 170k tagli ha dato il via ad un trend negativo che dovrebbe ripercuotersi sul tasso di disoccupazione con l'unico problema delle tempistiche di rilevamento che risultano palesemente in ritardo rispetto a quanto vediamo dai dati. Powell dovrá stare molto attento a questo dato in quanto la piena occupazione rientra negli obiettivi di lungo periodo della Fed.
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La soglia dei 118k del report Challenger. Aree rosse identificano i periodi di recessione negli Usa - Fonte: Tradingview - Studio: David Pascucci (XTB)
I DATI EUROPEI: PIL, INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE
Pil previsto in calo da 1,2% a 0,9%, Inflazione prevista in calo dal 2,2% al 2% mentre la disoccupazione e prevista stabile al 6,1%. In sostanza i numeri che dovrebbero uscire sarebbero in linea con quanto pronosticato dalla Bce che giustamente sta abbassando i tassi andando incontro proprio all'inflazione che é prevista al 2%. Il problema dell'Europa é sicuramente il Pil che rimane ancora basso rispetto all'inflazione, di conseguenza vediamo un'economia europea non particolarmente brillante dal punto di vista della produttivitá. La disoccupazione é prevista stabile al 6,1%, vero problema per l'Europa qualora dovessimo vedere un aumento della stessa nel lungo termine in quanto porterebbe ad ulteriori cali dell'inflazione e un probabile inasprimento della politica dei tagli dei tassi di interesse che potrebbero andare ben al di sotto dei livelli sperati intorno al 2%. Al momento non abbiamo avvisaglie di peggioramento del tasso disoccupazione europeo, pertanto rimaniamo in attesa degli sviluppi sul dato in questa settimana.
MERCATI IN TENTATIVO DI RECUPERO CON VIX ALTO
Ottimo il tentativo di recupero dei mercati azionari che di fatto stanno provando a tornare su livelli che hanno segnato l'inizio della fase ribassista vista negli ultimi mesi. Facciamo molta attenzione a questa tipologia di movimento in quanto la probabilitá di vedere ulteriori ribassi nel corso delle prossime settimane é molto alto. Complice di questa configurazione tecnica é sicuramente il Vix che di fatto rimane alto e si trova in questo momento all'interno di un intorno di valori compreso tra i 18 e i 35, livelli che corrispondo al minimo e al massimo del mercato ribasissta del 2022. La situazione tecncia é da osservarsi di settimana in settimana, per il momento si aggrediscono livelli massimi di breve che potrebbero essere utili ad una potenziale ripartenza ribassista nel corso del mese di maggio. La dinamica di base dei mercati rimane risk-off.

Vix, nel riquadro rosso il bear market del 2022, in verde i livelli di minimo e massimo che identificano i livelli di volatilitá di un mercato ribasissta - Fonte: TradingView - Studio: David Pascucci (XTB)
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